Italia
E¿ partita ieri Bologna Handimatica 2004, la mostra-convegno nazionale sulle tecnologie informatiche per le persone disabili, che chiuderà i battenti sabato 27 novembre.
Handimatica 2004 è articolata in tre parti. La prima costituita da una mostra espositiva riservata alle aziende produttrici e distributrici di soluzioni hardware e software per disabili. La seconda, invece, è composta da convegni e seminari sui temi di maggiore attualità e interesse per il mondo della disabilità.
Infine, gli Enti avranno degli spazi istituzionali di informazione sui servizi offerti.
Durante l”evento, organizzato ogni due anni dalla Fondazione Asphi, si parlerà di handicap e tecnologie.
Avrà anche spazio il confronto sulle certificazioni informatiche europee, il digital divide, l”adattamento domestico per disabili e anziani, autismo e dislessia, linee guida per l”inserimento lavorativo, siti Internet e prodotti concepiti per essere accessibili.
Oltre a strumenti come le barre braille, i videoingranditori o i software per dare voce al cellulare, a Handimatica si trovano anche programmi per la scuola, servizi informatici per i cittadini proposti da Comuni e Regioni, esperienze di integrazione dalla scuola primaria all”università, progetti e prototipi da parte di strutture non profit e altro.
Handimatica, quest”anno alla sua quinta edizione, è un”occasione unica in Italia per conoscere le soluzioni più innovative offerte alle persone disabili dalle tecnologie ICT.
Visitare Handimatica consente di raccogliere informazioni ed esperienze concrete sui prodotti, le applicazioni e le soluzioni disponibili in campo educativo, lavorativo, sociale e riabilitativo per le persone disabili.
Il ministro per l”Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, intervenuto all¿inaugurazione, ha ribadito la necessità di ¿Riaffermare con l”innovazione digitale il diritto all”accesso, per tutti, senza esclusioni, per non determinare un deficit di democrazia¿.
¿La realizzazione della Società dell”Informazione – ha infatti spiegato il ministro – richiede che si affermi il diritto all”accesso, alla trasparenza ed alla privacy. Se non fossero riconosciuti questi diritti si rischia di causare un deficit di democrazia, difficilmente colmabile, che coinvolge diversi aspetti della vita: da quello economico, in quanto non impiegare le risorse disponibili comporta una perdita, a quello sociale, perché non integrare una categoria debole crea emarginazione, fino a quello democratico, poiché non poter partecipare significa non avere e non esercitare la piena cittadinanza”.
Proprio per questo Stanca ha reso noto che nel Codice dell”Amministrazione Digitale, la prima Magna Charta della moderna amministrazione, appena esaminato dal Consiglio dei Ministri, si fa esplicito riferimento all”accessibilità delle persone disabili (art. 56), disponendo che lo Stato avvii intese, iniziative ed azioni comuni con Regioni ed enti locali.
Il ministro ha ricordato che nel suo impegno di governo aveva espresso un “preciso obiettivo programmatico”, ossia che “la società basata sulle tecnologie dell”informazione deve essere per tutti”.
È in quest”ottica che l”Italia è stato tra i primi Paesi in Europa ad aver affrontato il tema dell”accessibilità in ambito normativo e, con voto unanime di entrambe le Camere, ad aver varato una legge specifica (nota come Legge Stanca) che reca “Disposizioni per favorire l”accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici“, riconosciuta dall”OCSE come una delle migliori pratiche in materia di eGovernment e, in un vertice EU-USA sulla disabilità, a Washington, indicata come legge da prendere ad esempio.
Una legge che, è stato detto, dà all”Italia il quadro normativo più completo in Europa, con caratteristiche di flessibilità per adattarsi al rapido sviluppo delle tecnologie.
Stanca ha anche costituito una Commissione Interministeriale Permanente sullo sviluppo e l”impiego delle ICT a favore delle categorie svantaggiate, che coinvolge tutti i sette Ministeri competenti.
Tra le molte azioni in corso, il CNIPA-Centro Nazionale per l”Informatica nella PA, sta portando avanti un progetto per l”alfabetizzazione informatica e archivistica per dipendenti pubblici non vedenti e un progetto pilota per l”alfabetizzazione informatica dei non udenti.
“Ritengo che su questo fronte abbiamo fatto molto, ma sono consapevole che moltissimo rimane da fare“, ha aggiunto il ministro per l”Innovazione e le Tecnologie rilevando che “il nostro obiettivo non si limita all”accessibilità, ma intende assicurare il diritto all”usabilità per avere una ”tecnologica amica”. Ci sono aree che aprono rilevanti prospettive per realizzare una società inclusiva e che stiamo promovendo con specifica attenzione ai requisiti di usabilità, tra cui il bando sul tGovernment, i servizi pubblici online sulla Tv digitale terrestre, e quello sull”eDemocracy, per consentire a tutti, senza esclusioni, di dialogare con le istituzioni, a partire da quelle locali, e partecipare alla formazione del processo decisionale”.
La Fondazione IBM sostiene Handimatica con la presentazione di tre progetti dedicati al mondo della scuola e del lavoro e la partecipazione, tra gli altri, di Andrea Pontremoli, presidente e amministratore delegato di IBM Italia, che interverrà oggi al convegno ¿CSR e disabilità nel bilancio sociale delle imprese¿.
La Fondazione conferma in questo modo il pieno impegno al fianco di ASPHI nel promuovere l”utilizzo delle tecnologie informatiche che favoriscono l”integrazione scolastica e lavorativa delle persone con disabilità attraverso i progetti KidSmart, Web Adaptation Technology (WAT) e le “Linee guida per l”integrazione dei disabili in azienda. Da obbligo a risorsa”.
Handimatica sarà inoltre l¿occasione per presentare un bilancio sullo stato dell¿arte dell¿integrazione dei disabili nelle organizzazioni, a tre anni dalla presentazione delle “Linee guida per l”integrazione dei disabili in azienda. Da obbligo a risorsa”, messe a punto da Fondazione IBM e ASPHI nel 2001.
Durante il convegno dedicato alle ¿Linee guida¿ saranno invece resi noti i risultati della nuova ricerca sulla disabilità effettuata presso alcune aziende, finalizzata a raccogliere informazioni sulle condizioni delle persone disabili sui luoghi di lavoro e sul loro livello di soddisfazione.
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