SIRMI: poca innovazione e scarsi investimenti nell¿ICT. L¿Italia rischia un nuovo digital divide

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Si &#232 tenuto a Milano il Convegno SIRMI ¿ICT 2005 ¿ Italia Digitale, Italia Gaudente ¿ Appuntamento annuale con numeri, tendenze e sentiment¿.

Si tratta del consueto incontro per la presentazione dei dati relativi all¿andamento del mercato ICT in Italia ed alle previsioni, e per un¿aperta discussione su molti dei temi che caratterizzano il mutamento strutturale del Sistema ICT, sempre pi&#249 caratterizzato da una tendenza verso la Digital Technology.

Come informa una nota di SIRMI, il convegno si &#232 basato su una carrellata di testimonianze, ciascuna dedicata a sottolineare direttamente o indirettamente alcuni dei punti chiave dello stato dell¿arte dell¿ICT e delle sue prospettive.

Nell¿intervento di apertura, Roberto Don&#224 – Direttore MBA Part Time, SDA Bocconi e membro di ICT Business Club-SDA Bocconi ¿ ha trattato degli annosi problemi del Sistema Italia (poca flessibilit&#224 nel lavoro, burocrazia macchinosa, evasione fiscale), dei risultati disattesi delle linee guida della Conferenza di Lisbona, che solo in teoria fino ad oggi ha spinto le imprese a focalizzarsi sulle competenze tipiche dell¿Unione Europea (conoscenze, competenze e innovativit&#224), dello scenario ICT, in cui &#232 il mercato consumer a dare modelli innovativi, in cui la convergenza &#232 vera e realizzabile ma occorre innovare l¿offerta, che ha ancora un approccio tradizionale.

Giorgio Mul&#232 – Direttore di Economy – ha dato la sua interpretazione dello scenario. Secondo Mul&#232, l¿Italia pu&#242 avere uno scatto imprenditoriale con la propria capacit&#224 innovativa e creativa anche nell¿hi-tech, una sfida per il progresso della nostra economia. Spesso, ha sottolineato, le imprese si giustificano con la troppa competitivit&#224 del mercato perch&#233 non hanno il coraggio di rischiare: la capacit&#224 di innovare e aggredire il mercato &#232 infatti oggi, secondo Mul&#232, la chiave per la ripresa in Italia.

Marco Astuti, presentato come Informatico d.o.c. e docente all¿Universit&#224 dell¿Insubria e LIUC, ha condiviso con la platea le percezioni derivate dal suo ultimo ¿viaggio tecnologico¿ negli Stati Uniti. Per anni ha infatti guidato la delegazione italiana al Comdex, un tempo la principale fiera di settore, cancellata a partire dallo scorso settembre, e ormai sostituito dal Consumer Electronics Show. Del suo viaggio negli Usa, Astuti sottolinea la marcata tendenza verso il prosumer, l¿egemonia asiatica a livello di tecnici e specialisti, l¿evoluzione del comparto della sensoristica, dell¿ubiquity computing & communications e della domotica; ma anche la semplicit&#224 con cui guru dell¿IT come Scott McNealy si porgono ai visitatori.

Questi temi sono stati l¿introduzione ideale per l¿intervento di Maurizio Cuzari, amministratore delegato di SIRMI, che ha presentato come di consueto i ¿numeri¿ del mercato ICT nel 2004.

Dagli stessi, emerge chiaramente una ulteriore marcata crescita nelle Telecomunicazioni, soprattutto nel segmento Mobile dati, ed una forte crescita del mercato Consumer.

Secondo i dati SIRMI, nel 2004 il mercato ICT ha registrato un incremento del 3,5% grazie all¿andamento ancora positivo dal mercato delle Telecomunicazioni (+4,1%) e del Consumer Electronics e Positioning (+13,8%).

Dichiara Cuzari: ¿Gli italiani oggi spendono tanto per divertirsi e per interagire, soprattutto telefonando e mandando SMS ed MMS, ma anche utilizzando sempre pi&#249 intensamente l¿eMail. Cambiano atteggiamenti e propensioni, cambiano le abitudini, e i consumatori sono sempre pi&#249 alla ricerca di beni e servizi che vengano loro offerti con approccio adeguato al Popolo della Tastiera e del Telecomando¿.

Curari per&#242 mette in luce che ¿le imprese non innovano, investono poco in ICT, cambiano poco processi e procedure. Si sta concretizzando il rischio di un nuovo Digital Divide: un disallineamento fra Offerta e Consumo¿.

Nel 2004, il comparto IT registra un leggero decremento (-0,3%) con una spesa end user pari a 21,659 miliardi di euro. In particolare, il comparto hardware cresce del 2,8% con una spesa complessiva di 8,031 miliardi di euro; la componente software, nel complesso, registra un lieve incremento (+0,3%) con un valore di 3,544 miliardi di euro.

La domanda di servizi di sviluppo &#232 anche quest”anno la componente del mercato IT con il decremento maggiore (-4,7%) ed una spesa complessiva di 4,326 miliardi di euro.

Diminuiscono anche i servizi di gestione, che fanno registrare un decremento dell”1,3% ed un valore complessivo di spesa di 5,758 miliardi di euro nel 2004.

Per quanto riguarda il mercato delle TLC, il 2004 si chiude con un incremento del 4,1% con una spesa end user pari a 43,608 miliardi di euro; in particolare, ritornano al segno positivo le TLC fisse, che segnano un incremento del 1,1% per un totale di spesa end user di 20,789 miliardi di euro, mentre continuano a

crescere le TLC mobili, +7,0% e 22,819 miliardi di euro di spesa end user.

Anche il mercato Consumer Electronics e Positioning registra un significativo incremento, pari al 13,8%, anche se minore rispetto allo scorso anno, con una spesa end user pari a 6,105 miliardi di euro.

Per il 2005, SIRMI stima che il mercato ICT nel suo complesso registri un incremento del 3,7% con un ritorno al segno positivo per il comparto IT (+1,1%) ed un ulteriore incremento per le TLC (+3,6%) e per il comparto Consumer Electronics e Positioning (+13,3%).

L¿auspicio con cui Cuzari conclude il suo intervento &#232 che si ragioni, e si agisca, di pi&#249 in termini di Italia Digitale, e soprattutto di Sistema Italia, che attraverso l¿ICT recuperi competitivit&#224 e che emergano nuovi interventi strutturali a vantaggio delle Imprese, e non dell¿Innovazione fine a se stessa.

Nel convegno, spazio al ¿Nuovo che Avanza¿: Filomena Notaro, direttore marketing di IBM PCD, nel suo intervento ¿La Cina &#232 sempre pi&#249 vicina¿ ha dato una interpretazione positiva e di vasto respiro al tema della recente acquisizione della divisione Pc di IBM da parte di Lenovo, impresa cinese in rapida crescita e leader in quel Paese.

Con questo accordo, IBM, tradizionalmente lontana dal mercato Consumer, potr&#224 indirizzare con efficacia anche questo settore, e la stessa Lenovo rappresenter&#224 certamente nei prossimi anni una importante realt&#224 di mercato, grazie all¿alleanza strategica fra IBM ed il governo cinese, ad un¿offerta a 360° di devices per l¿ICT, al mantenimento di una stretta relazione con i clienti di tecnologie IBM ed i prospect.

In tema di ¿nuovo che avanza¿ H3G rappresenta una realt&#224 sotto gli occhi di tutti. Marco Fiumani, Offer Manager Marketing Business di 3 Mobile Video Company, ha testimoniato il successo di un¿azienda, 3, che solo qualche anno fa veniva considerata visionaria, ed oggi si dimostra una realt&#224 indiscutibile, con 2,6 milioni di clienti in Italia.

Peraltro, Fiumani ha sottolineato come l¿Italia sia stata la prima nazione al mondo a partire con l¿UMTS, confermando una capacit&#224 di leadership del nostro Paese sull¿Innovazione nelle TLC.

Alessandro Cattani, amministratore delegato di Esprinet ha portato il punto di vista di un distributore che, pur dovendo fare i conti con marginalit&#224 ridotte, limitata attivit&#224 reale di ricerca e sviluppo da parte degli ICT vendor, brand che non giustificano pi&#249 il prezzo, fa registrare una crescita significativa. Cattani sottolinea come sia oggi non l¿ICT, ma la ¿Bit Technology¿ il driver della crescita: sono non i prodotti IT, ma quelli pi&#249 vicini al Consumer Electronics a guidare la crescita, e questo scenario rappresenta al tempo stesso un¿enorme opportunit&#224 ed un driver per una profonda modifica delle regole di business.

Elemento chiave del nuovo scenario: la centralit&#224 del consumatore, che chiede emozioni pi&#249 che tecnologia; un Distributore che sappia gestire relazioni con un numero vastissimo di fornitori, e servire un altrettanto vasto numero di operatori di canali eterogenei.

Danilo Bruschi, presidente onorario di Clusit, ha evidenziato le criticit&#224 derivanti dalla bassa attenzione delle imprese verso la Sicurezza informatica.

Il tema &#232 stato ulteriormente ampliato da Andrea Rigoni, Business Delelopment Manager di Symantec EMEA, che ha tracciato un quadro dell¿evoluzione del mercato della sicurezza, dove i beni chiave da proteggere oggi sono le informazioni e i sistemi di comunicazione, sottolineando al tempo stesso come oggi non si possa argomentare solo di Sicurezza, ma sia altrettanto importante la disponibilit&#224 dell¿informazione, dando fra le righe una chiave di lettura della recente acquisizione di Veritas da parte di Symantec. Anche questo &#232 ¿nuovo che avanza¿.

In risposta alla provocazione ¿Parole e Fatti¿, Giampaolo Amadori, direttore generale Assessorato Innovazione di Regione Lombardia, ha portato una chiara testimonianza di come il Sistema pubblico regionale, pur nella sua complessit&#224, ha varato concrete iniziative a sostegno dell¿Innovazione, di cui ha potuto fruire un vasto numero di imprese ed amministrazioni.

In un intervento fuori programma, Umberto Paolucci, presidente di Microsoft Italia e Vice President Microsoft Emea, ha portato una ventata di positivit&#224 e di speranza, pur senza nascondere le complessit&#224 del momento.

La forza dell¿Europa, in cui la diversit&#224 degli Stati membri &#232 un valore, consiste nella sua capacit&#224 di reagire all¿unisono e di gestire efficacemente il patrimonio di conoscenze e di esperienze, nel saper ¿fare sistema¿, nel saper reagire ad una congiuntura non positiva.

E¿ fondamentale per l¿Europa e per l¿Italia rivisitare le linee guida dell¿Agenda di Lisbona, che ha fissato i punti del recupero di competitivit&#224 del Vecchio Continente, e soprattutto dare concretezza alle linee guida tracciate. E¿ altrettanto importante che l¿ICT faccia Sistema, come lo devono fare tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, in una visione sistemica di recupero di posizioni, abbandonando per una volta le diatribe di schieramento.

&#169 2005 Key4biz.it

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