Europa
Va molto di moda, ultimamente, parlare di ¿Triple Play¿, ossia l¿offerta congiunta di servizi di telefonia, Internet e Tv da parte di un unico operatore.
Il trend è evidente e sta facendo scaldare gli incumbent del mercato telefonico (alla ricerca di nuovi metodi per bilanciare le perdite della telefonia fissa), i carrier mobili e gli operatori via cavo dell¿Europa occidentale.
Secondo uno studio condotto da Gartner in Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania e Olanda, i criteri alla base della scelta di abbonamento a un¿offerta triple play sono i costi, la convenienza e la velocità.
Gli operatori che vogliono avvantaggiarsi del potenziale del triple play, avverte però Gartner, devono adeguare le proprie strategie di marketing, mentre chi non riuscirà ad attrarre una consistente base utenti nei prossimi 12 mesi, corre il rischio di essere tagliato fuori dal mercato sul lungo periodo.
¿La domanda di servizi triple play non è ancora forte ¿ spiega l¿analista Gartner Susan Richardson ¿ tuttavia, i consumatori chiedono sempre di più servizi low-cost e banda larga high-speed. Il consumatore ovviamente sarà attratto dall¿offerta migliore in termini di costi complessivi, velocità di connessione e convenienza¿.
L¿insoddisfazione verso le connessioni dial-up e la crescente diffusione di applicazioni che richiedono connessioni ad alta velocità hanno spinto la domanda di linee a banda larga domestiche in Europa occidentale dal 6% del 2002 al 20% della fine del 2004.
Secondo Gartner, però, mentre la crescita della penetrazione della banda larga e dei servizi che essa abilita sono fattori chiave per il successo del triple play, gli ostacoli possono essere molti e difficili da superare. Inoltre, sono ancora tutti da definire i benefici a lungo termine in fatto di crescita dei profitti.
In Europa occidentale, il complesso mix di cambiamenti ambientali, tecnologici, culturali e normativi, sta avendo un profondo impatto sull¿industria dei media e delle telecomunicazioni, offrendo sia opportunità che sfide.
Tra le opportunità, l¿aumento della quota di mercato e nuovi flussi di profitti dalla trasmissione dei contenuti e dei servizi a valore aggiunto.
Le sfide invece sono rappresentate dalla mancanza di esperienza nel campo dei contenuti da parte delle società telefoniche e dalla cannibalizzazione dei profitti legati alla voce da parte delle offerte congiunte.
Il prezzo del servizio, tuttavia, resta un elemento chiave dal punto di vista dei consumatori: secondo l¿indagine Gartner, il costo medio mensile per i servizi voce, Internet e Tv presi individualmente si aggira attualmente attorno ai 93 euro.
Una spesa relativamente alta che potrebbe consentire agli operatori di offrire agli utenti notevoli opportunità di risparmio per un servizio congiunto.
La ¿convenienza¿, intesa come la possibilità di avere più servizi contabilizzati su un¿unica bolletta, è la seconda priorità dei consumatori, seguita dalla velocità di connessione.
Ecco perché Gartner ha ritenuto opportune stilare un vademecum per gli operatori che intendono lanciarsi nel triple play e coglierne i vantaggi nel modo più sicuro.
Tra i consigli della società, quello di ¿concentrarsi sull¿abbassamento dei costi di servizio¿, come strategia chiave per guadagnare fette di mercato.
In secondo luogo, consiglia la Richardson, gli operatori devono soddisfare la domanda di connessioni ad alta velocità: ¿La banda larga è essenziale e la soddisfazione per il servizio offerto è determinante per la fidelizzazione del cliente a lungo termine¿.
Gli operatori triple play dovrebbero assicurarsi che le loro soluzioni congiunte siano sostenute da un servizio congiunto: ¿Una chiamata, una soluzione, una bolletta, dovrebbe diventare il mantra del provider di successo¿.
Importante, infine, anche la differenziazione dei servizi e dei contenuti che diventerà essenziale sul lungo periodo.
Non basta, in sostanza, riproporre sempre lo stesso materiale con un ¿pacchetto¿ diverso.
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