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Mediaset ha diffidato alcuni siti Internet che utilizzano impropriamente il proprio marchio in offerte di vendita di decoder e box interattivi. Lo rende noto la società in una nota, nella quale annuncia di aver inviato questa lettera-diffida per la tutela del Gruppo e dei consumatori.
Si tratta di offerte, che a dire dall¿azienda, ¿¿ingenerano nel pubblico l¿erroneo convincimento che la nostra società produca o distribuisca questi apparecchi e possa quindi percepirne utili dalla vendita¿.
Il Gruppo spiega di aver rilevato che in numerose promozioni online vengono usate le dizioni ¿Decoder Mediaset¿, ¿Box interattivo ufficiale Mediaset¿, ¿Decoder ufficiale distribuito da Mediaset¿. Ma ¿nessuna delle società del Gruppo Mediaset ha mai prodotto o distribuito alcun tipo di decoder e nessuna marca può fregiarsi del requisito di essere raccomandata o consigliata da Mediaset¿.
L¿unica presenza legittima del marchio Mediaset era riconducibile a un bollino che certificava la compatibilità di alcuni apparecchi con le applicazioni interattive del Gruppo. ¿Un¿informazione in più per il consumatore da cui la nostra società non ha tratto alcun beneficio¿.
Ma ora, visto l¿abuso in corso, anche questa informazione di compatibilità è stata abolita e nessun box interattivo può essere scambiato per un prodotto Mediaset.
Si tratta di un argomento di una certa importanza, visto il crescere delle vendite dei decoder in Italia. Mediaset probabilmente teme di dover nel prossimo futuro rispondere a coloro che hanno acquistato questi decoder credendo che si trattasse di quelli prodotti dall¿azienda di Cologno Monzese.
Secondo i dati forniti dal Ministero delle Comunicazioni, negli ultimi quattro mesi sono stati venduti 273.557 decoder interattivi, acquistati con il contributo pubblico di 150 euro ciascuno previsto dalla Legge finanziaria 2004.
Il ministero ha specificato che l”andamento progressivo degli acquistiè stato crescente nei primi due mesi, a marzo, infatti, ne sono stati venduti 56.078 e ad aprile 93.893, ma in discesa negli altri due, 83.694 a maggio e 37.328 a giugno.
La Lombardia è la regione che ha fatto registrare il maggiore dato di vendite, il 33,7% con 92.170 apparecchi acquistati. A seguire in classifica, il Lazio con 59.513 unità.
Al terzo posto, con un ampio distacco, il Veneto con 19.032 i decoder pari al 7%. L¿Abruzzo si piazza all¿ultimo posto della lista, preceduto da Campania e Friuli Venezia Giulia.
Dei 120 milioni di euro stanziati, cifra che copre l”acquisto di quasi 800.000 decoder, ne sono stati al momento utilizzati circa 41 milioni (il 34,5%) per un totale, appunto, di 273.557 apparecchi comprati.
A quanto pare, gli italiani hanno tutte le intenzioni di dotarsi degli strumenti necessari per vedere la Tv digitale terrestre, il cui passaggio, secondo quanto previsto dalla Legge Gasparri, dovrebbe avvenire entro il 2006.
A incoraggiare di molto gli acquisti, è stato proprio l¿incentivo di 150 euro previsto dalla Finanziaria, spesa complessiva dello Stato per 110 milioni di euro.
Situazione confermata da quanto emerge dal primo studio europeo sul settore, elaborato dalla società di ricerca indipendente di Londra Datamonitor e pubblicato da Italia Oggi.
Nel 2008 un terzo delle famiglie italiane, circa 6,7 milioni, fruiranno dei servizi di Tv digitale terrestre, che risulterà così la tecnologia Tv più diffusa in Italia, con il 60% del mercato.
Quadro sicuramente incoraggiante, che ha spinto Mediaset ha prendere le mosse contro eventuali impostori che si fregiano del proprio marchio per vendere i loro decoder.
Mediaset ha così deciso di diffidare ¿¿chiunque persista nell¿uso improprio del marchio Mediaset collegato a box interattivi in brochure promozionali, siti web e/o ogni altro mezzo, dal proseguire tale illegittimo comportamento¿.
In caso contrario, avverte l¿azienda ¿¿provvederemo a intraprendere, presso ogni sede giudizialmente competente, le azioni più opportune a tutela dei nostri diritti e per il risarcimento dei danni subiti¿.
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