COMUNICATO STAMPA
Il binomio editoria e formazione a distanza in materia di sanità? Funziona.
Lo confermano i dati rilevati nella fase di sperimentazione: le aziende editoriali associate all¿Associazione Italiana Editori (AIE) hanno distribuito 132mila crediti ad oltre 28mila professionisti di dieci diverse categorie (medici, farmacisti, fisioterapisti, biologi, clinici, podologi, logopedisti, terapisti occupazionali, psicologi, tecnici ortopedici).
Dieci le aziende coinvolte: Centro Scientifico Editore, CLUEB, EdiErmes, Editoriale Fernando Folini, Elsevier, GGallery, Masson, Meditor, Primula Multimedia, UTET; tutte certificate ISO 9001 per la formazione in medicina.
Cosa emerge? In base ai risultati della soddisfazione dei partecipanti, raccolti secondo le norme previste dal Ministero, il 70% giudica gli argomenti trattati nei corsi rilevanti o molto rilevanti, il 77% considera la qualità educativa dei programmi buona o eccellente, solo il 5% li indica come parzialmente efficaci o inefficaci, il 97% riferisce di una buona coincidenza fra i tempi di studio indicati dai provider e i tempi reali.
E l¿ingerenza degli sponsor? Totalmente inesistente per l¿80% dei partecipanti, solo lo 0,18% la considera eccessiva. Per le altre segnalazioni (15% poco rilevanti, meno del 3% rilevanti) un¿indagine approfondita ha rivelato che in molti casi ci si riferiva alla presenza del marchio dell¿editore (che era sponsor di se stesso).
¿Questa importante mole di lavoro ¿ ha spiegato Ferdinando Folini, responsabile del gruppo ECM dell¿AIE – ha generato risultati lusinghieri, nonostante il timing poco favorevole della sperimentazione, iniziata a ridosso dell¿agosto 2003, con una prima indicazione di termine a fine settembre, poi prorogata a fine ottobre. I risultati potevano essere migliorati ulteriormente se la sperimentazione fosse stata programmata con anticipo, godendo di un respiro maggiore¿.
La soddisfazione per i primi esiti lascia però spazio ai dubbi per il futuro: ¿Siamo preoccupati ¿ha proseguito Folini ¿ Ci chiediamo in particolare quando sarà finalmente possibile operare ”a regime”, con il doppio obiettivo di garantire l¿interesse della collettività e di recuperare gli investimenti effettuati mantenendo l¿occupazione delle figure professionali sviluppate”.
Aggiungendo che nel primo semestre 2001 i provider di formazione hanno partecipato a una fase di sperimentazione per la formazione a distanza. Il Ministero della Salute ha poi richiesto una seconda fase sperimentale per il secondo semestre. E i tempi continuano a slittare.
“Una situazione che ci penalizza – ha spiegato Folini – solo le nostre aziende editoriali hanno investito globalmente almeno un milione di euro in ricerca, sviluppo e strutture, per prepararsi ad attuare correttamente i piani di formazione nei tempi indicati dalle autorità preposte. E senza dimenticare che abbiamo sviluppato e messo a disposizione di tutti un sistema di certificazione ISO 9001 specifico per i processi formativi in medicina, pubblicato da UNI come Linee Guida 45 per il settore.Per questo ¿ ha concluso – siamo davvero preoccupati. E ci rifiutiamo di credere alle voci che vogliono imminente l¿azzeramento di tutto il sistema, per ripartire da capo¿.