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L¿attuale situazione del mercato europeo delle telecomunicazioni non garantisce lo sviluppo armonico di un¿industria chiave per lo sviluppo dell¿economia del Vecchio Continente.
Questo è quanto sostiene l¿europarlamentare Gianni Pittella (Pse) che ha avanzato al Parlamento europeo la proposta di organizzare un¿audizione pubblica al fine di valutare ¿lo stato di attuazione del nuovo quadro europeo delle comunicazioni elettroniche da parte degli Stati dell”Unione¿.
Pittella, membro della commissione Industria, si rivolge alle istituzioni europee, che esercitano di fatto un ruolo di supervisione delle misure nazionali di regolamentazione del mercato.
Quello che più urge, spiega l¿europarlamentare, è che l¿esecutivo Ue garantisca che il ¿nuovo quadro regolamentare sia applicato correttamente e che sia assicurata, nel contempo, un”effettiva armonizzazione delle regole europee al fine di creare un ambiente regolatorio coerente per il mercato delle telecomunicazioni in Europa¿.
È essenziale, infatti, che in questo particolare periodo, in cui si stanno rivedendo le strategie di Lisbona e ridefinendo i settori chiave dell¿economia europea, ¿le telecomunicazioni siano considerate una priorità, privilegiando le politiche a favore degli investimenti, della nuova occupazione, ma anche per agevolare la diffusione dei nuovi servizi¿.
””Le singole misure nazionali ¿ aggiunge Pittella – devono essere coerenti con l”obiettivo del legislatore europeo di creare un mercato europeo di settore e di garantire la parità di trattamento delle imprese nei diversi Stati¿.
Le preoccupazioni di Pittella riflettono i dubbi espressi alcune settimane fa dall¿europarlamentare Lorenzo Cesa alla Commissaria europea Viviane Reding, designata come responsabile della Società dell¿Informazione.
Anche Cesa ritiene che la crescita dell”economia europea è strettamente correlata allo sviluppo delle tecnologie delle comunicazioni e dell”informazione (Information and Communications Technologies-ICT) e, come ha anche indicato un recente studio per la presidenza olandese in materia, per garantire tale sviluppo, occorrono strategie di lungo termine, tese a favorire gli investimenti, la competizione fra le reti e lo sviluppo dei nuovi servizi.
Uno dei problemi principali oggi nel mercato delle comunicazioni elettroniche è l”applicazione eterogenea delle normative europee.
¿Si rende quindi necessario ¿ sostiene Cesa – fissare una politica europea, che sia coerente e armonizzata. Ciò assicurerebbe il rispetto del principio di parità di trattamento, assoggettando le imprese che operano anche all”estero alle medesime regole applicate nel paese di origine¿.
¿Ritengo ¿ continua Cesa – che la definizione di strategie debba essere accompagnata in maniera imprescindibile da una Commissione forte, che continui ad esercitare il suo ruolo incisivo di iniziativa, di verifica e di controllo del processo di attuazione del nuovo quadro normativo delle comunicazioni elettroniche da parte degli Stati membri.
Nel corso del seminario ¿Rethinking the European ICT Agenda¿, tenutosi a Roma il 27 settembre 2004, Cesa ha ribadito le proprie posizioni riguardo la necessità di garantire alle imprese che operano anche all¿estero le stesse regole applicate nel proprio Paese.
In un contesto internazionale che tende alla globalizzazione dei mercati, l¿Europa non può infatti permettersi di ostacolare la competitività delle proprie imprese.
Cesa ritiene fondamentale che la strategia dei regolatori europei in matteria di comunicazioni elettroniche sia ¿lineare, univoca e coerente, per permettere la necessaria armonizzazione dell¿implementazione del nuovo quadro normativo delle comunicazioni elettroniche del 2002, pena un ritardo dell¿Europa rispetto alle altre aree in termini di competitività e propensione delle imprese di telecomunicazioni agli investimenti¿.
E¿ importante, conclude Cesa, che le regole incentivino la nascita dei nuovi servizi e delle nuove tecnologie e non costituiscano una barriera allo sviluppo della società dell¿informazione.
Un”audizione al Parlamento europeo con la partecipazione della Commissione, delle autorità nazionali e dell”industria di settore può costituire un momento importante di confronto per raggiungere l”obiettivo comune.
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