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Il ministero delle Comunicazioni fa il punto sulla vendita dei decoder per la Tv digitale terrestre, a poche settimane dal lancio delle partite di calcio trasmesse da Mediaset e La7 in pay-per-view.
La trasmissione delle partite di calcio sul digitale terrestre hanno determinato un¿impennata dell¿acquisto di decoder, che stando ai dati del ministero sono arrivati a 1 milione e 300 mila, calcolando solo gli apparecchi venduti con gli incentivi statali nelle ultime settimane, in particolare nelle due settimane di gennaio che hanno visto il lancio del calcio pay-per-view.
Nella settimana dal 17 al 24 gennaio, secondo dati diffusi dal Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, i decoder venduti sono stati 56.500; nella settimana dal 25 al 31 gennaio sono stati 51.500. Nella settimana dal 3 al 10 gennaio i decoder venduti erano stati 17.800, mentre dal 10 al 17 gennaio erano saliti a quota 31.700.
In totale nel mese di gennaio sono stati venduti 157.500 decoder con gli incentivi statali, vale a dire senza tener conto di quelli acquistati dai consumatori senza ricorrere alle facilitazioni confermate nella finanziaria di quest”anno.
A gennaio, nel complesso, l”andamento delle vendite di ciascuna settimana si è più che raddoppiato rispetto alle vendite delle settimane di dicembre. I dati sui contributi erogati per i decoder fissano infatti dal primo al 6 dicembre a 9.600 gli apparecchi venduti; dal 6 al 13 dicembre sono stati 9.700; dal 13 al 20 dicembre 10.300; dal 20 al 27 dicembre 10.500.
Il ministro Gasparri ha espresso grande soddisfazione e ha sottolineato come certamente la vendita della partite di calcio in pay-per-view abbia contributo in misura rilevante all”aumento delle vendite: ¿¿è sempre stato così, dagli albori della televisione, all”affermazione delle Tv commerciali negli anni Ottanta, poiché il calcio dà allo spettatore emozione e coinvolgimento¿.
Prosegue dunque l”espansione degli apparecchi per ricevere la televisione digitale in chiaro senza particolari problemi rilevanti, anche se nelle scorse settimane Intesa Consumatori ha fatto sapere che dalla partenza, lo scorso 22 gennaio, delle partite sulla TDT di Mediaset e La7 ¿¿ci sono moltissime proteste: segnale che non arriva, carte acquistate che non si attivano, partite pagate due volte, condizioni oscure, interminabili attese ai call center¿.
Una situazione che ¿ afferma Intesa Consumatori ¿ ha danneggiato moltissimi utenti, con una conseguente perdita monetaria per costoro. Per questo Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno annunciato che presto partiranno centinaia di cause di risarcimento danni in tutta Italia, per conto di consumatori che hanno attivato le carte e acquistato i decoder, ma non hanno potuto fruire del servizio.
Precedentemente anche Adiconsum e Movimento difesa del cittadino avevano diffidato Mediaset e La7 per la ¿mancata tutela dei consumatori¿.
Nel comunicato congiunto si leggeva che le due associazioni ¿hanno inviato una diffida ad entrambe le televisioni, chiedendo la modifica della clausole contrattuali che risultano palesemente vessatorie e lesive degli interessi dei consumatori e utenti, perché in contrasto con il codice civile¿.
Il ministro Gasparri ha voluto chiarire la situazione, obiettando: ¿leggo di proteste dei consumatori. Io che sono una persona conosciuta e ho una email pubblica non ne ho ricevute. Certamente ci saranno inconvenienti dovuti al passaggio a un nuovo sistema, ma se ci fossero stati problemi rilevanti sarebbero emersi¿.
Intanto il ministro ha annunciato che nei prossimi giorni saranno resi noti i dati sul bando da 10 milioni di euro per i progetti di tGovernment.
Per quanto riguarda poi l”attività della Rai, Gasparri ha ricordato come ai dirigenti della Tv pubblica sia stato fatto sapere dal ministero come non sia incompatibile con il contratto di servizio ¿un”eventuale attività in pay-per-view, ovviamente – ha precisato il ministro – lasciando l”offerta in chiaro¿.
¿Per adesso comunque, per quanto riguarda il calcio, la scelta di mercato dell”azienda pubblica è stata quella di comprare diritti in chiaro. Penso che se Cattaneo – ha detto sorridendo Gasparri – avesse comprato i diritti per il calcio in digitale sarebbe sicuramente stato oggetto di critica, perché si sarebbe detto che la Rai non trasmetteva più il calcio in chiaro. Ma sono anni che la Rai non lo fa più e anche allora si trattava del secondo tempo di una partita…””.
Il ministro ha dichiarato che per la Rai potrebbe esserci un futuro commerciale nel digitale, il riferimento va alla vendita di ¿prodotti a basso costo che nel caso della Rai potrebbero essere varietà, fiction e film già trasmessi¿.
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