Europa
Finora l¿uso dei telefonini è stato proibito nelle strutture sanitarie britanniche a causa delle interferenze con le attrezzature mediche.
Secondo un documento redatto dalla Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA) però, il divieto non è più necessario, a patto che gli ospedali ¿bilancino i rischi derivanti dalle interferenze con dispositivi adatti¿ e invitino tutti al buon senso.
Il Prof Kent Woods, CEO della MHRA ha infatti riferito che gli ospedali devono adeguarsi al rapido evolversi delle nuove tecnologie e autorizzare l¿uso dei telefonini laddove non ci sia rischio per i pazienti e le apparecchiature più sensibili.
¿Alcuni dispositivi mobili, dice Woods, possono causare interferenze con i macchinari all¿interno degli ospedali, ed è bene tenerli chiusi se c¿è un rischio effettivo. Tuttavia, non c¿è ragione che le tecnologie di comunicazione siano vietate in quelle aree dove non c¿è pericolo di interferenza¿.
All¿inizio del mese, la Gran Bretagna ha dato vita a un vivace dibattito sull¿opportunità di autorizzare l¿uso dei telefonini in ospedale, dopo che alcuni medici avevano dichiarato che il divieto non era giustificato da un reale pericolo per la salute dei pazienti.
Secondo il dottor Simon Calvert, infatti, le onde dei telefonini sono simili a quelli delle radio dei servizi di emergenza, che pure sono autorizzate nelle unità di rianimazione e di terapia intensiva.
Secondo uno studio del 1997, inoltre, i cellulari sono rischiosi per il 4%dei dispositivi medivi, ma solo lo 0,1% sarebbero seriamente danneggiate nel loro funzionamento.
Per anni, dice Calvert, ¿¿i medici e tutto lo staff ospedaliero ha rischiato azioni disciplinari in caso di trasgressione al divieto di usare il cellulare¿, e nessuno si è mai mosso per dimostrare che in realtà il divieto non è necessario.
Secondo un altro medico, Simon Minkoff, l¿idea che i telefonini possano interferire con le attrezzature mediche poteva essere concepita all¿epoca dei telefoni analogici, ma non ha senso con le nuove tecnologie di comunicazione mobile che sono molto più sicure.
¿Usiamo strumenti molto più pericolosi in ospedale¿, dice Minkoff, che aggiunge di essersi spesso recato col cellulare acceso nelle unità di terapia intensiva, senza aver riscontrato problemi ai macchinari.
L¿atteggiamento della MHRA finora è stato inflessibile, ma ha dovuto evidentemente piegarsi alle abitudini dei medici.
Quello che è necessario, però, è almeno un po¿ di giudizio, perché sarà anche vero che non tutti i macchinari sono messi a rischio dalle onde dei telefonini, ma bisogna ricordarsi che gli ospedali, col loro carico di dolore e sofferenze, non sono proprio i luoghi più adatti per intrattenersi in lunghe conversazioni al telefonino, durante le quali, spesso, ci si dimentica di trovarsi in luoghi pubblici e si da vita a vere e proprie conferenze pubbliche.
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