Italia
Passa anche attraverso le tecnologie digitali lo sviluppo e la crescita socio-economica della Sicilia. A testimoniarlo è Lucio Stanca, ministro per l”innovazione e le Tecnologie, ricordando che ¿solo con due Accordi di Programma Quadro (APQ), che il mio dicastero ha stipulato con la Regione Siciliana negli ultimi 4 mesi, sono state stanziate risorse per 245 milioni di euro specificatamente per lo sviluppo della Società dell”Informazione¿.
Intervenendo a Palermo alla tavola rotonda con la Regione Sicilia, promossa da Business International e Forum PA, il ministro ha, infatti, ricordato che ¿il programma di governo attribuisce un valore politico all”innovazione tecnologica, in particolare digitale, come fattore distintivo per la modernizzazione del nostro Paese e come risorsa di crescita economica e sociale, a livello nazionale e locale. È stata, infatti, attuata una strategia che ha coinvolto il settore privato e le pubbliche amministrazioni in un piano di azione coordinato e coerente che era mancato in passato”.
Per quanto riguarda la Sicilia, il Ministro per l”Innovazione e le Tecnologie, ha precisato che le grandi aree di intervento degli APQ nell”isola riguardano in particolare le infrastrutture a larga banda e il Sistema pubblico di connettività locale (con 107 milioni di euro); il settore della salute con la sanità elettronica, la telemedicina e la rete dei medici di medicina generale (48 milioni); l”eGovernment con l”informatizzazione degli enti locali (42 milioni); i centri ed i punti di accesso pubblico ai servizi avanzati in Rete (14 milioni); i territori di eccellenza industriale (25 milioni) e, infine, i distretti digitali del tessile-abbigliamento e dell”agro-alimentare (con 9 milioni di euro).
Stanca ha ricordato che “a queste risorse vanno, poi, aggiunte quelle della 1ª e 2ª fase di eGovernment“.
Il ministro ha sottolineato che ¿per la prima volta il Governo ha adottato una politica specifica per lo sviluppo della Società dell”Informazione nel Mezzogiorno, dando vita ad un nuovo modello di sviluppo che ha visto il CIPE stanziare in quattro fasi finanziamenti per 676 milioni di euro. Senza considerare i fondi regionali ed europei.
Nella 1ª fase di attuazione del piano di eGovernment sono stati finanziati 14 progetti per 87 milioni di euro, di cui 25 co-finanziati dal ministero per l”innovazione e le Tecnologie, coinvolgendo 228 Comuni e le 9 Province; nella 2ª fase è stato finanziato, ad esempio, un progetto per la Tv digitale terrestre (TDT) del Comune di Palermo per 1 milione di euro, di cui 320 mila euro sono stati erogati dal MIT.
Per queste iniziative è stato adottato un originale metodo, già sperimentato con successo nella 1ª fase di eGovernment con Regioni ed enti locali, basato sulla condivisione della strategia e sulla cooperazione con le autonomie locali, sulla definizione di un quadro di riferimento condiviso e, non ultimo, sul rispetto delle specificità e della vocazione di ogni realtà territoriale.
Entrando nel dettaglio dell”azione che il Governo sta portando avanti con la Regione Siciliana, Stanca ha, infine, ricordato che ¿una grande area degli APQ riguarda 3 territori di eccellenza, per i quali sono state decise azioni di sistema per rafforzare l”intera filiera dell”innovazione (conoscenza-ricerca-innovazione), nonché tre direttrici di orientamento (cui oltre al mio dicastero partecipa anche quello dell”Istruzione, Università e Ricerca) per sostenere l”innovazione nelle Piccole Medie Imprese, il Mezzogiorno e la partecipazione dei sistemi territoriali”. (r.n.)
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
ICT: dal governo 192 mln di euro per il rilancio tecnologico della Sicilia
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