TDT: il ministero delle Comunicazioni in missione nei principali Paesi Ue. Obiettivo: una data unica per il passaggio al digitale

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Valutare lo stato di avanzamento del digitale terrestre nei vari Paesi europei e la possibilit&#224 di indicare una data comune per il passaggio dall”analogico al digitale. Questo l¿obiettivo della missione del ministero delle Comunicazioni, che vedr&#224 la delegazione impegnata in un giro di visite nei principali Paesi della Ue. Oggi 21 febbraio la delegazione &#232 a Londra per poi proseguire la sua missione a Berlino, Parigi e Madrid dove gioved&#236 24 febbraio si concluder&#224 il giro di visite.

¿Il digitale terrestre &#232 una grande opportunit&#224 di sviluppo e di pluralismo per la televisione che ogni Paese deve sviluppare scambiando le proprie esperienze e professionalit&#224 con le altre Nazioni¿, ha dichiarato il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, commentando la visita della delegazione del ministero in alcuni Paesi europei.

¿In una societ&#224 dove la globalizzazione ha abbattuto progressivamente le frontiere non &#232 pensabile che l”Italia non individui dei percorsi comuni¿, ha detto ancora Gasparri, riferendosi a forme di collaborazione, sinergie che possano portare a un miglioramento dell”offerta tecnologica.

¿L”Italia guarda con interesse all”Europa e alle diverse esperienze che in questi anni hanno maturato le singole Nazioni. L”obiettivo &#232 creare le condizioni che consentano di giungere a una data unica che sancisca il passaggio dalla trasmissione in analogico a quella in digitale. Un modo per realizzare un grande mercato integrato delle telecomunicazioni nell”Unione Europea¿.

Lo scorso gennaio, il ministro si &#232 recato in visita a Parigi e nell¿occasione &#232 stato stabilito un accordo con il governo francese per lo sviluppo della ricerca e le politiche industriali relative alla Tv digitale interattiva e l”alta definizione.

Entrambi i Paesi sono, infatti, impegnati nella gestione nella delicata fase di transizione che porter&#224 allo spegnimento del segnale analogico per dare l¿avvio alla Tv digitale terrestre. Alla base di questo accordo di cooperazione, la necessit&#224 di non restare soli in un mercato sempre pi&#249 globalizzato, dove la concorrenza &#232 pi&#249 spietata.

Di ritorno dal suo viaggio, Gasparri ha commentato: ¿Nel corso della mia visita a Parigi, ho incontrato il Ministro francese delegato all”Industria, Patrick Devedjian e quello della Cultura e delle Comunicazioni, Renaud Donnediue de Vabres. Insieme al responsabile dell”Industria abbiamo deciso di lavorare per un accordo di collaborazione tra i due Paesi per lo sviluppo della ricerca e delle politiche industriali riguardanti la Tv digitale interattiva e l”alta definizione¿.

Il ministro ha spiegato che in tempi brevi sar&#224 favorita la collaborazione tra imprese italiane e francesi per mettere in comune esperienze e professionalit&#224.

Dalla Francia, il ministro Patrick Devedjian ha commentato: ¿L¿Italia, che ha lanciato la TDT prima del nostro Paese, conta gi&#224 1 milione di decoder. La Francia pu&#242 valersi non solo di un¿industria del digitale di primo livello nella competizione internazionale, ma anche di un deciso impegno del governo a favore delle nuove tecnologie, con lo standard Mpeg4, che permette lo sviluppo della alta definizione o ancora della Tv mobile¿.

Gasparri e Devedjian hanno posto l¿attenzione sulla Tv digitale terrestre con l¿obiettivo di promuovere un¿industria europea della televisione digitale.

L¿accordo ha una doppia vocazione, da una parte quella di beneficiare di una struttura permanente di coordinamento, e dall¿altra, di estendere questa collaborazione ad altri Paesi membri dell¿Unione europea.

Con la Gran Bretagna, l¿Italia ha firmato un Memorandum d¿intesa lo scorso settembre, sempre con l¿obiettivo di avviare una collaborazione tra i due Paesi nel settore della televisione digitale.

L¿intenzione, come ha spiegato allora il Ministro britannico della Cultura, Tessa Jowell, &#232 quella di sviluppare e rafforzare la cooperazione nell”interesse della crescita economica e sociale dei rispettivi Paesi e nasce dalla consapevolezza dell”importanza della televisione digitale come piattaforma per l”offerta di servizi interattivi ai cittadini.

Di digitale terrestre si &#232 parlato anche nell¿incontro del 24 gennaio a Madrid tra i rappresentanti delle principali emittenti televisive pubbliche europee e il vicepremier Maria Teresa Fernandez de la Vega.

I dirigenti televisivi si sono incontrati anche con il Consiglio degli Esperti che dovr&#224 presentare prossimamente la proposta di riforma della Tv pubblica spagnola.

I vertici delle televisioni hanno sottolineato l”importanza di un settore audiovisivo pubblico ¿forte¿ in Europa, rivendicando un ruolo di locomotiva nello sviluppo del digitale terrestre. Come alternativa ai processi di concentrazione che sta interessando il settore multimediale, e di fronte all”omogenizzazione e alla perdita di qualit&#224 dei programmi, ¿poter contare su radio e televisioni pubbliche forti diventa ogni giorno pi&#249 necessario¿, si legge in una dichiarazione comune.

Ricordiamo che alcune settimane fa il governo spagnolo ha approvato un disegno di legge per lo sviluppo della Tv digitale terrestre, il cui obiettivo &#232 di anticipare al 2010 la data di spegnimento del segnale analogico, che precedentemente era fissata a 2012.

Per quanto riguarda la Germania, la televisione digitale terrestre &#232 ormai una realt&#224 per la met&#224 dei tedeschi. Anche se i difensori della TDT stanno ancora cercando un modello da seguire e soprattutto delle valide ragioni per credere nel digitale terrestre.

La Tv digitale terrestre &#232 stata ufficialmente lanciata il 1° novembre 2002. A fine 2003, circa 6 milioni di persone ricevevano i 26 canali della TDT a Berlino e Brandenburg. Un primo successo.

Bisogna dire che il governo, decidendo la totale gratuit&#224 del servizio e fornendo le famiglie pi&#249 povere dei decoder digitali, si &#232 dato i mezzi per realizzare il digitale terrestre. Lo switch-off per l¿intera Germania, che segner&#224 il definitivo abbandono dell¿analogico, &#232 previsto per il 2010.

Raffaella Natale

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