Europa
Il Ministro francese della Cultura e della Comunicazione, Renaud Donnedieu de Vabres, in un¿intervista rilasciata a Le Figaro, ha dichiarato la propria volontà a organizzare una giornata europea del downloading legale di musica.
¿Desidero e spero di ottenere ¿ ha detto il ministro ¿ una stessa data per tutti i Paesi dell¿Unione europea, metterebbe in luce, Paese per Paese, l¿offerta legale a pagamento¿.
Donnedieu de Vabres ha indicato inoltre che il prossimo 15 luglio sarà indetta una tavola rotonda sulla pirateria. ¿E¿ un incontro importante che dovrà mettere gli operatori della musica e del cinema davanti alle loro responsabilità¿, ha spiegato il ministro.
L¿obiettivo, è che al termine di questa riunione venga decisa una calenderizzazione degli intereventi da fare nel settore, che prevede una campagna di sensibilizzazione al problema della pirateria, e la decisione delle misure coercitive per dissuadere gli utenti che troppo spesso scaricano dalle piattaforme illegali di peer-to-peer.
Il ministro non ha escluso che in una delle prossime riunioni vengano invitati anche alcuni giovani pirati per avere con loro un confronto diretto e franco e riuscire ad avere il polso dello stato di crisi.
¿Se lasciassimo peggiorare la situazione, ci sarebbero grosse parti del comprato musicale e del cinema che sparirebbero¿, ha detto allarmato il ministro.
In Francia è da un po¿ di tempo ormai che si sta tentando di organizzare la lotta contro il P2p, e se le major discografiche sono propense per una linea dura, il governo invece sta cercando di mediare con gli Internet service provider per trovare un accordo. Un atteggiamento prudente che però non ha convinto le case discografiche, ormai sul piede di guerra.
Per le case discografiche, il P2p è l¿unico responsabile di questa crisi.
La soluzione radicale capace di ridare speranze al settore, è una sola: vietare tout court il peer-to-peer.
Una risposta dura al progetto di licenza legale sulle reti P2p sostenuta dall¿Adami (Amministrazione dei diritti degli artisti e musicisti interpretati).
Bisogna però capire se una simile iniziativa sia possibile tecnicamente e politicamente.
La SACD (Società degli autori e compositori drammatici), si mostra, per una volta, molto discreta sull¿opportunità di sostenere a riguardo gli aventi diritto della musica.
¿Abbiamo parlato di questa ipotesi. Ma non sappiamo se sarà possibile metterla in atto. Conviene avviare un dialogo con i fornitori d¿accesso Internet nell¿ambito di un comitato creato dai poteri pubblici¿, sottolinea Pascal Rogard, il presidente della società civile dell¿audiovisivo.
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