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Le suonerie personalizzate sono tra i servizi più gettonati dagli utenti mobili che hanno così la facoltà di rendere unico un dispositivo ¿ il telefonino -altrimenti fin troppo comune.
Le semplici suonerie che ci segnalavano in modo indistinto tutte le chiamate, hanno già lasciato il posto a concetti più ampi di personalizzazione, con musiche su misura per ogni singolo nome in rubrica.
Ma anche questo può dirsi superato.
A ribaltare nuovamente il fronte di queste applicazioni, cominciano ad arrivare in Europa ¿ in Asia sono già lanciatissimi ¿ i ¿ringback tone¿, ovvero: una canzone ¿ o un qualsiasi suono – in sostituzione del tono di chiamata che sentiamo quando telefoniamo e troviamo la linea libera o occupata.
Niente più tu-tu, dunque, ma brani musicali, barzellette, versi di animali, rumori assortiti o registrazioni fatte dall”utente stesso. E non è finita qui, perché è anche possibile associare un diverso ringback tone a ciascun numero presente nella rubrica, così da far ascoltare un brano romantico alla ragazza che si sta corteggiando, un brano dance all¿amico patito di disco e via dicendo.
Potrà sembrare solo l¿ennesima bizzarria creata dagli operatori a caccia di nuovi guadagni, ma la trovata pare funzionare se è vero, come ha reso noto la società di ricerca VisionGain, che il mercato dei ringback tone ha generato, nel 2003, profitti per oltre 74 milioni di euro.
Solo in Corea ¿ da dove il servizio è partito nel 2002 ¿ il business genera già un fatturato mensile pari a nove milioni di euro e si stima che il 38% dei coreani possessori di cellulari lo abbia già adottato.
I ¿ringback tone¿ ribaltano dunque il già popolare concetto di suoneria su misura e spingono la personalizzazione del cellulare in nuova dimensione, dando al contempo nuove speranze di profitto agli operatori mobili.
I toni di attesa, completamente gestiti dagli operatori, incidono infatti in modo significativo sulle entrate delle compagnie di telefonia mobile, alla continua ricerca di nuovi mezzi per far lievitare l¿Arpu (il profitto medio per utente) e rimpinguare le proprie finanze.
Gli operatori, tra l¿altro, non sono gli unici a trarre benefici dalla ¿ringback revolution¿, che sta facendo sfregare le mani anche ai detentori di copyright (leggi: etichette discografiche) e agli sviluppatori di tecnologie e applicazioni.
In Europa, il servizio è stato offerto dalla tedesca T-Mobile, che ha lanciato una nuova serie di telefonini capaci di registrare fino a tre brani diversi e,a breve, dovrebbe arrivare anche in Italia, grazie a un accordo tra BMG Ricordi e Musiwave.
Il servizio verrà messo a disposizione dei clienti di Musiwave (30 operatori di telefonia mobile e produttori di terminali in Europa ed Asia) che tenteranno di bissare il clamoroso successo che questo prodotto ha avuto in Giappone e Corea e il grande interesse che sta avendo in Germania e nel Regno Unito.
A usufruirne per primi dovrebbero essere i clienti Vodafone, ma è la stessa Musiwave a confermare che “…ci sono trattative avanzate anche con gli altri gestori”.
Anche se non sono ancora chiari i dettagli, le suonerie ringback si acquisteranno come i normali servizi accessori, potranno essere attivate su tutti i telefonini e avranno un costo variabile tra 1 e 2 euro.
Secondo gli analisti della Visiongain, i primi ad adottare in massa l¿applicazione in Europa saranno i ragazzi di età compresa tra 15 e 24 anni, i più desiderosi di rendere unico il proprio cellulare.
In Corea del Sud, il segmento che ha fatto segnare il maggior livello di gradimento è stato quello tra i 20 e i 29 anni, ossia il 43% degli utenti mobili.
Il potenziale dei ringback tones è enorme, assicura Visiongain, e il mercato supererà in breve quello delle normali suonerie dal momento che potrebbe aprire nuovi fronti anche nell¿ambito della telefonia fissa e dell¿advertisement.
E per chi crede di avere un¿allucinazione uditiva, sentendo al posto del normale tono di attesa magari il verso di una mucca o l¿ultima hit pop, niente paura, è solo l¿ultima trovata dell¿industria mobile!
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