WiMax: parte in Francia il primo servizio di telefonia in tecnologia radio

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Il ministro dell¿industria francese, Patrick Devedjian, inaugurer&#224 oggi il primo servizio di telefonia senza fili attraverso la tecnologia WiMax sul sito del cantiere dell¿Autostrada A 28 (Rouen-Alen&#231on, nell¿ovest della Francia).

Secondo il ministero, ¿questo sito &#232 il primo in Europa a essere equipaggiato di servizi di telefonia WiMax¿.

La tecnologia WiMax &#232 uno standard di trasmissione destinato ad assicurare una connettivit&#224 ad alta velocit&#224 sulle reti wireless con una portata teorica di 50 chilometri, contro i pochi metri del Wi-Fi, un¿altra tecnologia di accesso a Internet senza fili molto in voga.

Il governo francese crede molto in questa tecnologia alternativa all¿ADSL e spiega che l¿avvenimento rappresenta ¿una reale rivoluzione tecnologica dal momento che si tratta della prima offerta industriale di ¿Voice over IP¿ in tecnologia radio che permette di affrancarsi dai limiti delle reti fisse e mobili tradizionali¿.

Il WiMax permette infatti lo sviluppo di nuovi servizi di connettivit&#224 ¿nomadica¿ senza il bisogno di grossi interventi (scavi, posa di cavi ecc.) sul territorio ed &#232 considerato un vero e proprio Eldorado per gli operatori tlc, ma anche per tutti quegli utenti che non sono ancora stati raggiunti dalla banda larga tradizionale.

Il governo francese non ha ancora fissato le condizioni di attribuzione delle licenze WiMax ma dovrebbe muoversi a breve su proposta dell¿ART, l¿Autorit&#224 di regolazione delle telecomunicazioni d¿oltralpe.

In Italia, la banda di frequenze 3400-3600 MHz destinata al WiMax &#232 attribuita al Ministero della Difesa: per questo motivo non possono ancora essere rilasciate autorizzazioni per la sperimentazione della tecnologia.

Sembra per&#242 che qualcosa cominci a muoversi: a met&#224 febbraio si &#232 aperto un tavolo con il Ministro delle Comunicazioni per sperimentare il WiMax nell¿ambito si &#232 registrato il parere favorevole verso la sperimentazione ma non si &#232 avuta alcuna risposta sulle frequenze.

Il presidente di AssoProvider (Associazione Italiana Provider Indipendenti), Matteo Fici, ha riferito a Key4biz.it di essere rimasto alquanto soddisfatto di quanto deciso dal ministero delle Comunicazioni e dalla disponibilit&#224 ad ascoltare e raccogliere le posizioni delle Associazioni. Fici ritiene che l¿apertura del mercato broadband ad altri operatori, ¿consentirebbe una maggiore concorrenza con vantaggio per l¿intero Paese¿.

¿Da un mercato concorrenziale guadagnerebbe non solo chi opera nel settore, ma anche il semplice consumatore che avrebbe una pi&#249 ampia possibilit&#224 di scelta tra diversi operatori¿, e tra diverse tariffe per il servizio¿, ha commentato Fici.

La tecnologia WiMax si basa sugli standard IEEE 802.16 e si sta sviluppando in due versioni, l¿802.16d – studiato per competere con le linee broadband fisse di classe ADSL ¿ e l¿802.16e per gli utenti in movimento e quindi come integrazione, o antagonista, del 3G.

Le prime soluzioni 802.16d ¿ note anche come ”WiMax 2004” – dovrebbero arrivare sul mercato entro la fine di quest¿anno, mentre per l¿802.16e si dovr&#224 ancora aspettare almeno un paio d¿anni.

Secondo Pyramid Research, nel 2009 la tecnologia 802.16d verr&#224 utilizzata da 10,9 milioni di persone, mentre gli utenti 802.16e dovrebbero generare una crescita media annuale del 64% nel triennio 2009-2012.

I margini di guadagno degli operatori della banda larga wireless potrebbero inoltre essere superiori al previsto se i costi associati allo sviluppo delle reti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo e nelle aree rurali, dovessero scendere pi&#249 velocemente di quanto anticipato.

Il WiMax, secondo le previsioni, rivoluzioner&#224 il mercato della banda larga fissa, mentre la tanto attesa convergenza tra il WiMax e le reti cellulari non avr&#224 luogo fino a quando l¿802.16e arriver&#224 sul mercato, quindi gli operatori mobili hanno ancora un po¿ di tempo prima di correre ai ripari o decidere di attuare soluzioni che li mettano in grado di avvantaggiarsi della tecnologia.

Alessandra Talarico

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