Europa
Non esistono ancora prove certe e definitive sulla pericolosità delle onde emesse dai telefonini per la salute dell¿uomo.
Dalla Gran Bretagna, però, arriva un nuovo allarme che riguarda in particolare i bambini, che correrebbero più rischi degli adulti dall¿esposizione prolungata alle onde radio.
Secondo il National Radiological Protection Board (NRPB) britannico, sebbene non vi siano prove documentate relative ai danni provocati dal cellulare, bisogna mantenere un approccio molto cauto almeno finché i reali effetti dell¿uso del telefonino sul corpo umano non verranno ulteriormente chiariti.
Lo studio condotto dal NRPB si rifà ai risultati di un precedente rapporto pubblicato nel 2000 dall¿Independent Expert Group on Mobile Phones and Health (IEGMP).
Esso raccoglie, più che altro, una serie di raccomandazioni relative all¿uso del telefonino e delle antenne: ci sarebbe innanzitutto necessità, spiegano i ricercatori, di una maggiore trasparenza per quel che riguarda i possibili problemi causati dal cellulare e dai ricevitori, nonché dell¿instaurazione di un processo di revisione indipendente associato all¿installazione delle stazioni base per la telefonia mobile.
Le responsabilità legali e i regolamenti relativi agli impianti di microcelle e picocelle dovrebbero essere più chiari e dettagliati e, soprattutto, più ampiamente reperibili.
Le informazioni sui valori SAR (Specific Absorption Rate, l¿unità di misura della quantità di energia delle onde radio assorbita dal corpo durante l¿uso del cellulare) dovrebbero inoltre essere comparative e prontamente disponibili, in modo da informare correttamente il consumatore che si appresta ad acquistare un telefonino.
Attenzione particolare, spiegano gli esperti, dovrebbe essere riservata all¿uso del telefonino per soggetti altamente ¿vulnerabili¿ come appunto i bambini che potrebbero essere particolarmente sensibili all¿esposizione alle onde radio.
¿L¿obiettivo principale del NRPB è di assicurare che la salute e il benessere del pubblico non siano compromessi dalle tecnologie mobili¿, spiega William Stewart, presidente dell”ente di ricerca.
Attualmente, spiega Stewart, ci sono in Gran Bretagna oltre 50 milioni di cellulare contro i 4,5 milioni di un decennio fa.
Il telefonino fa ormai parte della vita quotidiana ed è un importante mezzo di comunicazione, oltre che un accessorio molto di moda.
¿Il fatto che ognuno di noi ne possieda uno non vuole necessariamente dire che non ci siano rischi effettivi per la salute legati a un uso prolungato¿, dice però Stewart.
I bambini, si legge nel rapporto, corrono un rischio maggiore rispetto agli adulti dal momento che il loro sistema nervoso non è ancora perfettamente sviluppato, i tessuti cerebrali riescono ad assorbire maggiore energia ed essi saranno dunque più esposti degli adulti nel corso della loro intera vita.
Certo, sottolinea ancora lo studio, niente è ancora provato, ma non per questo bisogna trascurare la ricerca sui possibili effetti dannosi del cellulare, soprattutto nei bambini.
Nel frattempo, è meglio mantenere una certa cautela e fare in modo che i bambini usino il cellulare solo se strettamente necessario e mai per un tempo prolungato.
La diffusione del cellulare, infatti, è un fenomeno relativamente recente ed è possibile che i pericoli effettivi di un uso eccessivo vengano fuori soltanto dopo molti anni.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Telefonini e salute: uno studio finanziato dalla Ue avverte sui rischi dell¿esposizione alle onde elettromagnetiche
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