Europa
Continuano le operazioni di cessione e acquisizione alla testa di Eutelsat, il primo operatore satellitare europeo e il terzo nel mondo (Servizi radiotelevisivi, Collegamenti di contribuzione, Reti video professionali, Reti data professionali, Servizi a banda larga), che consente la diffusione mondiale di più di 1.400 emittenti televisive e di più di 850 radio.
E¿ di stamani la notizia che la holding Eurazeo ha concluso un¿operazione per arrivare al 36,3% del capitale di Eutelsat comprando, con Nebozzo, una partecipazione del 20,7% da Mirror International Holding. L¿accordo è stato chiuso per la cifra di 643 milioni di dollari.
Mirror International Holding è detenuta da Lehman Brothers Merchant Banking, Banca Intesa e dal consorzio Mirror, composto da Lehman Brothers e de Telecom Italia.
Come ha precisato Eurazeo in una nota, l¿operazione, che valorizza Eutelsat a 3,1 miliardi di euro, sarà finalizzata entro i prossimi tre mesi.
A seguito delle ultime operazioni, Eutelsat risulta adesso controllata da Eurazeo (36,3%), Nebozzo (22%) e Goldman Sachs (15,8%), gli altri azionisti detengono il 26% del capitale restante.
A inizio mese, un¿altra notizia aveva fatto molto rumore, quella della cessione della quota De Agostini (11%) al fondo di investimento inglese Cinven, per 337 milioni di euro.
La casa editrice deteneva questa quota attraverso la propria divisione DeASat, di cui controlla il 52%. Gli altri azionisti sono Investindustrial e Deutsche Telekom.
La società italiana aveva rilevato la quota Eutelsat da Deutsche Telekom, per 210 milioni di euro nel dicembre 2002.
Recentemente sono stati diversi operatori telecom a cedere le loro quote nell¿operatore satellitare: France Télécom (vedi scheda), KPN e Telefonica hanno dismesso le loro quote.
Lo scorso novembre, anche British Telecom ha annunciato la vendita della sua quota del 15,8 % in Eutelsat, mettendo fine a un rapporto che durava da ben 25 anni.
Il corrispettivo di vendita è pari a 363 milioni di sterline. L”acquirente è la Gs Capital Partners 2000, una compagnia di investimento affiliata a Goldman Sachs. L”operazione, che resta soggetta alle approvazioni da parte delle Autorità competenti, dovrebbe essere chiusa entro la fine dell”anno corrente.
BT aveva stimato in 219 milioni di dollari la propria quota in Eutelsat. Con questa operazione il Gruppo ha guadagnato una cifra superiore a quanto pagato per la società americana Infonet, per la quale ha dovuto sborsare 965 milioni di dollari.
Un portavoce di BT ha indicato che il prezzo di vendita della quota Eutelsat è superiore del 50% a quello percepito da Telecom Italia nel dicembre 2001, e del 74% a quello di France Télécom e Deutsche Telekom.
Nell¿anno, BT ha ceduto anche le proprie partecipazioni in Intelsat, Inmarsat e New Skies Satellites, nell¿ambito del piano strategico che prevede la dismissione degli asset no core del Gruppo, per rivolgere maggiore attenzione alle attività principali dell¿operatore tlc, specie sul mercato nazionale.
L¿operazione è l¿ultima in ordine di tempo nel settore delle telecomunicazioni via satellite.
I quattro fondi di investimento Apax Partners, Permira, Apollo Management e Madison Dearborn Partners hanno acquistato in agosto la società Intelsat, con sede nelle Bermuda, per 3,1 miliardi di dollari.
Nell¿aprile 2004, Kohlberg Kravis Roberts & Co aveva concluso l¿acquisto di una quota di maggioranza in PanAmSat per 3,35 miliardi di dollari.
Due mesi dopo, il concorrente Blackstone aveva acquistato New Skies Satellites (Paesi Bassi) per 956 milioni di dollari.
I fondi di investimento, in particolare, sono attirati dal mercato dei satelliti, e i loro margini di autofinanziamento gli consentono di indebitarsi anche pesantemente per finanziare questo tipo di transazioni.
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