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Slitta l¿assegnazione delle licenze 3G in Russia: secondo alcune indiscrezioni diffuse dalle agenzie di stampa, il governo vorrebbe ancora tempo per vagliare gli sforzi degli attuali player del mercato nel miglioramento della penetrazione delle reti di seconda generazione.
Le licenze per i servizi mobili 3G avrebbero dovuto essere concesse all¿inizio di quest¿anno, ma diversi problemi hanno reso impossibile il mantenimento dei programmi.
Tra questi, l¿eccessiva discrepanza nella copertura 2G delle zone urbane e rurali: secondo i dati forniti dal ministero delle Comunicazioni, a Mosca è stata ormai raggiunta una penetrazione dell¿84%, ma la situazione nel resto del Paese è molto più precaria.
Per porre rimedio a questo stato di cose, i tre principali operatori mobili del Paese – Mobile TeleSystems, Vimpel Communications e MegaFon – hanno deciso di impegnarsi nell¿estensione delle reti, anche nelle aree più sperdute del Paese. Questa svolta, però, ha scatenato le proteste degli operatori locali, che vedrebbero così azzerati i loro profitti, legati alla fornitura di servizi all¿utenza locale.
La situazione, insomma, è piuttosto complicata e le autorità russe hanno pertanto deciso di aspettare un altro po¿ di tempo prima di procedere con l¿ufficializzazione del calendario 3G.
Le licenze dovrebbero comunque essere assegnate entro l¿inizio dell¿anno prossimo, anche alla luce della forte domanda di servizi mobili a valore aggiunto.
Secondo la società di ricerca russa Lighthouse Business Management, l¿uso dei servizi mobili nel Paese è cresciuto enormemente negli ultimi cinque anni.
La penetrazione sarebbe infatti passata dall¿1% del 1999 al 46% stimato per la fine di quest¿anno.
Secondo gli analisti russi, i prossimi due anni, dunque, dovrebbero segnare il boom dei servizi di seconda generazione: ammesso che verranno portati a termine i lavori di implementazione delle reti così come promesso dagli operatori, nel 2006 la penetrazione dovrebbe raggiungere il 68%.
Questo il motivo principale del rinvio dell¿assegnazione delle licenze per la prossima generazione a un momento in cui il mercato sarà abbastanza maturo da decretarne il sicuro successo.
Nel frattempo, continua la disputa tra il Cremlino e l¿operatore VimpelCom, accusato di fornire servizi mobili a Mosca senza possedere una licenza valida.
Il colosso sostiene però di avere la licenza per operare nella capitale attraverso la controllata KB Impuls: la disputa è stata scatenata proprio dal fatto che il ministero vorrebbe che i servizi venissero erogati sotto il nome della filiale.
Al centro del contendere anche la presunta evasione fiscale dell¿operatore che avrebbe evitato il pagamento delle tasse instradando alcune chiamate internazionali dal network della telco statale Rostelecom.
La situazione del mercato mobile russo, considerato uno dei più promettenti in termini di crescita a livello mondiale, è dunque quanto mai complessa.
Basteranno solo sei mesi a creare le condizioni adatte al debutto del 3G?
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