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Le vie del Signore, si sa, sono infinite ma probabilmente, quando Ben Hammersley coniò il termine podcasting, non si sarebbe mai aspettato che i predicatori religiosi ne sarebbero diventati i più appassionati e prolifici fruitori.
La parola podcasting – acronimo di personal option digital casting – è entrata nel vocabolario degli internauti da pochi mesi e indica un sistema innovativo di fruire i brani audio pubblicati su Internet.
Grazie a questo sistema, i contenuti ¿ dalla musica alle news, dalle discussioni politiche alle commedie ¿ arrivano direttamente sul Pc, attraverso cui possono essere acsoltati o trasferiti su un lettore MP3.
Nel giro di pochissimo tempo, il podcasting è diventato la moda più trendy dello scenario Web e ha dato vita a tutto un ecosistema di adattamenti da cui sta emergendo con forza quella battezzata ¿Godcasting¿.
Ebbene si, proprio come i sermoni sono stati tra i primi programmi diffusi in radio negli Usa negli anni ¿20, i movimenti religiosi americani hanno adottato il Podcasting e l¿hanno messo a disposizione dei proseliti che vogliono restare in linea con la loro spiritualità, creando la figura del ¿predicatore wireless¿.
Partita dagli Usa, la moda del Godcasting si sta diffondendo a macchia d¿olio in tutto il cyberspazio, abbracciato dalle comunità religiose ¿ cristiane, buddiste, hare krishna – sempre alla ricerca di nuovi metodi per distribuire i loro messaggi: laPitts Baptist Church di Concord usa la tecnologia per distribuire i sermoni settimanali; la comunità Hare Krishna di Denton per diffondere le registrazioni audio dei discorsi di Sua Divina Grazia Bhaktivedanta Swami Prabhupada; LamRim.com per diffondere la Tibetan Buddhist Internet Radio.
¿Teachings for the New Age¿, offre meditazioni su come seguire il proprio io interiore e raggiungere la perfezione, mentre ¿Catholic Answers Live¿ mette a disposizione dei fedeli un programma quotidiano di un¿ora durante il quale si può chiamare ed esporre i propri dilemmi religiosi.
¿Psalmcast¿, prodotto dal pastore presbiteriano John Owen Butler, della Beal Heights Church di Lawton (Oklahoma), offre adattamenti musicali del Libro dei Salmi; ¿RevTim Podcast¿ e ¿Lifespring¿ hanno recentemente dedicato molto spazio per discutere di come Dio abbia potuto permettere fenomeni devastanti come lo tsunami nel sud est asiatico.
Ce n¿è comunque per tutti: dal¿The Pagan Power Hour¿fino a”Domus Ludus“, sito creato da una scuola religiosa della California e offre letture giornaliere sulla vita nell¿antica Roma e la sua religione, la Religio Romana.
Insomma, è tutto un fiorire di iniziative che, nel tipico stile melting-pot della Rete, hanno come obiettivo quello di riavvicinare le ¿pecorelle smarrite¿ del cyberspazio al proprio credo.
¿L¿idea è nata nel 2001 ¿ spiega Joyce Long responsabile della comunicazione della chiesa cristiana Mount Pleasant di Greenwood (Indiana) ¿ quando volevo ¿iniziare¿ un amico e, allo stesso tempo, permettere ai fedeli che partono in vacanza di non ¿disconnettersi¿ da Dio¿.
Da qui all¿idea di sfruttare i sempre più diffusi lettori digitali MP3, il passo è breve e il successo, a quanto pare, pure.
¿Molti fedeli ¿ continua la Long ¿ partono per il week-end e non hanno la possibilità di presenziare alla messa. Ma il lunedì siamo inondati di richieste di download¿.
Stesso discorso vale per i templi buddisti o le sinagoghe, che si sono già quasi tutti attrezzati di un apposito spazio download sui propri siti Web.
A fronte della diffusa opinione che siano sempre e comunque i contenuti pornografici a guidare la diffusione delle nuove tecnologie, in base al numero di programmi religiosi distribuiti, sembra proprio che il Godcasting sia la prima vera killer application del podcasting, così apprezzato dai predicatori proprio perché poco costoso e in grado di raggiungere le masse di fedeli sparse per il globo.
L¿entusiasmo delle congregazioni religiosi per i nuovi mezzi di comunicazione wireless è confermata anche da uno studio sulla ¿Fede on line¿ realizzato nel 2004 dal Pew Internet et American Life project, secondo cui 82 milioni di americani, pari ai due terzi del totale, utilizzano il Web per motivi religiosi.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Radio fai-da-te: dopo il blog, impazza in Rete il podCasting
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