Telefonia mobile e contenuti: servono nuovi modelli tariffari per il decollo del mercato. Studio Analysis

di |

Mondo



Gli operatori mobili europei dovrebbero rivedere le loro strategie tariffarie per promuovere l¿uso su larga scala dei contenuti destinati ai cellulari (loghi, suonerie, giochi, musica e video).

&#200 quanto consiglia la societ&#224 Analysys Research, alla luce del fatto che il mercato dei contenuti per la telefonia mobile nell¿Europa occidentale ha prodotto profitti per ¿soli¿ 3 miliardi di dollari nel 2003.

Una cifra molto inferiore a quanto invece generato sui mercati asiatici pi&#249 attivi, come il Giappone e la Corea del sud.

Le premesse per il decollo del mercato, secondo gli analisti, ci sono tutte ma gli operatori dovranno urgentemente rivedere gli accordi con i fornitori di contenuti e abbattere le barriere rappresentate dalle attuali strutture tariffarie e capacit&#224 di fatturazione.

I profitti del wireless provengono da due settori: il traffico generato dai contenuti e le tariffe, sempre per gli stessi contenuti.

Adifferenza dei gestori di linea fissa, gli operatori mobili hanno la possibilit&#224 di mettere le mani su una grossa fetta del guadagno.

La correzione delle attuali strutture tariffarieappare dunque comeuna priorit&#224 dal momento che ¿ spiega Alex Zadvorny di Analysis ¿ ¿I prevalenti approcci sono troppo complessi e difficili da comprendere. In alcuni casi un utente pu&#242 addirittura incorrere in tre tipi di addebito per accedere a un singolo contenuto¿.

Gli operatori dell¿Europa occidentale dovrebbero dunque seguire il modello giapponese o sviluppare adeguati pacchetti flat per i contenuti, simili a quelli adottati dall¿industria della Tv satellitare.

Secondo Analysis, infatti, i nuovi servizi come la mobile music e i video hanno catturato l¿immaginazione del pubblico laddove gli operatori sono riusciti a creare modelli di business vantaggiosi per loro e comprensibili per gli utenti.

In Giappone, NTT DoCoMo ha dimostrato che la multimedialit&#224 paga e lo ha fatto basando le proprie strategie proprio sui contenuti: esiste infatti un enorme ecosistema costituito da oltrecinquantamila siti che forniscono notizie o servizi legati all¿i-mode.

L¿operatore ha inoltre invogliato gli investimenti nel settore stipulando con i fornitori contratti di tipo win-win, grazie ai quali i content provider intascano fino al 91% del costo dell¿abbonamento.

In principio, i contenuti si limitavano a servizi di personalizzazione quali loghi e suonerie, ma attualmente essi spaziano in contesti pi&#249 ampi: dai giochi Java all¿intrattenimento per adulti; dall¿interazione con la TV alla fruizione di musica, video e sport; dalle eMail alle transazioni bancarie, finanziarie e commerciali, dai dizionari alle pi&#249 diverse guide e informazioni.


In Corea del sud, le compagnie telefoniche hanno toccato con mano le potenzialit&#224 della Mobile Tv e del download di musica offrendo servizi di video-on-demand con tariffe flat e facili da capire.

In questo modo sono riusciti a raggiungere una penetrazione dei servizi 3G tre volte superiore rispetto al Giappone, che pure &#232 il primo Paese ad averli introdotti.

La sceltadi una certa ”filosofia” in fatto di tariffe dipende anche dalla relativa forza di un singolo operatore nella catena di valore: poich&#233 i proprietari dei contenuti realizzano sempre pi&#249 il potenziale della distribuzione attraverso le reti mobili e cercano di esercitare un ruolo maggiore in questo mercato, gli operatori dovranno scegliere di diventare veri e propri broadcaster o di focalizzarsi principalmente sulla fornitura di capacit&#224 di rete.

La decisione &#232 strettamente legata a fattori come i costi, la fatturazione e la segmentazione del mercato consumer.

Molto spesso, poi, gli operatori non prendono troppo in considerazione la specificit&#224 delle diverse fasce d”utenza e sopravvalutano la potenzialit&#224 di alcuni servizi basandosi su considerazioni forse troppo semplicistiche.
A questo proposito, ad esempio, il download di musica e video sul telefonino non sembra destinato a diventare la nuova killer application del mercato e nessun singolo servizio lo diventer&#224.

¿Il successo dei servizi di download musicale da linea fissa ha spinto gli operatori mobili a lanciare le proprie offerte di download”, spiega Zadvorny.

“Questo tipo di offerte, tuttavia, va incontro a diversi ostacoli e raggiunger&#224 il mercato di massa con molte difficolt&#224, dal momento che le alternative su linea fissa continuano a dominare l¿immaginazione del pubblico”.

Basandosi sulle previsioni di profitto fornite dagli operatori, Analysis stima che la crescita del mercato nei prossimi cinque anni sar&#224 trainata piuttosto da un mix di diversi servizi, non per forza di nuova generazione.

¿Nonostante l¿enfasi sui servizi video e musicali, le informazioni di testo continueranno a essere una importante categoria di servizi¿, continua Zadvorny.

Quello che cambier&#224 sar&#224 il loro metodo di distribuzione: ¿¿in aggiunta a, e sempre pi&#249 invece di, sms e Wap, ci aspettiamo che a giocare un ruolo centrale saranno le applicazioni Java¿, conclude Zadvorny.

Sempre che gli operatori colgano al pi&#249 presto l¿importanza di questi ¿aggiustamenti¿ Analysis prevede che i profitti legati ai contenuti per la telefonia mobile nell¿Europa occidentale rappresentino il 10% (20 miliardi di dollari) del mercato totale dei servizi mobili entro il 2009.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:


Il successo dell´i-mode scatena il dibattito sui contenuti del 3G

Ue: Tronchetti Provera, l´accesso ai contenuti fattore chiave per il broadband

Umts: entrano in scena i fornitori di contenuti

Studio Nokia su contenuti mobili: utenti disposti a pagare…ma non troppo

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz