Italia
Il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar sarebbe pronto a investire nel digitale terrestre, lanciando in Italia un canale televisivo, gratuito e dedicato 24 ore su 24 all”informazione.
Nell¿occasione della conferenza stampa di Sportitalia, il presidente Ben Ammar ha dichiarato di credere molto nel digitale terrestre.
“Il digitale terrestre sarà come la rivoluzione tecnologica dei telefonini – ha detto Ben Ammar – L”Italia è all”avanguardia nella penetrazione del digitale, è un successo, ridurrà il monopolio e aprirà il mercato ad altri player nel campo del free e del pay”.
Aggiungendo che “In Italia c”è spazio per una rete 24 ore su 24 gratuita all news¿.
Tarak Ben Ammar ha anche detto che da tempo ormai, la creazione di questo nuovo canale è oggetto di confronto con i soci francesi. L¿incertezza riguarda invece i tempi e i possibili investimenti.
“Non sono in grado di dirvi i tempi, né dove né quando, neppure gli investimenti“, ha commentato Ben Ammar ai cronisti che chiedevano maggiori dettagli sull¿operazione.
E riferendosi al nuovo canale, ha concluso “Sicuramente qualcuno lo farà. Spero di essere io il primo ad avere i mezzi e le capacità”.
Sportitalia è una televisione in chiaro presente in Italia da quest”anno. Fa capo a Europa Tv, società posseduta al 51% da Tarak Ben Ammar e al 49% da Eurosport, di cui è azionista unico la francese Tf1 (Gruppo Bouygues).
L¿ingresso sul mercato mediatico italiano, da parte di Ben Ammar è stato possibile grazie alla rilevazione di due frequenze dell”ex payTv italiana TelePiù (vedi scheda), passata sotto le insegne di Sky Italia (News Corporation).
La cessione, autorizzata lo scorso anno dalla Ue, fa parte delle condizioni poste dall”Antitrust europeo al momento di dare il via libera al creazione di Sky Italia attraverso la fusione delle due emittenti a pagamento Stream e TelePiù.
Prima di dare il proprio assenso all¿operazione, la Ue ha avuto bisogno di tempo per studiare tutta la documentazione fornita dal finanziere Tarak Ben Ammar, in merito ai suoi passati rapporti con Rupert Murdoch, per accertare la sua totale indipendenza dal Gruppo del tycoon australiano, a capo della News Corp, che adesso è l¿unico operatore sul mercato della italiano payTv.
Una delle condizioni alla fusione imposte da Monti, infatti, era che gli acquirenti fossero ¿indipendenti¿ da Murdoch: circostanza rispettata anche nel caso di Ben Ammar, ha sostenuto il portavoce, dato che l”imprenditore indipendente rispetto a News Corp e fra l”altro ¿¿non è membro di alcun Consiglio di amministrazione o di sorveglianza¿ né ha partecipazioni rilevanti a questo proposito.
Nel novembre 2003, quindi, la Commissione Ue ha autorizzato la News Corp a vendere Prima Tv e Europa Tv, i servizi digitale e analogico terrestri della ex TelePiù, alla francese Tf1 che gestirà il servizio insieme a Tarak Ben Ammar.
In questo modo Tf1 (privatizzata nel 1986 da Francis Bouygues ¿ a capo del più importante gruppo edile di Francia, ndr) è entrata sul mercato italiano delle frequenze digitali e analogiche.
La televisione privata francese ha poi acquistato il 49% della società Europa Tv, attraverso Eurosport, per circa 35 milioni di euro, con l”obiettivo di lanciare il canale sportivo Sportitalia, frutto della collaborazione tra Tf1 e la Holland Coordinator and Services B.V. che è appunto controllata da Tarak Ben Ammar.
Quest”ultima ha sborsato gli altri 35 milioni per acquistare il 51% di Europa Tv, che ha “la concessione per programmi via etere sull”83% del territorio italiano”.
Secondo alcune indiscrezioni, l¿idea di portare in Italia un canale sportivo, è stata proprio di Tarak Ben Ammar, che ha studiato accuratamente il mercato italiano.
La scelta del partner è ovviamente caduta su TF1, che oltre ad essere quotata in Borsa si avvale dell”esperienza di Eurosport, il suo canale europeo in onda sulla piattaforma di Sky.
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Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Un nuovo player sul mercato italiano della Pay TV. Ok dalla Ue alla cessione delle frequenze di TelePiù a Tarak Ben Ammar
I documenti scelti questa settimana da Key4bizsono:
Il Rapporto“Study on conditions and options in introducing secondary trading of radio spectrum in the European Community”, sullo scottante argomento del trading delle frequenze, presentato in un appositoWorkshop a Bruxelles il15 luglio 2004 e oggetto di una Consultazione Pubblica che si è chiusa il 15 settembre 2004 (4 documenti,783 pagg, 5,023 Mb)
Una edizione speciale di Outlook (Accenture), dal titolo “Breaking away – How to create value with information technology”
Infine l¿utile White Paper sul protocollo VoIP:“IP Telephony Management: The Essential Top-10 Checklist”
I nuovi documenti sonostati inviati a tutti gli abbonati.