Europa
Un invito chiaro a trovare un accordo. Questo, secondo il presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini, il messaggio che la Commissione europea ha lanciato ai due consorzi in lizza per la concessione del sistema di radionavigazione satellitare Galileo.
¿La via è quella dell¿accordo e io sono favorevole¿, ha spiegato Guarguaglini, a capo di una delle aziende che costituiscono il consorzio Eurely che comprende anche Alcatel e Aena.
L¿altro consorzio selezionato per la gestione commerciale di Galileo è iNavSat, composto da Eads, Thales Group e Immarsat Ventures.
Mercoledì la società che si occupa della selezione del concessionario ¿ la Galileo Joint Undertaking ¿ ha reso noto di aver avviato con i due consorzi negoziazioni simultanee.
¿Penso che anche i nostri partner sono d¿accordo sul fatto che dobbiamo collaborare. E¿ chiaro che dobbiamo trovare un accordo industriale¿, ha aggiunto Guarguaglini.
Dopo aver analizzato approfonditamente le due offerte, la Galileo JU è giunta però alla conclusione che lo scarto tra le proposte è minimo e che a questo stadio sarebbe impossibile decidere quale consorzio è più adatto a gestire il sistema.
Le offerte presentate, secondo la Commissione europea, rispettano pienamente le condizioni imposte al momento del bando, soprattutto per quanto riguarda la sfera finanziaria.
Secondo il vicepresidente della Commissione Ue e commissario ai Trasporti, Jacques Barrot, ¿La qualità delle offerte dimostra, se ce n¿era ancora bisogno, la fattibilità commerciale di questo grande progetto spaziale europeo¿.
Barroso ha sottolineato come ¿L¿apertura simultanea delle negoziazioni del contratto di concessione permetterà di migliorare ulteriormente le proposte dei due candidati, per il maggiore beneficio del progetto nel suo complesso¿.
Fin dalla nascita del progetto, la Ue ha deciso che la gestione delle fasi di posizionamento e di sfruttamento commerciale sarà affidata a un concessionario privato, che dovrà apportare i due terzi della somma prevista per il dispiegamento dei satelliti, pari a 2,1 miliardi di euro e ne potrà sfruttare gli introiti per 20 anni,
Il resto della cifra (700 milioni di euro) è stato fornito 1,4 miliardi di euro dal budget europeo.
La scelta del concessionario è responsabilità esclusiva della Galileo Joint Undertaking, impresa comune appositamente creata il 21 maggio 2002, che possiede la piena personalità giuridica e agisce in maniera autonoma.
La procedura di selezione del concessionario di Galileo è stata lanciata il 17 ottobre 2003 con la pubblicazione di un avviso di concessione sull¿Official Journal della Ue.
Il sistema Galileo ¿ che sarà formato da 30 satelliti di cui 27 operativi e 3 di riserva ¿stazionerà in tre orbite circolari mediane alla Terra, a un¿altitudine di 23.616 km con un¿inclinazione di 56 gradi dall¿equatore.
Si tratta tra l¿altro del primo sistema civile di radionavigazione via satellite: i due sistemi attualmente in funzione ¿ l¿americano GPS e il russo Glonass ¿ furono infatti concepiti in un¿ottica militare e restano prima di tutto delle infrastrutture militari.
La costellazione di satelliti garantirà lo sviluppo di una nuova generazione di servizi universali nel campo dei trasporti (localizzazione dei veicoli, ricerca di itinerari, controllo della velocità, ecc), dei servizi sociali (aiuto ai portatori di handicap o alle persone anziane), della giustizia (controlli frontalieri), dell¿ambiente, dell¿agricoltura.
Galileo creerà 150 mila posti di lavoro di alto profilo e il mercato dei servizi e delle infrastrutture che ne deriverà è stimato in circa 9 miliardi di euro all¿anno.
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Archivio delle news sul progetto Galileo
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