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L¿incertezza pesa sul titolo di Rcs MediaGroup. Da settimane ormai le notizie sul futuro della prima holding editoriale italiana occupano le prime pagine di tutti i giornali.
Decisiva la giornata di ieri, quando è stato raggiunto l”accordo tra i soci e deciso l”ingresso di quattro nuovi azionisti. Salgano quindi da 11 a 15 i membri del nuovo Patto di sindacato, con l¿ingresso di Capitalia, Diego Della Valle, Salvatore Ligresti e Francesco Merloni. Con l¿accordo si va a oltre il 60% il capitale sindacato. Qualcuno ha commentato: Rcs ¿da salotto a salone¿.
L¿intesa è stata curata dal giurista e presidente designato di Rcs Quotidiani Piergaetano Marchetti.
Il presidente della Consob, Lamberto Cardia, ha confermato di aver ricevuto i documenti e assicurato che l”Autorità “farà nei tempi possibili e senza lungaggini quello che deve fare”.
L¿Autorità di Borsa dovrà in particolare vagliare se può essere evitata l”Opa obbligatoria con i quattro nuovi apporti al Patto.
Rimane un mistero l”uscita di scena di Unicredit e del suo Amministratore delegato Alessandro Profumo, il quale ha lasciato il Cda di Rcs Quotidiani.
La diversità di vedute tra Geronzi di Capitalia e Profumo, secondo alcune indiscrezioni apparse sulla stampa in queste ultime ore, potrebbe avere adesso ripercussioni nel Consiglio di Mediobanca, che ha svolto un ruolo guida nelle trattative, e nel cui Consiglio i due banchieri siedono in qualità di principali azionisti.
Il passaggio al nuovo Patto, ha sollevato qualche perplessità. Su Repubblica, Roberto Rho scrive: ¿¿I grandi azionisti Rcs rilevano l”8,6% delle azioni del Gruppo editoriale dalla Gemina dei Romiti. La pagano 4,40 euro, il 30% in più rispetto ai valori di Borsa. Un superpremio non contemplato dalle regole del Patto, che prevedono viceversa un meccanismo di calcolo del prezzo basato sulle medie del mercato azionario. Passaggio numero due. Per liberare Marco Tronchetti Provera dall”incrocio azionario con Rcs e consentirgli di accrescere la sua partecipazione nel Gruppo editoriale, la Rcs mette in vendita buona parte della sua quota in Pirelli. Gli altri soci del patto, primo fra tutti Tronchetti, la acquistano pro quota. Ma per fissare il prezzo, questa volta, ci si attiene rigidamente alle regole del Patto. Tant”e” vero che la cifra che risulta dal calcolo delle medie è perfino inferiore ai valori di Borsa di ieri delle azioni Pirelli. Insomma: due patti, due misure¿.
Negli ambienti finanziari si ritiene che le dimissioni di Profumo, non abbiano a che fare con il Corriere della Sera. Riguarderebbero invece i metodi con cui Mediobanca ha gestito tutta la vicenda dell¿ingresso dei nuovi soci. Percorsi che non sono piaciuti a Profumo. Giochi di equilibri che vedrebbero da un lato Ligresti, e dall¿altro gli azionisti Diego Della Valle e Francesco Merloni, vicini a Luca Cordero di Montezemolo.
Soddisfazione è stata espressa dalle new entry al patto. Per tutti ha parlato l”Amministratore delegato di Banca Intesa, Corrado Passera, soddisfatto “prima di tutto perché c”é stato un accordo“, ma anche perché l”intesa trovata “garantisce continuità“, e il Patto che ne è scaturito non solo è “forte, ma può essere ancora più forte“.
Ad attirare adesso l¿attenzione degli osservatori, è la questione del Corriere della Sera.
Marchetti ha detto che i soci del Patto esprimono solidarietà ai direttori dei giornali del Gruppo, facendo capire che almeno per il momento non ci saranno grossi mutamenti. Rimane che, al di là delle parole, cambiamenti si sentono già nell¿aria.
Alcuni rumor parlerebbero già della possibilità che l¿ex direttore del Corsera, Ferruccio De Bortoli, passi alla direzione del Sole24Ore. A riguardo naturalmente avrà peso la decisione del presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che dalla morte di Umberto Agnelli ricopre anche la presidenza Fiat, e in quanto tale tra i maggiori azionisti di Rcs.
Al Corriere si teme che l¿incertezza comincia a pesare oltremodo per il quotidiano, dinnanzi a un nuovo Patto con troppi azionisti di riferimento.
A riguardo, gli occhi sono puntati sul nuovo Amministratore delegato di Rcs, Vittorio Colao, subentrato a Maurizio Romiti, che da lunedì prossimo 12 luglio assumerà ufficialmente la guida della holding.
Per il prossimo 13 luglio, il manager bresciano incontrerà già il Cdr del Corsera.
A Colao, spetterà il difficile compito di imprimere coesione e fiducia al nuovo assetto e scegliere le vie per realizzare gli obiettivi già previsti dal piano industriale.
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