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Da tempo ormai, la Walt Disney non naviga in buone acque. Dopo la rottura con la Pixar, i bilanci non brillanti, la litigata con l¿ultimo erede della casa di Mickey Mouse, Roy Disney, i problemi con la Miramax, il presidente Michael Eisner non si trova in una posizione felice, ma lungi dal ritirarsi di buon ordine, che fa? Si permette anche di indicare il suo successore.
In un¿intervista rilasciata al Los Angeles Times, Eisner indica in Bob Iger il suo preferito a succedergli alla carica di presidente, che scadrà nel 2006.
Eisner, maestro d¿abilità, ha commentato che nessuno ha la capacità e l¿esperienza di Iger per guidare al meglio il Gruppo e fare gli interessi degli azionisti.
Dalla sua, Iger si è detto più che entusiasta di andare a sedere sulla poltrona di Eisner.
La successione di Michael Eisner è stata oggetto di grande polemica in seno all¿azionariato del Gruppo. Roy Disney e Stanley Gold, i principali oppositori del presidente, non hanno mancato di ricordare i fallimenti di Eisner e la sua intenzione a predisporre il tutto per la sua successione. Ed ecco i giochi fatti!
Anche se naturalmente la scelta di Eisner dovrà ottenere il lascia passare del Consiglio d¿amministrazione, cosa che non sarà una passeggiata.
Robert Iger ha iniziato a lavorare per l¿emittente ABC (Gruppo Disney) nel 1974. In vent¿anni è riuscito a scalare i vertici della società e ad occupare posti di responsabilità. Dopo dodici anni dedicati ai servizi sportivi sulla Tv americana, Iger è diventato vicepresidente della programmazione, e successivamente si è visto affidare la presidente di ABC Entertainment a Los Angeles. Qualche anno dopo ha preso in mano le redini di ABC e di Walt Disney International.
Nel gennaio 2000, Michael Eisner lo ha nominato Direttore generale. Tra Eisner ed Iger i rapporti sono stati alcune volte burrascosi. Ma nel marzo scorso, davanti alla fronda degli azionisti che ha levato la presidenza del Cda ad Eisner, Iger si è alzato in piedi per difendere l¿operato del presidente, garantendosi così le sue simpatie e assicurandosi il suo avvenire, visto che il contratto di Iger scade nel settembre 2005.
E Eisner ha saputo essere riconoscente, al punto da indicarlo come il suo successore preferito.
A marzo, Dopo mesi di lotte intestine, l¿Assemblea degli azionisti del Gruppo Walt Disney ha levato il trono al ventennale presidente e Ad della società, Eisner, un voto di sfiducia senza precedenti.
Il Consiglio d¿amministrazione della Walt Disney Company, nel rispetto del voto degli azionisti, annuncia la separazione della carica di Amministratore delegato da quella di presidente¿ del Cda, si leggeva nel comunicato diramato alla stampa in quell¿occasione.
La carica di presidente spetta adesso a George Mitchell, ex senatore e uomo di fiducia di Bill Clinton, mentre quella di Amministratore delegato resta a Eisner.
La decisione del Cda di mettere fine alla reggenza di Eisner è stata presa immediatamente dopo una pubblica umiliazione a cui è stato costretto Eisner. Durante l”assemblea, che si è tenuta a Filadelfia, il 43% degli azionisti ha votato contro Eisner.
Questa mozione di sfiducia ¿ che va contro l¿abituale comportamento piuttosto docile degli azionisti della holding ¿ faceva seguito a una fronda di tre mesi portata avanti a tamburo battente da Stanley Gold, ex amministratore del Gruppo e da Roy Disney.
Una lotta, quella aperta da Disney e da Gold, iniziata con una lettera in cui si chiedeva a Eisner di farsi da parte per avere trasformato l”impero dei sogni e della fantasia in una società “rapace e sempre a caccia di denaro“, seguita poi da un numero sempre maggiore di azionisti dissidenti.
Numeri che, affiancati anche dal diniego a Eisner pronunciato da diversi fondi pensione statali, mettevano alle strette Eisner.
Dalle pagine del Financial Times i due uomini avevano denunciato la mancanza di trasparenza nella gestione del Gruppo americano dell¿Entertainment e della comunicazione e il versamento di premi esagerati per gli alti dirigenti della società di Mickey Mouse.
Resta adesso da vedere cosa pensano i due uomini dell¿eventuale presidenza Iger. E già alcuni prospettano che presto un¿ennesima guerra scuoterà la pacifica casa di Topolino.
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