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Cse e Opera21 hanno definito le manifestazioni di interesse per il salvataggio di Finmatica in vista del Cda e dell”assemblea che si terrà oggi.
Cse, un consorzio bolognese di servizi che opera nel settore bancario, ha espresso il proprio interesse per acquisire le attività del Gruppo bresciano dell”area banking. Opera 21 è interessata alla maggioranza del capitale di Finmatica. Sia Cse sia Opera 21 non hanno avviato alcuna attività di due diligence su Finmatica.
L”azienda è ormai al tracollo finanziario e ha già dismesso diverse business unit. Il Consiglio di amministrazione è chiamato a decidere sulla proposta avanzata dalla società di servizi.
De Capitani dice: “Abbiamo iniziato a valutare Finmatica a cavallo dell”estate, ma non è solo l”asset bancario che ci interessa: vorremmo anche rafforzare le nostre competenze e l”offerta per la supply chain”.
L¿interesse va anche verso la capacità di produzione del software e la dimensione internazionale: Finmatica, infatti, ha sedi in 12 Paesi”
Insomma, sono chiare le intenzioni della società Opera21, alle quali si può sicuramente aggiungere che Finmatica è appetibile anche perché già quotata in Borsa, il che consentirebbe una facile collocazione dell”intero Gruppo.
Secondo De Capitani, anche la situazione finanziaria e di liquidità potrebbe essere risolta attraverso la società finanziaria del Gruppo con un eventuale aumento di capitale.
“L”ultima parola sarà quella dell”assemblea – dice una fonte – il momento è estremamente delicato e non il caso di dare false speranze”.
Cse ha “inviato una proposta più circostanziata, loro sono interessati al software finanziario ma sarebbero affiancati da altri soggetti interessati alle altre parti“. La proposta di Cse, spiega la fonte, non prevede l”ingresso diretto nel capitale ma chiede alle banche creditrici di convertire almeno in parte i crediti in capitale, per riportare in positivo il patrimonio netto ed evitare così la liquidazione.
Il collegio sindacale di Finmatica, in considerazione dello stato di dissesto patrimoniale e finanziario del Gruppo del software, aveva infatti invitato il Cda a sottoporre ai soci la sola delibera relativa alla liquidazione della società.
Le verifiche svolte dal collegio “hanno consentito di accertare una sostanziale impossibilità della società capogruppo di far fronte ai propri impegni nei confronti di creditori, dipendenti, fornitori e società controllate“, è scritto tra le osservazioni dei sindaci.
Finmatica precisava che gli stipendi di agosto sono stati corrisposti a tutti i dipendenti. Sono stati aperti contenziosi con i fornitori di circa 1 mln euro per fatture scadute.
La posizione finanziaria netta è negativa per 236,7 milioni al 31 agosto da 234,6 milioni al 31 luglio. i ricavi del gruppo in agosto sono stati pari a 3,1 milioni di euro, “in linea con i risultati dello stesso mese negli esercizio precedenti”.
Nell¿assemblea dell¿8 ottobre scorso, si è deciso di rinviare le deliberazioni all”ordine del giorno al 18 ottobre, proposta votata dal rappresentante dell”azionista di maggioranza e presidente del Cda Pierluigi Crudele – non presente in assemblea – che con il 55,5% deteneva la quasi totalità dei diritti di voto presenti in assemblea.
Il risultato dei contatti avviati dalla società per cercare un investitore che potesse evitare la liquidazione, ha spiegato l”Ad Massimo Brunelli, “è stata la manifestazione d”interesse da parte di Cse e quella da parte di Opera21“.
“A fianco di Cse c”è anche TXT, che è interessata alle divisioni di Finmatica diverse dal software finanziario“, ha detto poi una fonte vicina alla vicenda.
In una nota emessa il 30 settembre, il gruppo TXT aveva già esplicitamente anticipato di aver inviato a Finmatica una lettera di interesse “non impegnativa” per le attività di supply chain del Gruppo fondato da Crudele, ma non aveva fatto cenno a Cse.
Le due proposte “sono molto diverse ma molto serie, molto concrete“, ha spiegato l”Ad. Però il Cda “non ha ancora avuto modo di valutarle attentamente” e per questo è stato proposto l”aggiornamento della riunione dei soci.
Nell¿occasione dell”assemblea, Brunelli aveva spiegato che il fondo statunitense del quale scriveva un quotidiano finanziario non si era fatto avanti.
Il fondo “si chiama Golden Gate, è un fondo californiano che ha già fatto altre operazioni in Europa e che ha fatto alcuni incontri per verificare la possibilità di acquisire Finmatica, anche se ancora non ha fatto nessuna proposta formale”, aveva spiegato la fonte.
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