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Le banche si tirano indietro. Per Finmatica sempre più vicina la prospettiva dell¿amministrazione controllata o una ricapitalizzazione del Gruppo.
A riguardo, Pierluigi Crudele e la sua controllata Rodenham Partecipations, che insieme detengono il 55,51% del capitale di Finmatica, si sono dichiarati indisponibili a partecipare alla ricapitalizzazione della società.
E” quanto scritto nella relazione del Consiglio di amministrazione per l”assemblea straordinaria del prossimo 5 ottobre, convocata ai sensi dell”articolo 2447 del codice civile che impone la ricapitalizzazione della società per il capitale sceso sotto al limite legale per perdite.
Nella stessa relazione è scritto inoltre che le trattative con le banche creditrici per la ristrutturazione del debito e la concessione di nuova finanza alla società, finalizzata a mantenere in bonis le attività del settore del software finanziario, si sono interrotte “a causa dell”indisponibilità di alcuni istituti” a sostenere il piano di rilancio.
¿Attualmente sono in corso colloqui con più investitori che potrebbero essere interessati a partecipare alla ricapitalizzione anche se il livello di avanzamento delle trattative non è tale da consentire né una indicazione approssimativa dei termini essenziali dell”operazione né una previsione affidabile sulla loro conclusione che possa consentire la riapertura delle trattative con le banche e gli obbligazionisti¿ ha detto il Cda.
Le 5 principali banche creditrici inizialmente si erano aperte al piano di salvataggio dell¿Amministratore delegato Massimo Brunelli.
Dopo un incontro tra gli istituti era emerso maggior ottimismo sulla possibilità che le banche concedessero 15 milioni di euro per la newco destinata ad ereditare le attività sane del Gruppo, quelle nell”informatica per il mondo finanziario. Gli istituti coinvolti sono Capitalia, Bnl, Banca Intesa Unicredito e la Popolare Lodi.
Adesso, secondo indiscrezioni di mercato, le banche creditrici di Finmatica sarebbero favorevoli al progetto Nuova Trend e disponibili a concedere la nuova finanza una volta però avviata l”amministrazione straordinaria.
Nuova Trend sarebbe una nuova società, (interamente controllata da Trend spa e Infotrend spa), cui verrebbero affittati i rispettivi rami d”azienda impegnati nelle attività bancarie e assicurative.
Il piano permetterebbe, se approvato, la valorizzazione dell”attività core svolta dalla divisione finance, accantonando in via definita il piano redatto in collaborazione con Bain & Company.
La nuova strategia prevede un ritorno all”utile nel 2005, una generazione di cash flow già nel 2004, e si basa sull”attesa che il Gruppo possa operare in condizioni finanziarie normali, potendo contare sulla disponibilità di credito da parte del sistema bancario, che, a questo punto, arriverà solo dopo un¿amministrazione straordinaria.
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