VINTI
Leena Luhtanen, ministro dei trasporti e delle comunicazioni finlandese, ha criticato duramente la fusione tra Telia e Sonera, diventata effettiva dall’1 gennaio 2003. L’accordo siglato il 27 marzo 2002 – oltre a stabilire che la fusione sarebbe stata eseguita tramite l’acquisizione di Sonera da parte di Telia e tramite uno scambio azionario, al termine del quale gli azionisti di Telia avrebbero avuto il controllo della nuova società (TeliaSonera), mentre il restante 36% sarebbe andato agli attuali azionisti di Sonera – garantiva che quattro posti del consiglio d’amministrazione sarebbero stati ricoperti da finlandesi ma non stabiliva il grado di coinvolgimento che questi membri dovevano avere nella gestione di TeliaSonera. Ora il ministro teme che la carica di vice Chief Executive Officer ricoperta dal finlandese Harri Koponen, licenziato nei giorni scorsi, non venga affidata a un finlandese ma un svedese. Se i timori del ministro venissero confermati verrebbe a cadere uno dei termini dell’accordo di fusione, quindi, secondo Leena Luhtanen, l’accordo di fusione andrebbe ridiscusso.