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Una nuova minaccia virus si affaccia sul mondo della telefonia mobile, ancora una volta indirizzata ai telefonini Symbian Serie 60.
Diretto discendente di Cabir, il virus Mabir si diffonde via mms e attraverso le connessioni Bluetooth.
Allo stato attuale il worm non ha provocato seri danni, ma la sua capacità di propagarsi attraverso i servizi di messaggistica multimediale ha sollevato la preoccupazione degli esperti anti-virus, che ritengono Mabir un ¿fratello¿ di Cabir, creato quindi dallo stesso writer.
¿Un virus via mms può viaggiare in tutto il mondo nel giro di poche ore e quindi è di per sé molto più pericoloso dei suoi predecessori¿, ha spiegato Mikko Hypponen della F-Secure.
Come Cabir, Mabir-A si diffonde via Bluetooth, con la stessa identica procedura delle prime varianti di Cabir. Quando Mabir-A viene attivato (deve essere comunque scaricatoi dall¿utente), il programma cerca il telefonino Bluetooth più vicino e comincia ad auto-replicarsi.
Mabir, però, utilizza anche una tecnica nuova rispetto ai suoi predecessori: invece di leggere i numeri di telefono contenuti in rubrica (come faceva ad esempio Commwarrior-A), Mabir-A invia un messaggio infetto in risposta a ogni sms o mms inviato al telefonino colpito.
La velocità con cui stanno comparendo nuovi virus per la telefonia mobile sta facendo temere che a breve il fenomeno sarà diffuso e molesto quanto quello dei virus informatici.
Neanche due settimane fa era stata la volta di Drever-C, un programma nocivo progettato per rimuovere ogni tipo di protezione anti-virus installata nell¿apparecchio.
Il trojan attacca tutti i software ¿ F-Secure, Kaspersky e Simworks ¿ dei cellulari con sistema operativo Symbian nel tipico stile ormai consolidato dei virus che infestano la Rete: i file bootloader dei programmi anti-virus vengono in pratica sostituiti con altri corrotti.
Che la questione virus non sia da sottovalutare è dunque ormai una certezza.
Secondo la società di ricerca Visiongain, per arginare il fenomeno, operatori, costruttori e utenti arriveranno a spendere entro il 2007 ben 12 miliardi di euro, un¿enormità se raffrontata alla spesa dell¿anno scorso, di 723 milioni.
Nel rapporto “Mobile Anti-Virus Market 2005-2010: understanding the threat of potential attacks” ¿ Visiongain ha analizzato il binomio virus-telefonini, sottolineando la costante crescita del fenomeno e del mercato dei sistemi di protezione ad hoc ma anche il fatto che i player del settore stanno ancora sottovalutando il fenomeno.
Ci vorrà probabilmente ancora del tempo ¿ e un attacco veramente dannoso – perché l¿industria realizzi il potenziale del mercato e cominci a proteggere in modo serio i telefonini e i dati in essi contenuti.
¿Abbiamo già visto alcuni virus minori attaccare i telefonini ¿ ha commentato l¿autore del rapporto, Jean Pierre Aubertin ¿ ma finora niente ha danneggiato l¿industria su larga scala. Crediamo che sia solo una questione di tempo prima che arrivi un virus ¿serio¿ diretti agli smartphone¿.
I dispositivi mobili del resto si stanno dimostrando l¿obiettivo ideale dei virus writer, dati i livelli di complessità e la capacità di connessione che hanno raggiunto.
È dunque proprio il caso di aspettare la comparsa di un virus che scateni il caos anche sulle reti mobili prima di intervenire sul serio?
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Virus: Symbian sempre nel mirino, mentre cresce la spesa per la protezione delle reti mobili
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