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Tra gli Stati Uniti e il Giappone è in corso una battaglia a colpi di supercomputer.
IBM ha appena annunciato, infatti, di aver costruito il computer più potente del mondo, surclassando dopo tre anni di ricerche il record dell¿Hearth Simulator della giapponese Nec.
Il BlueGene-L dell¿IBM rappresenta una concezione radicalmente nuova per il supercomputing, capace com¿è di una velocità di 36 mila miliardi di calcoli al secondo (36,1 teraflops, per l¿esattezza).
L¿Hearth Simulator ne supportava ¿soltanto¿ 35,8 mila miliardi al secondo.
La velocità del supercomputer è stata calcolata al centro di produzione di Rochester, nel Minnesota, dove i ricercatori di Big Blue hanno lavorato in collaborazione col Lawrence Livermore National Laboratory.
Il BlueGene segna un punto molto importante in vista della supremazia nel vitale settore della superinformatica ed è con malcelata modestia che la IBM descrive le capacità del suo gioiellino.
BlueGene, spiega la società in una nota, in 1/20 delle dimensioni fisiche delle macchine esistenti di potenza equiparabile, consente una drastica riduzione del consumo energetico (fino a un ventottesimo in meno), dei costi e dell”ingombro per imprese che richiedono una potenza di calcolo immensa.
Superpotenza nel minimo spazio, dunque, per il supercomputer che troverà subito lavoro nel campo meteorologico, nelle simulazioni delle conseguenze provocate da un”esplosione, nelle analisi dei terremoti e per scoprire nuovi giacimenti di petrolio.
Entro il 2006, BlueGene permetterà simulazioni biomolecolari su vasta scala, come ad esempio studi sulle proteine.
Le ricerche su BlueGene sono iniziate nel 1999, quando IBM lanciò un programma da 100 milioni di dollari. Per lo sviluppo del supercalcolatore, IBM ha utilizzato 12 mila processori Power Pc 440.
A luglio, intanto, uno studio indipendente ha indicato IBM come fornitore leader mondiale sia per i sistemi di supercomputing installati, con 224 sistemi presenti nell¿elenco TOP500, sia per la potenza di supercalcolo complessiva totale, con la quota record di 407 teraflop di potenza (trilioni di calcoli al secondo).
Secondo l”analisi derivata dalla classifica dei TOP 500 Supercomputer, IBM, con una quota del 50 per cento, si afferma leader del mercato del supercomputing globale.
L¿elenco “TOP500 Supercomputing Sites¿ è compilato e pubblicato dagli esperti di supercomputing Jack Dongarra, dell”Università del Tennessee, Erich Strohmaier e Horst Simon del NERSC/Lawrence Berkeley National Laboratory e Hans Meuer dell”Università di Mannheim (Germania).
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