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Per il quinto mese di fila, le vendite di PDA hanno registrato un netto declino, a tutto vantaggio degli smartphone e di altri dispositivi in grado di combinare funzioni di organizer con capacità di trasmissione vocale.
Secondo l¿ultimo rapporto IDC, le distribuzioni di assistenti personali digitali (PDA, appunto) ¿ che non hanno funzionalità telefoniche ¿ sono diminuite nel primo trimestre di quest¿anno a 1,9 milioni di unità.
Un declino del 12,1% rispetto al primo trimestre del 2004 e del 30,6% rispetto al quarto trimestre.
Di contro, le distribuzioni dei cosiddetti dispositivi mobili convergenti, quelli cioè che combinano funzioni vocali, di organizer e altre, sono più che raddoppiate anno su anno per il terzo trimestre di fila.
Nel primo trimestre 2005, gli ordini di smartphone sono cresciuti del 135% rispetto allo scorso anno, a 8,4 milioni di unità, nonostante un declino del 3,6% rispetto al quarto trimestre 2004.
¿Il mercato dei dispositivi handheld sta affrontando una dura competizione nei mercati saturi, mentre il mercato dei dispositivi convergenti offre ai vendor opportunità per un¿ulteriore crescita¿, ha spiegato l¿analista David Linsalata.
I PDA sono stati lanciati nel 1996 da PalmPilot, ma i maggiori rivenditori di questi dispositivi, come Sony e Toshiba hanno di recente abbandonato il mercato e si sono focalizzati sui dispositivi convergenti.
Per quanto riguarda in particolare le quote dei player del settore PDA nel primo trimestre, PalmOne controllava il 33% del mercato, contro il 38% dello stesso periodo 2004. la contrazione del mercato ha provocato un crollo del 24% nelle vendite di PalmOne.
Al secondo posto della classifica mondiale, Hewlett-Packard, con una quota di mercato del 26%, seguita da Dell all¿11,4%, Acer al 6,5% e Medion al 4%.
I dispositivi convergenti vedono invece Nokia al primo posto con una quota di mercato vicina al 65%. Al secondo posto, Research in Motion che, trainato dall¿incredibile successo del BlackBerry, controlla il 9,2% del mercato seguito da Fujitsu all¿8,5%, PalmOne al 4,6% e SonyEricsson al 2,5%.
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