TDT: problemi con le zone d¿ombra del segnale. Il CSA francese si impegna a eliminarle

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Europa



La Francia dovr&#224 risolvere immediatamente alcuni problemi di ricezione del segnale analogico per non creare problema alla Tv digitale terrestre (TDT).

Dominique Baudis, presidente del Consiglio superiore dell¿audiovisivo (CSA), ha dichiarato quest¿oggi che ¿bisogna trovare i modi¿ per eliminare ¿le zone d¿ombra¿ che impediscono la ricezione di alcuni canali televisivi analogici.

Baudis, presente a una trasmissione dell¿emittente radiofonica Europe 1, ha risposto cos&#236 su a un spettatore che gli poneva questo problema.

L¿ascoltatore ha chiesto anche se questa situazione sar&#224 superata dall¿avvio della Tv digitale terrestre, i cui primi 14 canali free partiranno il 31 marzo.

Il presidente del CSA ha risposto che coloro che ricevono male i canali in analogico, ¿certamente non riceveranno la TDT in condizioni ideali”.

¿Bisogna trovare una soluzione, perch&#233 non &#232 normale che alcuni cittadini, che pagano il canone, non ricevano tutti i canali pubblici diffusi sulle reti hertziane. Si tratta di un servizio universale che &#232 dovuto a tutti¿.

Baudis ha precisato che queste ¿zone d¿ombra¿ possono essere legate a delle particolari caratteristiche di certe regioni, a dei disservizi di rete, o ancora, specie in citt&#224, a degli immobili che disturbano le trasmissioni radiofoniche.

Il presidente si &#232 impegnato a risolvere presto la situazione: ¿Il Consiglio prender&#224 contatto con le autorit&#224 politiche, il Primo ministro, i ministri competenti, perch&#233 si trovino le soluzioni appropriate¿.

Il problema non &#232 da poco. Tra alcuni giorni la Francia partir&#224, infatti, con la Tv digitale terrestre e un disservizio di questo tipo potrebbe creare difficolt&#224, soprattutto per i canali a pagamento che verranno lanciati il prossimo settembre.

La partenza della TDT &#232 attesa da tutti e lo stesso Baudis l¿ha definita ¿Avvenimento unico nella storia della televisione¿, francese.

La nuova tecnologia di diffusione televisiva permetter&#224, in un primo tempo, a un terzo dei francesi di ricevere 14 canali gratuiti, il doppio dei canali attualmente disponibili. A guadagnarci non sar&#224 solo l¿offerta, ma anche la qualit&#224 delle immagini e del suono.

La TDT contribuir&#224 a garantire un maggior pluralismo sul mercato televisivo francese. Ci saranno, infatti, dei nuovi operatori che entreranno a far parte del cosiddetto PAF, il paesaggio audiovisivo francese, si tratta dei gruppi AB, Bollor&#233 e NRJ.

I francesi che vorranno vedere la Tv digitale terrestre dovranno dotarsi di un decoder, il prezzo per quelli meno sofisticati &#232 di circa 100 euro. Alcune televisioni sono gi&#224 predisposte per captare il segnale del digitale terrestre.

La diffusione della TDT sar&#224 progressiva. Secondo le stime fornite dal Consiglio superiore dell¿audiovisivo, inizialmente sar&#224 disponibile per il 35% della popolazione francese, a settembre per il 50%, nel 2007 per l¿80-85%.

Le citt&#224 che dal 31 marzo potranno vedere la TDT sono Parigi e la regione parisienne, Bordeaux, Brest, Lille, Lione, Marsiglia, Niort, Rennes, Rouen, Tolosa e Vannes.

Da settembre partiranno, invece, 15 canali televisivi a pagamento. L¿11 marzo, il CSA ha ricevuto 35 dossier di candidatura per gli otto canali pay della TDT, tornati liberi dopo il ritiro di alcuni player.

Fino a oggi sono solo sette i canali che potranno trasmettere in digitale terrestre a partire da settembre: CanalPlus (per i programmi criptati), AB1, Eurosport, LCI, Paris Premi&#232re, TF6 e TPS Star.

All¿inizio di giugno, sar&#224 comunicata la lista dei candidati definitivamente prescelti per i canali che figurano nella seconda fase del lancio della Tv digitale terrestre, prevista a partire da settembre 2005.

La maggior parte dei canali gratuiti della TDT si sono riuniti nell¿associazione Televisione digitale per tutti, che si occupa principalmente di promuovere le offerte e presto lancer&#224 in questo senso anche un sito Internet.

La Francia si sta muovendo su tutti i fronti per non arrivare impreparata a questo passaggio epocale, che pu&#242 essere paragonato al passaggio dalla Tv in bianco e nero a quella a colori.

Il governo francese si &#232 impegnato in una serie di collaborazioni, specie con il nostro Paese, per stabilire dei proficui confronti e accelerare cos&#236 lo switch-off.

Raffaella Natale

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