Italia
L¿OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sosterrà e promuoverà la strategia del governo italiano per favorire e sostenere la diffusione dell”innovazione tecnologica ed in particolare digitale nelle imprese.
Lo ha riferito il Ministro per l”Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca nell¿occasione del 6° Forum internazionale della piccola e media impresa.
Il Ministro ha sottolineato che in questi anni, con uno stanziamento complessivo di 450 milioni di euro per iniziative direttamente rivolte alle imprese è stata avviata una politica di innovazione del territorio quale fattore strategico per la creazione di un ambiente favorevole all”innovazione.
E questo sforzo è stato appena riconosciuto dall”OCSE nell”analisi sulla politica italiana per la diffusione delle tecnologie dell”informazione e della comunicazione nelle imprese.
Tra i punti di forza dell”Italia nell”Information Technology, l”Organizzazione internazionale ha infatti posto il coordinamento delle politiche per l”ICT effettuato dal Ministro per l”Innovazione e le Tecnologie al fine di migliorare il raggiungimento degli obiettivi strategici e di favorire il passaggio da industrie tradizionali ad imprese high-tech.
Dopo aver tracciato l”ampio scenario delle diverse iniziative del governo per l”innovazione tecnologica e digitale nelle imprese, il Ministro Stanca ha annunciato alcuni degli interventi proposti per il collegato alla Legge Finanziaria 2005 per quanto riguarda la competitività.
Si tratta di: agevolazione in conto interessi, da associare al nuovo Fondo di garanzia (che abbatte le barriere che hanno sinora limitato l”accesso al credito delle PMI per finanziare l”innovazione), agevolazione che copre fino al 50% del tasso di interesse vigente, con una maggiorazione del 10% per il Sud; credito d”imposta del 10% sul totale delle spese in ricerca e innovazione digitale per almeno 10 anni; estensione anche al resto del Paese del fondo high tech per il Sud, con uno stanziamento di 100 milioni di euro appena approvato dal CIPE.
Il Ministro ha poi respinto le critiche rivolte al governo di fare poco per l”innovazione delle aziende. Fino ad ora – ha detto Stanca ¿ ¿sono stati stanziati complessivamente 450 milioni di euro per iniziative direttamente rivolte alle imprese, soprattutto, come ha appena riconosciuto l”OCSE, sul fronte della ricerca e dell”innovazione digitale¿.
Stanca ha poi sottolineato che le risorse per gli investimenti per le imprese verranno già messi a disposizione dalla riduzione delle tasse.
Proprio rivolgendosi alla platea di imprenditori Stanca ha detto di essere ””perplesso”” dalla posizione delle imprese sulla riduzione delle tasse. ””Dalla riduzione delle tasse – ha chiesto il ministro – non arrivano risorse per gli investimenti? Perché le imprese devono aspettare gli incentivi?””.
Il ministro si è poi detto ¿non sorpreso¿ dal fatto che la maggioranza delle Pmi – il 78% come rilevato dal sondaggio del Forum – non siano a conoscenza del fondo delle Pmi.
¿Gli industriali – ha aggiunto Stanca – chiedono, chiedono, chiedono, ma il più delle volte non sanno che gli strumenti ci sono. Certo faccio una critica a me stesso perché forse dobbiamo comunicare meglio quello che facciamo. Ma le imprese prima di chiedere dovrebbero informarsi meglio¿.
Stanca si è soffermato anche a parlare di banda larga. I collegamenti broadband in Italia, alla fine del 2004, saranno più del doppio di quelli dello scorso anno. Stanca ha spiegato che ¿a giugno scorso oltre 2,3 milioni di famiglie e 900 mila imprese italiane disponevano di un tale collegamento¿.
A fine 2004 il ministro prevede che ¿gli accessi si avvicineranno ai 4,5 milioni, con un incremento rispetto al 2003 del 75% e pari a quattro volte il risultato di fine dicembre 2002¿.
Per il Ministro, ¿la penetrazione della banda larga ha così raggiunto il 10% delle famiglie e il 30% delle imprese. Di queste ultime – ha spiegato – ne fanno uso tre su quattro nella fascia con più di 10 addetti, mentre per le piccole imprese il livello di adozione è inferiore al 30%, ma raddoppiato rispetto all”anno precedente¿.
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