Italia
Slitta al 5 luglio l’Assemblea degli azionisti Rai che dovrà nominare il nuovo presidente di Viale Mazzini. La conferma arriva da Claudio Petruccioli, nella riunione plenaria della Commissione parlamentare di vigilanza, nella quale il presidente ha dato le comunicazioni sul completamento del Consiglio d’amministrazione della Tv pubblica, annunciando l’avvenuto rinvio dell’Assemblea, che il ministro Siniscalco avrebbe dovuto convocare per oggi. Petruccioli si è detto ¿molto arrabbiato¿ per questa decisione. ¿Con lo stato di disordine e di anarchia in cui è oggi la Rai, anche la funzione di questa Commissione non può più essere esercitata”, ha detto il presidente della Vigilanza, che ha parlato di una vera e propria “violenza” che “si continua a perpetrare nei confronti dell’azienda Rai”, che “da più di un anno non dispone più di un Cda completo“. Con un’azienda “azzoppata e, da oggi, completamente paralizzata“, mancano dunque, secondo Petruccioli, le “condizioni minime di operatività e serenità” con le quali “garantire una buona qualità di quel servizio pubblico di cui è titolare“. Petruccioli ha chiesto, quindi, che la Commissione prenda posizione su questa situazione. Anche perché, insiste, “con lo stato di disordine e anarchia in cui è oggi la Rai, anche la funzione di questa commissione non può più essere esercitata. Mi permetto con la massima deferenza di segnalare questo stato di cose anche alle massime cariche dello Stato ¿ ha concluso il presidente – nella speranza che la loro attenzione possa contribuire a concludere presto una condizione del servizio pubblico radiotelevisivo che umilia il diritto e ferisce la coscienza civile”. La tensione resta alta, mentre si continuano a fare i nomi dei possibili presidenti Rai. l’ipotesi dell’ultima ora è quella che vede seduto sulla poltronissima Vittorio Mathieu, che ha confermato d’aver ricevuto una telefonata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, che voleva sondarne la disponibilità. Mathieu, 81 anni, è stato studioso e docente di filosofia teoretica in diversi atenei, attualmente è molto vicino al partito del premier Silvio Berlusconi, per la quale nel ’96 si è candidato al Senato, senza però essere eletto. ¿Certo non l’avevo previsto ¿ ha commentato – ma se mi chiamano ubbidisco. E magari potrei dare una mano a risolvere una situazione complessa¿. Mathieu ha sottolineato: ¿Sono disponibile certamente, anche perché prima il Consiglio di amministrazione della Rai era composto in gran parte di accademici, mentre negli ultimi anni la situazione è stata più politica¿. Parla di disapprovazione dei metodi, più che del candidato Giuseppe Giulietti, capogruppo dei DS in Vigilanza Rai, riferendosi all’eventuale nomina di Mathieu, come consigliere anziano della Rai, in grado di assumere, quindi, la carica di presidente pro-tempore, in attesa della prossima Assemblea dei soci Rai. ¿Se voteremo Mathieu qualora fosse indicato alla presidenza? Non entro nel merito dei candidati. Non l’ho fatto per Monorchio e non lo faccio neanche per Vittorio Mathieu. Il problema vero è il metodo¿, ha detto Giulietti. ¿Mi atterrò scrupolosamente alle indicazioni dell’Unione, ma do per scontato che non si possa votare nessun candidato scelto con questo metodo¿, ha commentato. E poi, provocatoriamente Giulietti ha aggiunge ¿Berlusconi è stato colpito dalla ossessione di trovare un consigliere più anziano di Curzi. Allora compia un gesto di coraggio. C’è un grande giornalista che è più anziano di Curzi, è un candidato autorevole, prestigioso, un padre nobile del giornalismo italiano cacciato dalla Rai. Il suo nome è Enzo Biagi. Su questa candidatura assicuro il premier che il centrosinistra farà convergere tutti i suoi voti“. Prima di Mathieu si era fatto il nome di Giuseppe Santaniello, 85 anni, ex Garante dell’Editoria e già vicepresidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Anche Santaniello aveva dato ampia disponibilità. ¿Il solo fatto che si formuli il mio nome mi reca onore, a prescindere dalla validità di questa ipotesi¿, aveva commentato, precisando però che non aveva ricevuto alcun comunicazione formale.
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