Cellulare e bambini: anche la BHV ritira dal commercio il BabyMo

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In seguito all¿azione di informazione e dissuasione portata avanti dalle due associazioni francesi Priartem e Agir pour l¿environnement (APE), anche la catena di distribuzione BHV, sulla scia di quanto gi&#224 deciso dalla Carrefour il 3 febbraio, ha ritirato dalla vendita il telefonino per bambini BabyMo, in applicazione del ¿principio di precauzione¿.

Lo hanno reso noto in un comunicato le due associazioni che dallo scorso novembre, hanno avviato la loro battaglia contro il BabyMo, un telefonino GSM colorato, molto facile da usare e destinato ai bambini da ¿4 a 8 anni¿.

Le due associazioni basano inoltre la loro azione sulle inquietudini sollevate a gennaio dai ricercatori del National Radiological Protection Board (NRPB), secondo cui i bambini corrono pi&#249 rischi degli adulti dall¿esposizione alle onde dei cellulari, dal momento che il loro sistema nervoso non &#232 ancora completamente sviluppato e i tessuti cerebrali assorbono i raggi nocivi in misura maggiore.

Certo, sottolinea lo studio, niente &#232 ancora provato, ma non per questo bisogna trascurare la ricerca sui possibili effetti dannosi del cellulare, soprattutto nei bambini.

Nel frattempo, &#232 meglio mantenere una certa cautela e fare in modo che i bambini usino il cellulare solo se strettamente necessario e mai per un tempo prolungato.

In seguito alla pubblicazione del rapporto del NRPB, la societ&#224 britannica Communic8 aveva annunciato il blocco della distribuzione del telefonino ¿ prodotto dalla cinese CK Telecom – nel Regno Unito.

Secondo quanto dichiarato alla stampa dal portavoce della Carrefour, inoltre,il BabyMo non si pu&#242 certo definire un successo commerciale: ne sarebbero stati venduti infatti pochi esemplari.

Secondo l¿Associazione francese degli operatori mobili (Afom) ¿ che nega tra l¿altro la pericolosit&#224 dei telefonini per la salute ¿ il motivo del ritiro dalla vendita del telefonino sarebbe dunque prettamente commerciale.

Stesso dubbio sollevato anche dall¿AFSSE (Agence fran&#231aise de s&#233curit&#233 sanitaire environnementale) secondo cui il ritiro ¿per quanto ne sappiamo, non si basa su dati scientifici¿.

Quale sia il vero motivo del ritiro dalle vendita del BabyMo, le associazioni dei consumatori si dicono soddisfatte del risultato ottenuto anche se restano in attesa di una presa di posizione chiara dei regolatori, perch&#233 si possa mettere fine, una volta per tutte a ¿tali aberrazioni sociali e sanitarie¿.

¿E¿ bene ¿ spiega l¿Ape ¿ che degli attori privati siano venuti incontro alle nostre richieste, ma avremmo preferito che anche il Ministro della sanit&#224 avesse fatto la sua parte¿.

Nel frattempo, su iniziativa di un gruppo di lavoro organizzato dall¿opposizione, sarebbe in preparazione all¿Assemblea nazionale una proposta di legge volta a regolare la delicata questione.

Certo, una proposta di legge dell¿opposizione non &#232 lo stesso che un progetto depositato dal governo, ma le associazioni sono certe di avere imboccato la strada giusta per aprire il dibattito su un argomento quanto mai controverso qual &#232 la dannosit&#224 dei telefonini.

Secondo i ricercatori britannici, infatti, sebbene non vi siano prove documentate relative ai danni provocati dal cellulare, bisogna mantenere un approccio molto cauto almeno finch&#233 i reali effetti dell¿uso del telefonino sul corpo umano non verranno ulteriormente chiariti.

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Telefonino e salute: la Carrefour ritira dal commercio il cellulare per bambini

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