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Atteso per la prossima settimana il risultato dell¿esame della Consob sul nuovo assetto del patto di sindacato Rcs MediaGroup, come modificato con il ridimensionamento di Gemina e l¿ingresso dei nuovi azionisti. Bene il titolo in Borsa, il mercato sta infatti speculando sulla possibilità del lancio di un¿Opa obbligatoria.
La Consob con a capo Lamberto Cardia, dovrà verificare la fattibilità del piano che prevede una crescita del patto di sindacato oltre la soglia del 3% consentita dalla legge senza, per questo, far scattare l”obbligo di Opa. Questo, quanto chiesto dal presidente Rcs Quotidiani, Piergaetano Marchetti.
Gli uffici tecnici dell¿Autorità di Borsa, hanno già avviato l¿esame, e già la prossima settimana si dovrebbe avere un riscontro. Secondo le prime indiscrezioni la Consob darà un verdetto favorevole.
Bisognerà quindi aspettare il probabile via libera della prossima settimana, per aprire Rcs all¿ingresso di Capitalia, Francesco Merloni, Salvatore Ligresti e Diego della Valle.
L¿esame richiederà alcuni giorni, per la complessità della materia, sia dal punto di vista legale che normativo. Difficoltà che hanno incontrato anche i legali di Rcs, impegnati per giorni da Piergaetano Marchetti, per predisporre il quesito da sottoporre all¿attenzione della Consob. Si tratta delle operazioni previste dagli accordi siglati dal patto Rcs il 7 luglio per la ripartizione della quota dell”8,6% messa in vendita da Gemina e l”ingresso di nuovi soci.
In particolare, diceva la nota diffusa in quell”occasione, si intendeva chiedere conferma alla Commissione che l”apporto immediato di azioni detenute da oltre 12 mesi, che faccia salire il possesso complessivo sopra il 50% del capitale ordinario, consenta ulteriori apporti di azioni acquistate da meno di 12 mesi, senza obblighi di Opa.
Nell”intesa raggiunta dai soci peraltro, che era frutto anche di quel lavoro, era stato stabilito che l”ingresso dei nuovi azionisti dovesse avvenire ¿¿in tempi e in modi che non determinino le condizioni per l”applicazione della disciplina dell”Opa obbligatoria, riservando la decisione a dopo che sarà ottenuta risposta da parte della Consob¿.
Il calendario dell”ingresso dei soci quindi, potrebbe essere condizionato dalle decisioni della Commissione, in particolare riguardo alle operazioni di prestito titoli effettuato da alcuni soci. Proprio per non far scattare l”Opa quindi, alcuni dei nuovi azionisti, secondo alcune interpretazioni, potrebbero poter entrare nel patto solo in un secondo momento.
Il patto Rcs ha infatti espresso disponibilità ad ammettere come nuovi soci Fondiaria-Sai della famiglia Ligresti con il 5% del capitale ordinario, Capitalia con il 2%, Diego Della Valle con l”1,97% e Francesco Merloni con l”1,5% “nei tempi e nei modi che non determinino le condizioni per l”applicazione della disciplina dell”Opa obbligatoria”. Una volta ammesso al patto, Della Valle avrà la facoltà di accrescere la propria quota al 5%.
Dei quattro candidati all”ingresso, solo Ligresti detiene azioni Rcs da oltre 12 mesi.
In base all”accordo, inoltre, Mediobanca potrà rilevare ulteriori quote da Banca Intesa “con la gradualità necessaria a far sì che, tenuto conto dell”entrata di nuovi partecipanti e degli ulteriori acquisti da parte di altri soci del patto, la quota apportata al patto non superi il 25% del capitale sindacato“.
Intesa e Pirelli & C avranno infine la facoltà di accrescere rispettivamente la propria partecipazione al 5% del totale sindacato, mentre Italmobiliare potrà salire al 7%.
Non sembra preoccupato il Gruppo Ligresti, che si dice tranquillo di potere entrare nel sindacato.
Intanto, mercoledì scorso ha fatto il suo ingresso ufficiale in Rcs, Vittorio Colao, il nuovo Amministratore delegato, che ha preso il posto dell¿uscente Maurizio Romiti.
Come da accordi, Cesare Romiti ricoprirà la presidenza ad honorem del Gruppo.
L”investitura ufficiale del manager bresciano, che ha lasciato i vertici di Vodafone Italia per approdare a Rcs, è avvenuta nel corso della riunione del Cda tenuta in mattinata nella sede di Via Rizzoli.
Colao prende il posto nel board del dimissionario Enrico Giliberti, mentre Maurizio Romiti, secondo quanto già stabilito, resta nel Consiglio fino al prossimo 15 settembre.
Nella riunione, durata oltre due ore, come ha spiegato una fonte vicina al consiglio, oltre a procedere alle nomine, “c”é stata una prima illustrazione e un esame generico dei conti” della società. Non sarebbe stato invece affrontato in quella sede, secondo la stessa fonte, “il tema del responso della Consob“.
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