Europa
La Commissione europea ha chiuso le indagini relative alle emittenti pubbliche italiane, francesi e spagnole. In una nota, l¿esecutivo informa d¿aver posto fine ai procedimenti in corso relativi alla normativa sugli aiuti di Stato prevista dal Trattato CE (articolo 88-1), visto le modifiche introdotte dai Paesi coinvolti riguardo al finanziamento delle emittenti pubbliche.
La Ue è pervenuta alla conclusione che tutti e tre gli Stati membri ¿¿hanno accettato o già posto in essere misure atte a migliorare la trasparenza e la proporzionalità dei rispettivi regimi di finanziamento, le quali contribuiranno a evitare sovvenzioni incrociate per attività che esulano dal servizio pubblico di tali emittenti¿.
Il Commissario Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes, ritiene che ciò costituisca ¿la riprova di quanto sia equilibrata l¿impostazione con cui la Commissione ha affrontato il finanziamento delle emittenti pubbliche¿.
La Kroes ha aggiunto che la Commissione e gli Stati membri hanno operato a stretto contatto ¿per garantire il mantenimento del ruolo essenziale dell¿emittenza pubblica, badando nel contempo a scongiurare inutili distorsioni di mercato¿.
Verso la fine del 2003 la Commissione aveva rivolto una richiesta preliminare a Italia, Francia e Spagna, affinché varassero opportuni correttivi nei sistemi di finanziamento delle rispettive emittenti nazionali; i provvedimenti prospettati formano ora oggetto di una raccomandazione formale da parte della Commissione.
Essi rispecchiano l¿impostazione generale definita dalla Commissione nella sua comunicazione del 2001 sull¿applicazione della normativa in materia di aiuti di Stato ai servizi di emittenza pubblica.
In particolare, queste misure si prefiggono di garantire una concorrenza su basi di parità tra emittenti pubbliche e private, su mercati commerciali come la pubblicità televisiva.
Inoltre, spiega sempre la nota della Commissione, il finanziamento delle emittenti pubbliche non dovrebbe superare lo stretto necessario per garantire un corretto espletamento dei compiti di servizio pubblico né andare indebitamente a vantaggio di attività commerciali (sovvenzioni incrociate), oltre a offrire la massima trasparenza.
La Ue sottolinea che le Autorità italiane hanno già recepito nella legislazione nazionale le raccomandazioni della Commissione, nel corso del 2004.
Nel caso della Spagna, la Commissione ha anche chiesto che le Autorità nazionali sopprimano in futuro la garanzia illimitata di cui beneficia l¿emittenza pubblica ¿ RTVE, in base alla quale finora la responsabilità ultima per i debiti di RTVE ricadeva in definitiva sullo Stato.
Le Autorità spagnole hanno attuato alcune di queste raccomandazioni e si sono formalmente impegnate a recepire le altre entro il 2005 (in particolare l¿abolizione della garanzia illimitata). Le Autorità francesi hanno accettato le raccomandazioni della Commissione, impegnandosi a loro volta ad attuarle entro due anni da oggi.
La Commissione ha preso atto di tutte le modifiche introdotte e degli impegni assunti dalle Autorità nazionali, e ha chiuso il procedimento.
Direttiva 2000/52/CE della Commissione che modifica la direttiva 80/723/CEE relativa alla trasparenza delle relazioni finanziarie fra gli Stati membri e le loro imprese pubbliche
© 2005 Key4biz.it