Inchiesta diritti Tv: la Guardia di Finanza perquisisce gli uffici Mediaset

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Perquisizione negli uffici Mediaset. La Guardia di Finanza del nucleo di Milano, secondo quanto riporta l¿agenzia Reuters, &#232 da ieri sera negli uffici del Gruppo televisivo della famiglia del premier Silvio Berlusconi.

La perquisizione &#232 stata effettuata nell¿ambito dell¿inchiesta condotta dalla procura milanese sulla cessione di diritti cinematografici al Gruppo italiano di media.

E¿ di alcuni giorni fa l¿indiscrezione, mai confermata, che a riguardo sarebbero indagati anche Marina e Pier Silvio Berlusconi con la presunta accusa di riciclaggio.

Nel registro degli indagati sono iscritti, tra gli altri, anche Silvio Berlusconi e il presidente della societ&#224 Fedele Confalonieri.

L¿indiscrezione sarebbe arrivata da fonti giudiziarie, che hanno rivelato che l¿azione sarebbe stata disposta da un decreto firmato dai pubblici ministeri Fabio de Pasquale e Alfredo Robledo.

Al momento, i legali di Mediaset non sono stati disponibili per un commento sulla vicenda.

L¿indagine riguarda la compravendita di diritti televisivi e cinematografici acquistati da due societ&#224 off-shore della Fininvest (Century One e Universal One), e poi rivenduti a Mediaset, per 470 milioni di euro, negli anni 1994-1996.

Secondo la procura di Milano, alcune major americane avrebbero venduto i diritti televisivi a due societ&#224 off-shore, le quali li avrebbero poi rivenduti con maggiorazione di prezzo a Mediaset, che avrebbe ereditato dopo la quotazione in Borsa del 1994 il sistema operativo di Fininvest.

Il tutto, con l¿obiettivo di aggirare il fisco italiano e creare fondi neri nella disponibilit&#224 di Berlusconi.

I benefici sarebbero stati ottenuti attraverso la Legge Tremonti. Per questa stessa inchiesta, il gip Maurizio Grigo sta valutando la concessione della proroga delle indagini, chiesta dalla Procura della Repubblica, per Silvio Berlusconi. Altri indagati sono Giorgio Vanoni, Candia Camaggi e il dirigente della Arner Bank, Paolo del Bue.

Lo scorso novembre, accanto all¿accusa di frode fiscale e falso in bilancio, si &#232 profilata una ulteriore ipotesi di reato: quella di appropriazione indebita aggravata, che allo stato attuale per la Procura non &#232 prescritta, e che si riferisce a 103 miliardi di vecchie lire prelevati in contanti dalla Banca della Svizzera Italiana di Lugano, in pi&#249 tranche e nel giro di un anno e mezzo, fino al luglio del 1994.

Autore dei prelievi, secondo le indagini e l”analisi della documentazione bancaria, fu Paolo Del Bue.

Ora gli inquirenti stanno cercando di capire dove sia finito quel denaro, sul cui utilizzo non sono state ottenute indicazioni. Gli investigatori tuttavia ipotizzano che Silvio Berlusconi, seppur allora non ricopriva alcuna carica nell¿organico di Mediaset, sarebbe dietro le operazioni e sarebbe stato l”ultimo destinatario della somma.

Nel maggio 2003, i Pm di Milano Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale avevano inviato al ministero, come prevede la legge, la richiesta di assistenza giudiziaria negli Stati Uniti. Il 10 giugno 2003, da Roma era arrivata a Milano la conferma: la rogatoria era stata regolarmente inoltrata all”autorit&#224 diplomatica statunitense.

La risposta da Roma arriv&#242 il 18 luglio 2003 e riguardava non solo la rogatoria statunitense, ma anche l”integrazione a un”altra richiesta rogatoriale in Svizzera, datata 20 maggio 2002: a causa dell”entrata in vigore della legge sull”immunit&#224 parlamentare per le cinque pi&#249 alte cariche dello Stato, il guardasigilli Roberto Castelli aveva deciso di acquisire un parere pro-veritate.

Tutti gli indagati hanno respinto le accuse. Secondo la difesa le societ&#224 off-shore erano estranee al Gruppo Fininvest.

Mediaset ha subito smentito anche l¿indiscrezione che riguardava il coinvolgimento di Marina e Pier Silvio Berlusconi nell¿indagine.

Al momento, Marina, 37 anni, &#232 vicepresidente Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, che controlla Mediaset, ma anche gli studios cinematografici Medusa e la casa editrice Mondadori.

Pier Silvio, 35 anni, &#232 vicepresidente Mediaset, &#232 gioca un ruolo chiave nella scelta dei palinsesti e nella negoziazione dei diritti televisivi del calcio.

¿E¿ fuor di ogni dubbio che Marina e Pier Silvio Berlusconi non possono aver avuto alcun ruolo nelle vicende su cui verte l¿indagine per cosiddetti diritti Mediaset, sia per la giovanissima et&#224 sia perch&#233 non avevano alcuna responsabilit&#224 nel settore all¿epoca dei fatti (inizio anni Novanta)¿, ha dichiarato in una nota la societ&#224 di Cologno Monzese.

Aggiungendo di aver appreso la notizia del procedimento in questione solo da indiscrezioni di stampa.

Fininvest e Mediaset ha quindi ribadito l¿assoluta correttezza e la totale trasparenza dell¿operato, cos&#236 come risulta dalle molteplici perizie effettuate. Arrivando anche a sostenere che si tratta di notizie strumentali che non fanno che turbare ¿il mercato e la serenit&#224 gestionale di uno dei pi&#249 grandi Gruppi italiani¿.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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