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L¿Americana Apple Computer ha annunciato di aver registrato i migliori risultati della sua storia per il primo trimestre del 2005, grazie al persistente successo del lettore di musica digitale iPod.
Grande soddisfazione da parte di Steve Jobs, presidente e direttore generale del gruppo.
La società ha archiviato un utile netto di 290 milioni di dollari per questo trimestre chiuso a fine marzo, che corrisponde al secondo trimestre dell¿esercizio 2004-2005. Il gruppo ha ricordato che lo scorso anno, per lo stesso periodo, l¿utile netto si fermava a 46 milioni di dollari.
Calcolato per azione, l¿utile trimestrale è di 34 centesimi per azione contro i 6 centesimi si un anno fa su base omogenea. Gli analisti prevedevano un utile per azione di 24 centesimi, secondo un valore medio calcolato dall¿agenzia specializzata da First Call.
Sull¿anno, la crescita delle vendite dell¿iPod è ancora più incisiva del trimestre precedente (+558% contro +525%).
Tra fine dicembre e fine marzo, Apple ha venduto circa 5,31 milioni di lettori, superando le vendite dell¿ultimo trimestre 2004 (4,58 milioni) che generalmente sono quelle più ricche, visto che rientrano nel periodo delle festività natalizie.
Il fatturato è salito del 70% a 3,24 miliardi di dollari contro 1,9 miliardi del secondo trimestre 2004-2005. Il livello delle vendite si colloca leggermente al di sopra delle previsioni di First Call che si aspettava 3,21 miliardi di dollari.
Per il terzo trimestre in corso, Apple prevede un utile per azione di 28 centesimi per un fatturato di circa 3,25 miliardi di dollari. First Call si aspetta, invece, un utile per azione di 24 centesimi e un fatturato di 3,24 miliardi di dollari.
A fine febbraio, la società ha annunciato l¿uscita sul mercato mondiale di una nuova generazione di mini iPod e di iPod Photo, con prezzi nettamente inferiori (25% circa).
La notizia aveva lasciato perplessi gli analisti, che temevano ripercussioni sui conti globali del gruppo. Non è così consequenziale, infatti, che riducendo i prezzi ci sia una maggiore corsa all¿acquisto e che si riesca a coprire i costi di produzione.
Ma altri esperti del settore aveva condiviso la scelta della società della Mela, perché dell¿idea che i profitti sarebbero rimasti stabili grazie al ribasso continuo dei prezzi delle componenti, come sottolineava Keith Bachman, analista della Banc of America Securities.
Duro, invece, il giudizio di Steven Milunovich della banca d¿affari Merrill Lynch, che spiegava la scelta di Apple alla luce di vendite al di sotto delle aspettative.
I dati finanziari pubblicati oggi dimostrano che non c¿è stata alcuna ripercussione, almeno immediata, e che continua la corsa all¿acquisto dei lettori di musica digitale.
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
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