Europa
La Commissione europea ha inviato ieri un¿importante Comunicazione ai Paesi membri, esortandoli ad avviare in tempi rapidi il passaggio alla Tv digitale terrestre (TDT).
L¿esecutivo europeo ha fissato al 2012 il termine ultimo per il definitivo abbandono delle trasmissioni in analogico.
Ma vediamo più dettagliatamente come i singoli Paesi stanno procedendo in questo passaggio.
Stando ai documenti della Ue, il Regno Unito è il Paese più avanzato per quanto riguarda il lancio della TDT, che vanta una quota di mercato del 57%.
Al momento, il 16% delle case britanniche fruiscono della Tv digitale terrestre, che comunque arriva a coprire il 74% delle abitazioni.
Nonostante l¿ampia copertura, il governo ha deciso di posticipare lo switch-off dal 2010 al 2012.
Questo slittamento permette di ridurre il rischio di disturbi del segnale, ma crea inutili barriere all¿apertura del mercato anche ai nuovi servizi convergenti, che potrebbero essere forniti nello spettro attualmente bloccato dal simulcasting. Recentemente il Regno Unito ha deciso di estendere la copertura della TDT fino al 97% della popolazione, rifiutando, però, l¿approccio multipiattaforma.
La Germania è tra quei Paesi che hanno annunciato l¿abbandono del segnale analogico anche prima della prevista data del 2010. Grazie al completamento dello switch-over per l¿area Berlino/Brandeburgo, la Germania si è piazzata, a giusto titolo, tra i Paesi pionieri in Europa, e non solo.
Lo stesso potrebbe succedere anche per quanto riguarda le nuove tecnologie DVB-H e DMB, per trasmettere contenuti televisivi sui cellulari.
Il governo tedesco ha recentemente deciso per l¿adozione di un approccio multipiattaforma per arrivare alla copertura totale. Questo approccio garantisce che la TDT non venga fornita nelle aree dove sono disponibili trasmissioni via cavo e satellite. Questa limitazione ridurrebbe considerevolmente i costi di trasmissione dei programmi in digitale e darebbe maggiori risorse di spettro nelle aree non coperte.
In questo senso, la Commissione Ue si è impegnata a che il processo di switch-over avvenga in modo da non creare distorsioni alla concorrenza.
La Francia non ha fornito ancora dare certe per il passaggio alla TDT, che è stata lanciata lo scorso 31 marzo.
La Ue ha sottolineato l¿importanza della trasparenza delle informazioni pubbliche che riguardano tutti gli aspetti dello switch-over della Francia, in modo che vengano informati i consumatori, ma anche per permettere di esperienze di scambio tra i Paesi membri.
L¿Italia ha fissato al 2006 la data per l¿abbandono del segnale analogico, per il definitivo passaggio alla TDT.
Per quanto riguarda la Spagna, la data dello switch-off è quella del 2010, ma non è stato ancora fornito un piano dettagliato. La domanda di servizi di TDT è condizione necessaria per il successo del passaggio alla nuova tecnologia, ma è importante che ci sia la coordinazione dei broadcaster perché l¿implementazione tecnica e commerciale avvenga senza difficoltà.
In Polonia, Irlanda, Danimarca, Grecia, Cipro, Estonia, Lettonia, Malta, Repubblica Ceca, Portogallo e Lussemburgo, l¿arrivo della TDT fornirà considerevoli benefici, ma c¿è ancora tanto da fare.
Non è stata decisa la data dello switch-off e manca anche la calendarizzazione del piano di passaggio, che comunque dovrebbe essere finalizzata e trasmessa alla Commissione per la fine del 2005.
Il mercato televisivo dei Paesi Bassi e del Belgio è caratterizzato da una forte presenza di operatori via cavo, mentre resta marginale la trasmissione in analogico.
Il più importante vantaggio che questi due Paesi avrebbero dal passaggio alla TDT, sarebbe l¿accesso alle risorse di spettro liberate che permetterebbe di fornire ai consumatori nuovi servizi.
Ungheria, Lituania, Slovenia e Slovacchia stanno facendo dei grossi progressi, anche se condizione del successo del passaggio alla TDT resta la necessità di informazioni trasparenti e precise agli utenti.
Svezia e Finlandia dovrebbero essere tra i primi Paesi membri a portare a compimento lo switch-off. Questo dovrebbe permettergli di avere un ruolo guida nell¿offerta dei nuovi servizi di Tv sul telefonino, che stimolerà l¿innovazione e la crescita del mercato televisivo e delle comunicazioni elettroniche.
Nella comunicazione di ieri, 24 maggio, Viviane Reding, Commissario Ue alla Società dell¿Informazione e ai Media, ha dichiarato: ¿Fissando al 2012 la data ultima per l¿abbandono del segnale analogico, intendo dare un segnale politico ai player del mercato e ai clienti, in modo che capiscono che la Tv digitale terrestre sarà presto una realtà. Prima si realizzerà lo switch-over, prima ci saranno vantaggi per le aziende e per i cittadini¿.
Il Commissario ha aggiunto che ¿il coordinamento paneuropeo per l¿uso dello spettro permetterà ai cittadini di accedere a nuovi servizi che combinano la telefonia mobile e il broadcasting, come la diffusione mobile di dati video (datacasting) o di contenuti multimediali¿.
A riguardo, bisogna sottolineare l¿importanza, per tutti i Paesi membri, che nel piano di passaggio alla TDT, sia prevista una strategia di corretta informazione ai consumatori dei programmi disponibili sulle piattaforme digitali e dei necessari dispositivi per ricevere i programmi in digitale.
Documentazione Ue relativa al passaggio dall¿analogico al digitale terrestre
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Archivio delle news sulla Tv digitale terrestre
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