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L¿uso dei sistemi GPS sta assumendo un ruolo molto importante nell¿ambito della prevenzione dei crimini e ha trovato, negli Usa, molti sostenitori in ambito giudiziario proprio per la possibilità di mantenere le tracce dei criminali, anche a loro insaputa.
Il governatore dello Stato del Massachusetts, Kerry Healey, ha dunque presentato una proposta di legge che ha come obiettivo quello di rendere i sistemi di posizionamento globale più attivi nella protezione delle vittime di violenza domestica e nella difesa dei testimoni da potenziali intimidazioni.
Se la proposta dovesse diventare legge, lo Stato del Massachusetts richiederà agli individui che violano i provvedimenti restrittivi, a indossare un dispositivo di monitoraggio come condizione per ottenere il regime di semilibertà.
Le tecnologie GPS saranno utilizzate per avvisare tempestivamente le potenziali vittime o le forze dell¿ordine nel caso in cui il criminale entrasse in aree ad accesso ristretto, inclusi l¿abitazione o il posto di lavoro della vittima o una scuola.
Le conseguenze dell¿ingresso illecito in una cosiddetta ¿zona di esclusione¿ definita dalla corte, varrà la revoca della libertà vigilata oltre a una multa o il rientro in carcere.
Secondo le leggi del Massachusetts chi viola le condizioni della semilibertà è punibile con sanzioni fino a 5 mila dollari e col carcere per più di due anni.
Molto spesso, infatti, chi compie questo tipo di intimidazioni, continua a minacciare le proprie vittime anche quando è stata applicata un¿ordinanza restrittiva: un problema che il governatore del Massachusetts conosce molto bene per aver lavorato come ricercatore al Dipartimento di Giustizia.
La tecnologia GPS, tra l¿altro è già utilizzata nello Stato Usa per controllare gli spostamenti dei più pericolosi stupratori: i braccialetti GPS entrano in funzione non appena chi li indossa entra in un¿area off-limits.
¿Per liberarsi da queste orribili relazioni, le vittime di violenza domestica e le loro famiglie non devono essere costrette ad abbandonare le loro vite¿, spiega Haley.
La proposta di legge vuole anche usare la mano di ferro contro i cosiddetti reati gang-related, commessi cioè non da un singolo ma da bande criminali, aiutando i pubblici ministeri a proteggere i testimoni chiave da potenziali intimidazioni.
Come condizione del rilascio dietro cauzione, i criminali già colpevoli di aver trasgredito un ordine restrittivo, dovranno accettare di indossare un dispositivo di localizzazione GPS.
¿La giustizia resta sospesa se un testimone critico non può testimoniare per paura di eventuali ritorsioni¿, ha spiegato Haley.
¿In questo modo inviamo un chiaro messaggio a chi proverà a violare la legge¿.
A gennaio un giudice di New York ha stabilito che la polizia non ha bisogno dell¿autorizzazione della Corte per nascondere un dispositivo di localizzazione GPS nell¿auto di un sospetto criminale per poterne seguire gli spostamenti.
La sentenza è stata motivata dal fatto che un ¿sospetto¿ non può appellarsi al diritto alla privacy se guida la sua auto su una strada pubblica.
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