Altroconsumo non aderisce alle linee guida per l¿adozione di codici di condotta ed azioni per la diffusione dei contenuti digitali

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Riportiamo di seguito la lettera inviata dall¿associazione Altroconsumo a Paolo Vigevano, Presidente della Commissione Interministeriale sui Contenuti Digitali nell¿era di Internet.

Alla cortese attenzione

Ing. Paolo Vigevano

Presidente Commissione Interministeriale

sui Contenuti Digitali nell¿era di Internet

OGGETTO: Schema di linee guida per l¿adozione di codici di condotta ed azioni per la diffusione dei contenuti digitali nell¿era di Internet


Egregio Ing. Vigevano,

Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori – con oltre 280.000 soci in tutta Italia e unico membro italiano del BEUC (Bureau Europ&#233en des Unions de Consommateurs) – , ha apprezzato il lavoro svolto dalla Commissione Interministeriale da Lei presieduta e non ha mancato di constatare come alcune delle osservazioni poste alla Vostra attenzione nel corso dell¿audizione in data 11 novembre 2004 siano state riprese nel documento che ci viene ora sottoposto. Ciononostante non intendiamo aderire alle linee guida per l¿adozione di codici di condotta ed azioni per la diffusione dei contenuti digitali nell¿era di Internet per i motivi di seguito indicati:

  1. stato non risultano ancora risolte le questioni da noi sollevate inerenti la certezza del diritto in questo settore. In particolare, il disegno di legge n. 2980, che doveva rimediare alle evidenti storture poste in essere dalla legge 21 maggio 2004, n.128, &#232 ancora in discussione alla VII Commissione del Senato, e risulta pertanto difficile discutere seriamente di ¿campagne di comunicazione informative ed educative¿ senza avere contezza di quale potr&#224 essere nell¿imminente futuro il quadro giuridico e se questo sar&#224 da noi condiviso e apprezzato o meno;
  2. Appare in ogni caso difficile poter collaborare ad attivit&#224 di comunicazione ed educazione congiuntamente a soggetti che stanno continuando a criminalizzare indistintamente attivit&#224 quasi sempre non soggette a sanzioni penali e in alcuni casi esenti anche da sanzioni amministrative, senza che prima sia ben individuata con precisione la linea di demarcazione tra il fenomeno della diffusione abusiva di contenuti attraverso Internet e il diritto alla copia privata in capo al consumatore;
  3. Inoltre, ci chiediamo con estrema franchezza a quale scopo dovremmo aderire al documento sottopostoci, considerato che in esso si fa espressa menzione del ruolo che il Governo, i fornitori di connettivit&#224, i titolari dei diritti, le case di produzione e i gestori di piattaforme di distribuzione dovrebbero svolgere per migliorare la diffusione della cultura nelle reti telematiche, ma non si affida alcun ruolo attivo alle associazioni dei consumatori;
  4. Infine, ribadiamo ancora una volta il nostro interesse ad affrontare seriamente le questioni ineludibili della creazione di un mercato legale della condivisione dei file audiovisi in Rete, della necessaria revisione del sistema dell¿equo compenso in compresenza di misure tecnologiche di protezione e della garanzia di interoperabilit&#224 tra piattaforme e lettori digitali di ogni tipo.

In conclusione, Altroconsumo allo stato attuale non ritiene opportuno aderire al documento in oggetto ma chiede allo stesso tempo di poter rimanere informato sul prosieguo dei lavori al fine di valutare se, chiarita da una parte la situazione giuridica e meglio esplicitati dall¿altra gli obiettivi reali delle campagne di informazione/educazione, si possano modificare le nostre determinazioni una volta meglio esplicitato il ruolo che saremmo eventualmente chiamati a svolgere.

Nella speranza che le nostre osservazioni siano tenute nella dovuta considerazione, rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni.

Con i migliori saluti

Dott.sa Luisa Crisigiovanni

Responsabile Relazioni Esterne Istituzionali

Milano, 15 febbraio 2005

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