Mobile Tv: gli operatori pronti al grande lancio entro il 2006. Ma cosa ne pensano gli utenti?

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Dopo la voce e i messaggi di testo, la televisione &#232 considerata l¿applicazione che trainer&#224 il mercato della telefonia mobile verso nuovi orizzonti di gloria.

La Tv sul cellulare potrebbe infatti essere la killer application che rivoluzioner&#224 il settore della telefonia mobile cellulare. Almeno &#232 quello che sperano gli operatori che hanno gi&#224 programmato il lancio dei primi servizi per il 2006.

Secondo gli analisti, nei soli Stati Uniti gli utenti spenderanno almeno 30 miliardi di dollari all¿anno per poter guardare la Tv sul telefonino: profitti che, seppur divisi tra operatori, produttori e content provider, rappresentano comunque un traguardo molto appetibile.

Le previsioni, in un mercato come quello della telefonia lasciano il tempo che trovano, dato che alla fine &#232 sempre il pubblico a decidere l¿applicazione pi&#249 gettonata, al di la dei pronostici e delle speranze dell¿industria.

Grazie al 3G, comunque, molti operatori hanno gi&#224 cominciato a proporre un assaggio di quella che sar&#224 l¿offerta Tv mobile del futuro: Vodafone, ad esempio, ha stretto un accordo con la 20th Century Fox per la messa in onda, sui cellulari di ultima generazione, di episodi del serial tv ”24”, con Kiefer Sutherland.

Si tratta ovviamente di episodi della durata di un minuto circa, adattati ai mini schermi dei telefonini e il servizio partir&#224 dal gennaio del prossimo anno.

Perch&#233 dei veri e propri programmi possano essere visti con facilit&#224 dal cellulare bisogner&#224 infatti aspettare la disponibilit&#224 su larga scala di una nuova tecnologia di diffusione e di un numero sufficiente di apparecchi dotati di un¿antenna specifica supplementare a quella utilizzata per le telecomunicazioni.

Lo standard di trasmissione digitale che permetter&#224 la diffusione dei programmi Tv sul telefonino &#232 il Video Broadcasting Handheld (DVB-H) che utilizzer&#224 le frequenze lasciate libere dalla televisione analogica, dopo lo switch off.

Quando questo avverr&#224, gli utenti avranno per&#242 bisogno di un nuovo apparecchio dotato di un chip e di un¿antenna appropriati, mentre gli operatori dovranno rivedere le proprie strategie di business per attuare un nuovo modello di ripartizione dei profitti con gli altri attori della catena di valore.

L¿aggiunta di componenti come un ricevitore Tv dovrebbe costare in media 15 dollari a telefonino, secondo Sony Ericsson.

Entro il 2006, poi, dovrebbe prendere piede una nuova tecnologia chiamata Multimedia Broadcast & Multicast Services, che dovrebbe facilitare ancora di pi&#249 la trasmissione dei programmi.

Ma, a parte queste discettazioni sulle tecnologie, la Tv sul cellulare piacer&#224 al pubblico?

Nei Paesi in cui la maggior parte degli utenti possiedono un cellulare, gli operatori stanno cercando di tentare gli utenti con nuovi servizi quali l¿accesso a Internet, la condivisione di foto e video, le videochiamate.

Tutto questo, a dire il vero, non si &#232 ancora tradotto in servizi realmente attraenti, e molti usano ancora il telefonino soprattutto per le sue funzioni ¿classiche¿: cio&#232 telefonare, scrivere sms o al massimo per scattare e conservare fotografie, a mo¿ di album portatile.

Secondo alcuni sondaggi condotti da Nokia e Vodafone, all¿80% dei consumatori tedeschi, ad esempio, piacerebbe guardare la Tv sul telefonino, pagando fino a 12 euro al mese per il servizio. Cifra che negli Usa sale a 20 dollari al mese.

Nelle previsioni, dunque, il pubblico sembra interessato a questa nuova prospettiva, ma &#232 da vedere cosa faranno gli operatori per creare dei format a misura di telefonino e non semplicemente riprodurre il modello della Tv tradizionale.

¿In media ¿ spiega Seppo Sutela della Nokia ¿ la gente guarda la Tv sul telefonino da tre a quindici minuti al giorno, per lo pi&#249 per brevi notizie informative o per video clip musicali¿.

&#200 difficile, dunque, che venga usato il telefonino per guardare tutto un film, ma anche cos&#236 ci sono tutte le premesse per parlare di killer application.

Secondo i progetti della Nokia, nel 2006 saranno disponibili telefonini che permetteranno di ricevere da 20 a 50 canali.

La societ&#224 finlandese sta lavorando da tempo al progetto Tv phone, e ha di recente completato un trial a Berlino, dove alcuni utenti hanno avuto la possibilit&#224 di guardare brevi clip televisivi sul telefonino.

L¿interesse degli operatori verso la Tv sul telefonino &#232 comunque molto alto in tutto il globo: alcuni giorni fa, il vendor americano Qualcomm ha annunciato investimenti per 800 milioni di dollari per la costruzione di una rete Tv wireless a livello nazionale.

Il network ad alta velocit&#224 ¿ che dovrebbe essere terminato nel 2006 – consentir&#224 la trasmissione di contenuti audio e video direttamente sul cellulare e ha gi&#224 raccolto il favore degli operatori.

Ancora una volta, per&#242, sono le societ&#224 asiatiche a sfruttare l¿onda lunga della crescente passione del (loro) pubblico per queste applicazioni.

E cos&#236, la coreana LG ha gi&#224 presentato un telefonino in grado di ricevere i segnali DMB (digital multimedia broadcast) per le trasmissioni in digitale, dopo aver risolto i problemi relativi alla scarsa durata delle batterie e alla misura dei terminali e ha dichiarato di aver investito oltre 18 milioni di dollari nel progetto, il cui sviluppo ha coinvolto 130 ricercatori.

C¿&#232 comunque anche chi, all¿interno dell¿industria, decide di restare prudente circa le potenzialit&#224 della tv sul telefonino: Ron Garriques di Motorola, ad esempio, spiega che bisogna sempre considerare i singoli mercati: come per gli sms che sono molto pi&#249 popolari in Europa che negli Usa, anche la Tv potrebbe incontrare ostacoli legati alle peculiarit&#224 dei singoli Paesi.

In Giappone, la telefonia 3G &#232 gi&#224 un successo, ma i diversi standard e i problemi legati alla disponibilit&#224 della televisione digitale in alcuni Paesi potrebbero frenare la crescita del mercato.

Jason Chapman, analista di Gartner, si mostra anche lui cauto circa il futuro della Tv sul telefonino: gli operatori infatti si sentono quasi obbligati a seguire la tendenza e potrebbero commettere l¿errore di voler strafare e lanciare i servizi prima che siano sufficientemente testati, un po¿ come &#232 successo per la videofonia in Europa.

¿La mobile Tv proceder&#224 allo stesso modo¿ dice Chapman, mentre secondo Yankee Group solo una piccola percentuale di utenti considera la Tv sul telefonino come una priorit&#224 per il prossimo futuro.

Tecnologie e speranze a parte, dunque, non resta che aspettare il responso, come sempre decisivo, del pubblico.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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