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Sembra proprio che Time Warner non voglia lasciarsi sfuggire l¿occasione di mettere le mani sul gioiello di Hollywood, la Metro-Goldwyn-Mayer (MGM).
La prima società mondiale dei media ha presentato un¿offerta da quasi 5 miliardi di dollari per rilevare gli studios cinematografici.
Un¿altra offerta è stata presentata da un consorzio guidato da Sony.
L¿indiscrezione sarebbe stata riportata nelle edizioni odierne del Wall Street Journal e del New York Times.
E da dicembre che negli ambienti finanziari circola la voce dell¿interesse di Time Warner per MGM.
Secondo il New York Times, che cita dei dirigenti vicini alla negoziazione, l¿offerta di Time Warner arriverebbe a 4,7 miliardi di dollari, leggermente inferiore a quella di Sony, che ha messo sul tavolo delle trattative 5 miliardi di dollari.
Sony è già presente nel settore da anni, tanto che il business cinematografico conta per quasi il 10% del business complessivo del Gruppo.
Il Gruppo è infatti già proprietario dal 1989 della Columbia-Tristar, nota dal 1991 come Sony Pictures Entertainment, produttrice e distributrice di pellicole di successo.
Se confermata, una simile operazione avrebbe degli enormi vantaggi per il vecchio leone del cinema americano, che attualmente ha difficoltà a reggere la concorrenza sul mercato cinematografico.
Attualmente la Metro-Goldwyn-Mayer ha un valore che si aggira intorno ai 4,1 miliardi di dollari.
Considerando un premio che verrebbe certamente richiesto dal management di MGM, si potrebbe giungere ad un controvalore tra i 4,5 e i 5 miliardi di dollari.
Secondo le indiscrezioni, la società giapponese sarebbe pronta a mettere sul tavolo delle trattative 1,5 miliardi di dollari in contanti da parte di ciascuno dei tre soggetti coinvolti nella cordata acquirente, con l”eventuale differenza finanziata attraverso un prestito, che potrebbe essere legato all¿emissione di un bond.
L¿accordo tuttavia richiederà ulteriore tempo, la società hollywoodiana vuole infatti essere molto prudente, considerate le vicissitudini passate che l¿hanno vista passare nel 1990 nella mani della Parretti, costretta nel 1992 a cederla al Credit Lyonnais per bancarotta.
La banca francese, dopo avervi perso svariati milioni di dollari la rivendette nel 1996 al finanziere americano Kirk Kerkorian per 1,3 miliardi di dollari, che tuttora la controlla al 74% attraverso la finanziaria Tracinda Corp.
Time Warner ha proposto 13 dollari cash per gli azionisti, e circa 11,50 dollari in azioni Time Warner per l¿azionista di maggioranza di MGM, il miliardario Kirk Kerkorian.
Il noto quotidiano ritiene che quest¿ultimo troverebbe particolarmente seducente l¿idea di divenire uno dei principali azionisti di Time Warner.
Dal mese di aprile, MGM era in discussione con Sony, ma sembra che la transazione per il momento non riesca a pervenire a un accordo definitivo.
Alex Yemenidjian, presidente e Ad di Metro-Goldwyn-Mayer, ha dichiarato davanti all¿assemblea generale degli azionisti del Gruppo: ¿Disponiamo di alternative strategiche maggiori a quanto immaginiamo¿.
Una fonte ha comunque sottolineato che tuttavia Sony rimane in corsa e potrebbe anche rapidamente raggiungere un accordo visto che ha già avuto modo di vedere in dettaglio i bilanci di MGM.
Secondo una fonte vicina agli ambienti di Time Warner, il Gruppo è interessato a rilevare gli studios di MGM, nella misura in cui ¿questo rappresenterebbe un¿operazione strategica interessante per la società¿.
Anche se aggiunge ¿siamo pronti a lanciare l¿operazione a un prezzo che sembra giusto, meno elevato rispetto a quello offerto da Sony¿.
Il New York Times precisa infine che NBC, divisione del gigante dell¿elettronica General Electric, potrebbe entrare nella competizione per rilevare i celebri studios, noti per il leone che ruggisce.
Tutti i player del settore vorrebbero mettere le mani sul gioiello di Hollywood che possiede una library di 4.000 film, tra cui alcuni celebri come la nota serie di James Bond.
L”opportunità di accaparrasi l”ingente pacchetto di vecchi film sembra essere una delle qualità più gradite di MGM. Grazie al boom dei Dvd, le società cinematografiche hanno fatto grossi guadagni: l”enorme platea di cinefili mondiali, infatti, sembra essere costantemente alla ricerca di pellicole celebri da rivedere attraverso i nuovi supporti digitali.
La trasformazione delle pellicole in Dvd, infine, sarebbe attività gradita non solo a Sony, che sembra chiaramente interessata a MGM, ma anche ai fondi di investimento che vedono in questo settore una buona opportunità per generare ricavi in maniera rapida e poco costosa.
I giochi restano comunque ancora aperti.
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