Europa
Cresce anche in Europa occidentale la diffusione dei sistemi Voice over Broadband (voBB). Secondo un recente studio IDC, le connessioni sarebbero attualmente 2,5 milioni, ma la cifra potrebbe raggiungere quota 22 milioni entro il 2008, per un valore di oltre 7 miliardi di dollari, il 60 per cento dei quali generati dal mercato consumer.
IDC definisce il VoBB come traffico vocale trasportato su una linea a banda larga, sia in pacchetti IP (VoIP) che attraverso tecnologie non-IP che usano formati come la voce su DSL.
Lo studio suggerisce che gli operatori hanno scelto finora approcci diversi, in base alla propria rete, alla base utenti e alla loro posizione sul mercato. Comunque, spiega IDC, la maggior parte degli operatori del mercato europeo della banda larga stanno provando, lanciando o già vendendo alcuni tipi di servizi VoBB.
¿Per molti operatori incumbent, il VoBB non è uno scenario allettante a causa dei forti rischi di cannibalizzazione degli attuali flussi di reddito¿ ha spiegato Jan Hein Bakkers di IDC Europe.
¿Tuttavia molti saranno costretti a entrare nel mercato per non perdere clienti¿.
Iservizi VoBB permettono di trasferire la voce sulla larga banda, con una serie di vantaggi sia dal lato cliente che dal lato operatore. L”idea di dedicare una parte della banda al trasporto della voce offre infatti la possibilità di utilizzare un solo anello (quello dati) e riduce pertanto la gestione e la manutenzione venendo a mancare quello voce.
Dal punto di vista dell”utente finale il vantaggio può risultare ancora maggiore: utilizzando un unico doppino di rame, e sacrificando una parte della banda durante le conversazioni telefoniche, è possibile avere più linee in contemporanea, senza dover stendere altri doppini telefonici, operazione che in molti casi, soprattutto in edifici di non recente costruzione, risulta quanto mai problematica. Un vantaggio significativo dei servizi VoBB rispetto al VoIP è che la qualità dell”audio rimane inalterata in quanto la banda per l”audio risulta garantita a discapito della trasmissione dati.
In caso di non utilizzo della banda per la trasmissione della voce, questa viene recuperata per il trasporto dei dati.
Si accende intanto il dibattito sull¿opportunità di sottomettere i servizi di telefonia Internet alle stesse regole dei servizi telefonici tradizionali.
Tra gli oppositori a questa eventualità, il ¿padre¿ di Internet, Vinton Cerf che, nel corso di una tavola rotonda a Sidney ha consigliato ai legislatori di abbandonare l¿idea di regolamentare la telefonia VoIP al apri di quella tradizionale.
¿Quello che inquieta è che il VoIP sia assimilato alla telefonia. E¿ una visone del tutto ipocrita dal momento che il VoIP non è né più né meno che un¿applicazione Internet. Non bisogna vederci nient¿altro¿, ha spiegato Cerf.
Lanciarsi in tentativi regolamentari che abbattano le differenze tra VoIP e telefonia tradizionale potrebbe portare a una ¿seria impasse¿, ammonisce Cerf che ha anche dissipato i timori espressi, ad esempio, dalle forze dell¿ordine secondo cui il VoIP permetterebbe ai criminali di sottrarsi alle intercettazioni delle telecomunicazioni.
¿Quello che penso è che se non si arriva a trovare un mezzo per le intercettazioni, vuol dire che deve essere così¿, conclude Cerf, ricordando che esistono già molti altri strumenti, come i Pda o il Blackberry, che includono funzionalità tali da permettere ai criminali di criptare le loro conversazioni.
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