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Gli hacker colpiscono ancora. Questa volta nel mirino degli smanettoni della Rete è finito il film Star Wars – La vendetta dei Sith, presentato in questi giorni al Festival Internazionale del Cinema di Cannes.
In Italia, la première ufficiale si è svolta ieri sera al Warner Moderno di Roma. Prevista anche una proiezione speciale a Milano, all”Europlex Bicocca e all”Arcadia di Melzo, dove i membri dei fan club italiani dedicati a Star Wars si sono presentati vestiti come i personaggi della saga.
Il film esce proprio oggi nelle sale, anche se dalla mezzanotte di ieri è stato già trasmesso in anteprima in 150 cinema.
Ma anche questa volta i pirati sono stati veloci e il film circola già liberamente su alcuni siti Internet, in beffa al diritto d¿autore e alle disposizioni normative contro la pirateria.
Secondo le segnalazioni di alcuni siti specializzati, il film sarebbe online già da mercoledì pomeriggio.
Secondo alcuni esperti e specialisti del settore, queste copie provengono dagli studi di registrazione, e non sarebbe la prima volta.
¿E¿ il colmo ¿ ironizza un blogger americano – Gli studios cinematografici lottano contro la riproduzione illegale di DVD e non sono capaci a fare la guardia in casa propria¿.
Dan Glickman, presidente della potente MPAA (Motion Picture Association of America) che difende gli interessi degli studios hollywoodiani, commentando l¿accaduto ha accusato di furto queste persone che mettono i film sulle piattaforme illegali di file-sharing.
¿Il mio messaggio a coloro che scambiano illegalmente film è semplice: siete dei ladri, state sbagliando e non resterete anonimi¿, ha detto Glickman.
Aggiungendo che per preservare la qualità dei film, bisogna fermare questi furti e impedire il downloading illegale di prodotti coperti da diritto d¿autore.
Il presidente della MPAA ha anche precisato che il costo di un film arriva in media a 98 milioni di dollari, tra registrazione e marketing, e che meno di un film su dieci riesce a coprire questi costi solo con la vendita in sala, mentre sei su dieci non riescono ad ammortizzare le spese.
¿Se la pirateria e coloro che se ne avvantaggiano continuano a crescere, viene frenato il motore della crescita economica, della creazione di lavoro, indebolite le aziende legali che uniscono la tecnologia e i contenuti in modo innovativo e nel rispetto della legge, e limitata la qualità e la scelta dei consumatori¿, ha detto ancora Glickan.
Ribadendo quanto affermato dai Ministri europei della Cultura che, proprio in occasione del Festival di Cannes, si sono riuniti per decidere l¿adozione di misure comuni, atte a frenare la dilagante pirateria.
I Ministri, riuniti per iniziativa di Viviane Reding, Commissario Ue alla Società dell¿Informazione e ai Media, hanno sottoscritto la Dichiarazione di Cannes, che riguarda il downloading illegale di film ed evidenzia la necessità di sensibilizzare l¿opinione pubblica al rispetto del diritto d¿autore.
Questa Dichiarazione, la prima a livello europeo sui film online, sottolinea che esiste un rischio di perdite disastrose dovute alla dilagante pirateria Internet. Il timore è che possa ripetersi quanto già avvenuto sul mercato discografico, che da anni deve fare i conti con la minaccia delle reti peer-to-peer, oltre che con la falsificazione dei Cd.
Il Documento mira, quindi, a sensibilizzare, il pubblico al rispetto del diritto d¿autore e, più particolarmente, ¿ai vantaggi dell¿acquisto legale¿.
D¿altro canto i ministri hanno riconosciuto l¿importanza di sfruttare Internet come nuovo canale di distribuzione, incoraggiando ¿lo sviluppo di un¿industria cinematografica online¿.
Nella Dichiarazione si evidenzia altresì l¿urgenza di stabilire un dialogo tra l¿industria cinematografica e i fornitori d¿accesso, in modo che la distribuzione avvenga nel rispetto delle disposizioni normative.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Pirateria e cinema: fermiamo il downloading illegale. I ministri europei sottoscrivono la Dichiarazione di Cannes
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