Europa
Il Consiglio europeo delle telecomunicazioni si incontrerà oggi a Bruxelles per discutere di importanti temi relativi al variegato mondo delle comunicazioni elettroniche e dell¿Information Society.
In primo piano, i temi relativi al Programma ¿Safer Internet Plus¿, la lotta allo spamming, il futuro dell¿ICT europeo, il Summit Mondiale sulla Società dell¿Informazione (WSIS 2005) e le conclusioni sul decimo rapporto Ue sulle comunicazioni elettroniche.
Safer Internet Plus
Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno dato il via al programma per promuovere un uso più sicuro della rete e delle nuove tecnologie on line. Il programma quadriennale Safer Internet plus (2005¿08), proposto dalla Commissione a marzo, disporrà di un budget di 45 milioni di euro per combattere la diffusione di contenuti Internet illegali e dannosi.
Il programma non si rivolge comunque solo alla Rete, ma anche ad altri media e mira a combattere fenomeni quali il razzismo e lo spam, coinvolgendo direttamente gli Stati membri e concentrandosi maggiormente sugli utenti finali: genitori, educatori, bambini.
Lo scopo è quello di mobilizzare e sensibilizzare il settore pubblico e privato alla preparazione di campagne di sicurezza ad alto impatto.
Il programma si incentra su 4 linee d¿azione: combattere i contenuti illegali, fronteggiare i contenuti dannosi e non sollecitati, promuovere un ambiente sicuro, sensibilizzare gli utenti.
Safer Internet plus è un proseguimento del Safer Internet programme, portato avanti dal 1999 al 2004.
Comunicazioni non sollecitate (spam)
Oltre il 60% delle eMail ricevute da consumatori private e aziende è spam. Questo stato di cose non fa che minare la fiducia degli utenti verso la posta elettronica e i nuovi servizi di comunicazione.
Nell¿Unione europea, la direttiva ePrivacy del 12 luglio 2002 ha stabilito, per circoscrivere il fenomeno, un approccio ¿opt in¿.
In più, la Commissione ha adottato, nel gennaio 2004, una Comunicazione per combattere lo spam, le cui conclusioni sono state adottate in via definitiva a marzo.
Questi documenti abbinano alla legislazione in materia, una maggiore collaborazione tra i diversi Paesi, soluzioni tecniche congiunte e un rafforzamento dei poteri degli utenti come elementi vitali per combattere lo spam.
Le applicazioni pratiche di queste misure hanno permesso, ad esempio, alle autorità di Francia e Belgio di condurre un¿operazione congiunta volta a fermare lo spam.
Nell¿ottobre di quest¿anno, la presidenza dell¿Unione ha inviato agli Stati membri e alle aziende dei settore, un questionario volto a stabilire i progressi raggiunti nella lotta al fenomeno: i risultati della consultazione sono stati esaminati il 15 novembre in un workshop a Bruxelles in cui si è evidenziata la necessità di adattare le norme vigenti alla natura cangiante dello spam (nella cui definizione non rientrano più soltanto le comunicazioni non sollecitate ma anche i virus e altri codici nocivi miranti a prendere il controllo in remoto dei Pc) e di concentrarsi sulle leggi nazionali per abbattere le differenze che stanno ostacolando un¿efficace applicazione cross-border del quadro normativo europeo.
Il futuro dell¿ICT europeo
Una delle priorità della Commissione europea per i prossimi anni sarà di sviluppare un programma di proseguimento dell¿iniziativa eEurope 2005.
Il 19 novembre, la Commissione ha adottato una Comunicazione sulle “Sfide dell¿Information Society europea oltre il 2005“.
Il documento sottolinea la continua necessità di politiche e iniziative specifiche per l¿ICT e dà indicazioni preliminari relative alle sfide da affrontare nel settore.
Tra queste, l¿urgenza di portare gli strumenti dell¿ICT più vicino ai cittadini e la necessità di promuovere i vantaggi per la competitività e la crescita dell¿Unione.
A questo proposito, la Commissione consulterà gli Stati membri, il Parlamento europeo e le aziende prima di presentare una proposta dettagliata per le nuove iniziative da intraprendere dopo il 2005.
World Summit on Information Society (WSIS)
La prima sessione del World Summit on Information Society (WSIS) si è tenuta a Ginevra dal 10 al 12 dicembre 2003 ed è culminata nella Dichiarazione dei Principi per una Società dell¿Informazione globale e in un Piano d¿azione che dovranno essere presi come riferimento comune dai diversi player del settore.
La seconda sessione del WSIS avrà luogo a Tunisi dal 16 al 18 novembre 2005, con l¿intento di trasformare i principi di Ginevra in risultati tangibili e di affrontare due questioni fondamentali: l¿Internet Governance e i meccanismi di finanziamento per abbattere il digita divide.
In questo contesto, la Commissione propone di organizzare l¿implementazione del Piano d¿Azione su tre assi principali: la creazione di un ambiente di applicazione basato sulle eStartegies a tutti i livelli appropriati e la creazione di un quadro normativo che incoraggi gli investimenti e l¿innovazione; la dimostrazione di applicazioni che funzionino nelle aree di eGovernment, eLearning, eHealth e eBusiness; un¿attenzione particolare alla Ricerca nel campo della Società dell¿Informazione.
La Commissione europea è impegnata perché la seconda fase del WSIS sia un successo ¿ successo che sarà sancito, in parte, dai progressi raggiunti su questioni quali: la libertà d¿espressione, il rispetto dei diritti umani e l¿accesso su larga scala agli strumenti dell¿Information Society.
Ma verranno anche giudicati i progressi fatti nell¿implementazione di azioni concrete sulla base del Piano d¿Azione di Ginevra.
Decimo Rapporto sulle comunicazioni elettroniche
Il decimo Rapporto della Commissione europea sullo stato del settore delle comunicazioni elettroniche ha evidenziato i progressi, negli Stati membri, del nuovo quadro normativo comunitario.
Lo scenario complessivo dello stato delle comunicazioni elettroniche nell¿Unione appare positivo, grazie all¿incremento della concorrenza e alla forte crescita di alcuni settori.
Le prospettive, alla luce delle analisi complessive, sono dunque buone ma in molti Paesi sono ancora necessari dei miglioramenti in materia di riforma regolamentare.
Nel corso del Consiglio odierno, la Commissione informerà dei provvedimenti di infrazione notificati contro alcuni Stati membri per il mancato adeguamento alle normative europee e dei procedimenti pendenti alla Corte di Giustizia contro tre Paesi europei.
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