Europa
Prosegue la ¿cura dimagrante¿ di France Telecom.
l’operatore storico francese ha annunciato il taglio di 8mila posti di lavoro: 5.500 in Francia e 2.500 nelle sedi estere.
La ristrutturazione avverrà nell’ambito di un piano di pensionamenti anticipati e di trasferimenti ai servizi civili.
Il colpo è meno pesante rispetto allo scorso anno, quando la società ha tagliato 12.500 posti (di cui 6 mila in Francia) e meno importante rispetto all’obiettivo iniziale dell’operatore che aveva previsto la soppressione di 14.500 posti di lavoro.
l’anno precedente erano stati tagliati 13.100 posti di lavoro, 7.800 dei quali in Francia.
Complessivamente France Télécom, controllata al 42,25% dallo Stato, ha 203.500 dipendenti, di cui 122.900 in Francia, 95 mila dei quali con lo status dei servizi civili e 12.500 con un contratto privato.
Il piano, fa sapere il presidente Thierry Breton, consentirà a France Télécom di rientrare nei target di riduzione del debito di 30 miliardi di euro entro la fine del 2005 e di dedicare nuove energie alla ricerca, settore in cui dovrebbero affluire almeno 300 persone.
Altri 300 dipendenti dovrebbero essere assunti nel settore Reti, 1.800 nel settore commerciale e 600 in altri settori tra cui marketing.
Per il 2005 la società ha programmato 3 mila nuove assunzioni, contro le 2 mila del 2004 e le mille del 2003.
I dati definitivi saranno comunque resi noti il 10 febbraio in occasione della presentazione dei risultati finanziari annuali.
Dal 21 febbraio, inoltre, entrerà in vigore il rincaro del 23% dell’abbonamento telefonico:l’operatore ha infatti ottenuto il via libera delle autorità all’aumento su tre anni in cambio di un calo delle comunicazioni di almeno il 26% entro il 2008.
Il costo dell’abbonamento passerà da 13 a 13,99 euro il 21 febbraio, a 15 euro il 1 luglio 2006 e a 16 euro il 1 luglio dell’anno dopo.
© 2005 Key4biz.it