IBM procede con il nuovo business plan: continuano i licenziamenti, ma in modo moderato

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Va avanti il piano di ristrutturazione di IBM, che prevede massicci licenziamenti soprattutto nelle divisioni europee. Secondo quanto riporta il Financial Times Deutschland, che cita fonti aziendali, saranno 700 i tedeschi che perderanno il loro posto in IBM.

La notizia contraddice quanto annunciato precedentemente dai sindacati, che parlavano di un taglio di 2.500 dipendenti. La sede tedesca del gruppo informatico americano impiega in tutto 25.000 persone.

Un portavoce di IBM Germania, non ha confermato la cifra, ma ha precisato che le indiscrezioni circolate nei giorni passati, che parlavano di numeri esagerati, si sono rivelate alla fine solo delle speculazioni.

Questi licenziamenti andranno ad aggiungersi ai 580 gi&#224 annunciati dalla divisione tedesca, in conformit&#224 della decisione di chiudere entro settembre due sedi della filiale IBM Business Service, a Schweinfurt e Hannover.

Alcune settimane fa, la societ&#224 americana aveva comunicato la propria intenzione di licenziare fino a 13.000 dipendenti, il 4% della sua forza lavoro complessiva, principalmente in Europa, il cui andamento pesa sulle performance della megadivisione di servizi informatici.

La societ&#224 non ha precisato quali saranno le sedi che subiranno questa drastica riduzione, ma alcuni parlano gi&#224 di Germania, Gran Bretagna, Italia e Francia.

IBM sar&#224 pi&#249 precisa, riguardo a questo piano di ristrutturazione, in occasione della presentazione dei dati trimestrali, il prossimo luglio.

L¿annuncio dei licenziamenti non &#232 stato ben accolto dai dipendenti di IBM. Luned&#236 scorso hanno scioperato quelli italiani.

¿I lavoratori della IBM di tutti i Paesi del mondo, negativamente coinvolti dalla ristrutturazione, manifestano contro i 13.000 licenziamenti annunciati dal quartiere generale, contro le continue delocalizzazioni e scorpori“, diceva il comunicato della Fiom-Filcams Cgil.

Diversa, invece, l¿opinione degli analisti ed esperti del mercato informatico che hanno ben accolto il piano di IBM.

Bob Djurdjevic, di Annex Research, ha commentato: ¿La cosa non sorprende¿. ¿Si tratta di ridurre i costi, per concentrare gli sforzi in Europa¿, aggiungendo che dal punto di vista burocratico, si tratta di una buona scelta.

Nel proprio comunicato, la prima azienda di computer del mondo ha spiegato che questi licenziamenti si iscrivono in un piano di ristrutturazione che punta a ¿integrare meglio le attivit&#224 a livello mondiale, ma anche a far fronte ai problemi di redditivit&#224 nelle regioni dove la crescita &#232 meno forte, particolarmente in Europa¿.

La societ&#224 ha sottolineato che intende ¿diventare pi&#249 efficace, rafforzare le proprie attivit&#224 legate direttamente ai clienti e sfruttare delle opportunit&#224 dei mercati a forte crescita¿.

IBM ha detto che una simile scelta snellir&#224 la burocrazia e le dimensioni degli apparati nei Paesi a crescita pi&#249 lenta, usando team ¿globali¿, anzich&#233 azioni centrate sulla singola sede per realizzare alcuni servizi.

Un terreno specifico dell”iniziativa sar&#224 l”eliminazione di un livello non necessario di management paneuropeo.

Gi&#224 il mese scorso, all¿indomani della presentazione di risultati trimestrali deludenti che avevano gettato nel panico le Borse mondiali, gli analisti e la societ&#224 stessa avevano indicato nella scarsa domanda in Europa occidentale una delle principali cause, in particolare per quanto riguarda i servizi che assicurano intorno al 40% del fatturato.

Samuel Palmisano, presidente e direttore generale IBM, ha dichiarato: ¿Dopo una partenza alla grande, abbiamo avuto delle difficolt&#224 a finalizzare delle transazioni nelle ultime settimane del trimestre, particolarmente nei Paesi in cui l¿economia avanza con alcuni ritardi¿.

Ben Reitzes, analista di UBS a New York, ha detto che il taglio dei posti di lavoro porter&#224 a un risparmio dopo le tasse fino a 50 centesimi ad azione, il che equivale al 10% dei profitti di IBM che gli analisti prevedono per il 2005.

La banca Citigroup Smith Barney ha evidenziato che si &#232 indebolita notevolmente la domanda sia di server che di servizi di consulenza, cosa che ha preoccupato i vertici di IBM, specie di fronte a una contrazione degli ordini, ¿nel mese di marzo in Francia, Germania, Italia e Giappone¿.

Il colosso statunitense ha anche spiegato che intende ristrutturare le attivit&#224 europee per renderle pi&#249 snelle e flessibili, migliorando il contatto diretto con i clienti. La compagnia ha anche aggiunto di voler spostare risorse da Paesi ¿a bassa crescita¿ verso mercati pi&#249 promettenti.

Questo piano di ristrutturazione comporter&#224 oneri, nel secondo trimestre, per 1,3-1,7 miliardi di euro, che peser&#224 sull¿utile netto. La societ&#224 prevede, infatti, di registrare i primi benefici di questo business plan nel secondo semestre dell¿anno.

Raffaella Natale

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