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Nuovo business plan per Tiscali. Questa mattina l¿Isp cagliaritano ha presentato alla comunità finanziaria il nuovo piano triennale che, confermando le principali linee guida del piano industriale presentato nel febbraio 2004, accelera la crescita nei quattro maggiori Paesi: Italia, Regno Unito, Paesi Bassi e Germania. Entro l¿estate inoltre il gruppo deciderà sulla presenza nella Repubblica Ceca.
Si stima che nei prossimi anni il mercato ADSL in Europa continuerà a registrare alti tassi di crescita. Grazie ai propri specifici punti di forza, oggi Tiscali è già tra i primi cinque operatori in ciascuno dei mercati prescelti, dicono dal gruppo.
Il piano industriale 2005-2007 prevede, quindi, la focalizzazione sui quattro mercati europei (Italia, Regno Unito, Paesi Bassi e Germania) nei quali sviluppare, in tempi diversi, una infrastruttura di rete unbundling.
Ognuno di questi Paesi presenta scenari competitivi e livelli di penetrazione della banda larga differenti. Pertanto, il piano strategico industriale, che ha l¿obiettivo di condurre il gruppo a un¿espansione della propria posizione di mercato, incrementando il livello di redditività, è stato sviluppato considerando le variabili chiave di ogni singolo Paese (tasso di penetrazione, tasso di crescita, tecnologie disponibili/adottate, struttura del mercato, concorrenza), e le risorse finanziarie occorrenti per gli investimenti infrastrutturali e di marketing.
Come informa Tiscali, nel periodo 2005-2007, a livello consolidato si prevede una crescita composta media annua del fatturato pari al 30%, con il raggiungimento di oltre 1,4 miliardi di euro di ricavi nel 2007.
Si prevede inoltre che, nel 2007, oltre il 40% dei clienti ADSL saranno unbundled e il 30% circa in modalità bitstream. Il piano vede il superamento di 3,8 milioni di clienti ADSL e stima una quota di mercato a livello europeo di oltre il 10%.
Il piano è caratterizzato dal costante miglioramento dei livelli di redditività, nonché dalla ottimizzazione delle risorse finanziarie. In termini di incidenza percentuale, è previsto che il margine operativo lordo (EBITDA) raggiunga il 24% dei ricavi nel 2007, mentre la crescita lorda composta media annua nel periodo 2005-2007 è prevista pari al 70%.
Nell¿esercizio 2005 si prevede che il margine operativo lordo superi il 13% dei ricavi, e che si raggiunga il già annunciato obiettivo di utile netto nell¿esercizio. Il piano prevede inoltre significativi costi di marketing per accelerare la crescita nel segmento accesso ADSL.
Gli investimenti previsti per il triennio 2005-2007 ammontano a oltre 300 milioni di euro e saranno in larga parte destinati allo sviluppo e completamento dell¿infrastruttura di rete unbundling. Nell¿esercizio 2005, gli investimenti previsti saranno pari al 12% circa del fatturato, e riguarderanno principalmente l¿Italia, i Paesi Bassi, ed il Regno Unito. In Italia, in particolare, l¿accelerazione del piano di sviluppo, prevede investimenti per circa 35 milioni di euro, che consentiranno la copertura del 50% delle linee ADSL, con un obiettivo di raggiungere circa 650 mila utenti attivi ADSL entro il 2007, con una quota di mercato pari all¿8%. Anche nei Paesi Bassi, dove l¿offerta unbundling è già attiva e vanta una copertura delle linee ADSL superiore al 60%, si prevede di incrementare l¿attuale copertura e di potenziare il servizio offerto. Infine, Tiscali incrementerà significativamente gli investimenti nel Regno Unito destinando nei prossimi tre esercizi circa 90 milioni di euro, principalmente dedicati allo sviluppo di una rete in unbundling. Tale decisione riflette la chiara intenzione del gruppo di cogliere importanti opportunità di crescita offerte dal contesto di mercato.
Tiscali è tra i principali player europei nella fornitura di servizi di accesso a Internet, con oltre 7,4 milioni di utenti attivi di cui oltre 1,65 milioni utenti ADSL a fine dicembre 2004.
L¿esercizio 2004 ed il primo scorcio del 2005, hanno visto l¿esecuzione del piano di cessione che ha portato all¿uscita da alcuni Paesi.
Inoltre, nel mese di aprile 2005 si è concluso anche l¿accordo per la cessione della controllata francese (Liberty Surf Group) a Telecom Italia. Il valore della transazione, stimato su una valutazione del 100% del capitale sociale di Liberty Surf, ammonta a circa 280 milioni di euro. Il prezzo definito dalle parti, relativo alla quota controllata direttamente da Tiscali è pari a circa 266 milioni di euro di cui circa il 90% verrà incassato al closing.
Il fatturato 2004 di Liberty Surf è stato pari a 224,6 milioni di euro, con un EBITDA sostanzialmente in pareggio e oltre un milione di utenti attivi.
Il perfezionamento dell”operazione è condizionato all¿approvazione da parte delle Autorità antitrust francesi, che si aspetta avvenga in circa 6-8 settimane.
Entro il primo semestre dell¿esercizio 2005 si prevede di finalizzare la cessione di alcuni restanti asset (in particolare la controllata spagnola e TiNet).
L”amministratore delegato di Tiscali, Ruud Huisman, è stato vago sulla cifra che arriverà nelle casse di Tiscali da tali cessioni: “I soldi che arriveranno da queste due cessioni saranno pari ad alcune decine di milioni di euro“. Per quanto concerne la Repubblica Ceca, Huisman ha rimarcato come “la Repubblica Ceca rappresenti un buon asset per Tiscali anche se abbiamo bisogno di risorse per i nostri investimenti. Comunque ora come ora non è in vendita“. In merito alla quota di mercato in Germania, Tiscali punta a salire dall”attuale 4% circa all”8% entro fine 2007.
Diverso, invece, il discorso relativo alla controllata spagnola e a TiNet, che divisa in due componenti, potrebbe essere venduta solo per la parte relativa alle infrastrutture.
La significativa crescita nella banda larga, ha spiegato l¿Isp, ha portato Tiscali a focalizzare il proprio modello di business nella fornitura di servizi ADSL. A fronte di un¿opportunità di mercato concretamente perseguibile e attuale, l¿impiego di risorse finanziarie per investimenti e acquisizione di clienti diventa più importante. In tale contesto, la fase iniziale del piano industriale sarà necessariamente caratterizzata da flussi di cassa negativi, mentre, a partire dall¿esercizio 2006, il piano prevede la generazione di flussi di cassa positivi. La cessione di asset non strategici, l¿aumento di capitale di dicembre 2004 e la vendita di Liberty Surf forniscono a Tiscali le risorse necessarie per rimborsare l¿obbligazione in scadenza nel luglio 2005 e per finanziarie gli investimenti e la crescita nell¿esercizio 2005.
Tenuto conto delle risorse necessarie per continuare a sostenere la crescita nel segmento ADSL, è comunque intenzione di Tiscali rifinanziare in tutto o in parte il prestito obbligazionario in scadenza nel 2006. Tale rifinanziamento potrebbe essere effettuato con il ricorso a linee di credito bancarie a medio termine ovvero al mercato dei capitali obbligazionario, anche convertibile. Questo anche al fine di consolidare ulteriormente la struttura finanziaria del gruppo che vede comunque una marcata riduzione dell¿indebitamento.
Secondo il direttore finanziario di Tiscali, Massimo Cristofori, ¿¿delle opzioni possibili per il rifinanziamento dei bond, l”ultima da considerare è l”aumento di capitale”, mentre il gruppo conta di “procedere entro l”anno con l”apertura di linee di credito e nuovi bond per 100-150 milioni di euro”.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
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