Italia
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Codice dell¿Amministrazione Digitale. L¿Italia si è dotata della sua Magna Charta, diventando uno dei primi Paesi al mondo ad aver adottato un quadro normativo a cui si atterranno gli Enti pubblici nel processo di ammodernamento tecnologico in atto nel Paese.
Lucio Stanca, Ministro per l”Innovazione e le Tecnologie, ha evidenziato come questo Codice ponga al centro il cittadino e consenta tra l”altro l”avvio di un notevole recupero di efficienza, realizzando al tempo stesso notevoli risparmi e perseguendo un miglioramento della qualità dei servizi.
Il provvedimento, che da ieri è legge dello Stato, ha aggiunto il Ministro, ¿¿non nasce dal nulla ma è parte integrante di una strategia complessiva che, come ha detto il Presidente del Consiglio, è tesa a trasformare la Pubblica Amministrazione italiana da handicap a punto di forza per il nostro competere nell”economia mondiale“.
Il ministro ha poi spiegato che ¿il Codice dell”Amministrazione Digitale in sostanza si propone di liberare gli italiani da molti ed anacronistici obblighi e adempimenti verso le Pubbliche Amministrazioni¿.
Insomma, ¿nasce il cittadino digitale, a cui il Codice riconosce nuovi diritti e nuove possibilità, definendo il quadro giuridico per garantirne l”effettivo godimento”. Contestualmente questo dispositivo normativo, ha proseguito Stanca, ¿libera nuove risorse della PA attraverso una massiccia e diffusa digitalizzazione che introduce strumenti utili ad eliminare sprechi, restituire maggior valore ai contribuenti, come pure di essere alla base di nuovi e più moderni modelli organizzativi, rendendo più produttivo ed efficace il lavoro negli uffici pubblici”.
Con l¿adozione del Codice, ha sottolineato il ministro, dal prossimo gennaio la Pubblica amministrazione dovrà fare ricorso all”informatica, dovrà accettarla come principale strumento operativo non solo nei rapporti interni ma, soprattutto, in quelli con la collettività. Cittadini e imprese vogliono infatti una burocrazia più snella, più vicina, più semplice ed aperta.
In un recente messaggio, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha commentato: ¿La presentazione del Codice dell¿Amministrazione Digitale dimostra i risultati raggiunti dell¿uso delle nuove tecnologie da parte delle amministrazioni pubbliche ma è anche una occasione di riflessione sugli ulteriori obiettivi¿.
Per Ciampi, Reti telematiche, informatizzazione e Internet stanno imponendo un cambiamento radicale nella concezione del tempo e dello spazio, rivoluzionando i sistemi di comunicazione fra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.
¿È un¿opportunità importante di cambiamento ¿ ha scritto il Presidente – che risponde agli obiettivi di rendere l¿azione delle amministrazioni efficace ed efficiente. Il sistema della Rete favorisce il dialogo e il coordinamento fra amministrazioni centrali e locali, garantisce ai cittadini servizi di maggiore qualità attraverso l¿innovazione¿.
Il Codice dell¿Amministrazione Digitale, cornice normativa del processo in atto, ha sottolineato il Capo dello Stato, riconosce una nuova categoria di diritti, garantisce una partecipazione più consapevole del cittadino alla vita democratica.
Questo dispositivo si associa a quello che ha dato già il via alla realizzazione del Sistema Pubblico di Connettività (SPC), ossia una sorta di ¿autostrada del sole digitale”, che collegherà tutti gli uffici pubblici, centrali e periferici, con un sistema omogeneo, sicuro ed efficiente che, tra gli altri effetti, avrà quello di sollevare i cittadini dall”essere fattorini di se stessi nei rapporti con la burocrazia pubblica. Insomma, per svolgere una pratica non saranno più necessari pellegrinaggi da un ufficio all”altro in quanto le amministrazioni dialogheranno tra loro.
Importante anche l¿introduzione della posta elettronica certificata, un sistema di posta elettronica nel quale è fornita al mittente documentazione elettronica, con valenza legale, a garanzia dell”invio e della consegna di documenti informatici.Già ora la sola macchina organizzativa statale al proprio interno e verso l¿interno inoltra annualmente centinaia di milioni di messaggi di posta elettronica, con un risparmio di 18/20 euro, per ogni singola spedizione, nei costi di gestione rispetto alla posta tradizionale.
Con il Codice la ¿PA in rete¿ diventa una realtà in quanto tutti gli atti, i dati, i documenti, le scritture contabili e la stessa corrispondenza, non solo con la PA ma anche tra privati, se prodotti in modo digitale e contenuti in archivi informatici, avranno la stessa validità giuridica dei documenti cartacei tradizionali. In tal modo si riducono tempi e costi di gestione e ricerca dei documenti, oneri per gli archivi. Si stima in 1,4 milioni di metri cubi il volume di documenti accatastati ogni anno.
Codice dell¿Amministrazione Digitale
Il Codice – scheda esplicativa
2004: un anno di innovazione digitale
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
La PA finalmente in Rete: il governo approva la Magna Charta della PA. Nasce il cittadino digitale
La posta elettronica certificata diventa realtà. Entrato in vigore il Decreto che dà alle email valenza legale
ICT: approvato il Sistema Pubblico di Connettività, ma ancora incertezza sul Piano di rilancio dell¿Azienda Italia
Codice dell´Amministrazione Digitale al rash finale. Internet svecchierà la burocrazia
Addio raccomandata, la posta elettronica diventa ¿posta certificata¿
Stop alle trafile burocratiche: il Governo approva la Magna Charta dell¿Amministrazione Digitale
© 2005 Key4biz.it