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Depressione, nervosismo, paura di interagire col prossimo, panico e agitazione. E ancora disturbi del sonno, tremore e insensibilità nelle mani.
Sono questi i sintomi ricorrenti riscontrati nei ragazzi che, sempre più numerosi, ricorrono a cure specialistiche per ¿dipendenza da Internet¿.
Un fenomeno che è molto più diffuso di quanto si possa pensare e che si sta rivelando in tutta la sua drammaticità anche in Cina, il Paese che conta la più vasta popolazione online del mondo ¿ 94 milioni – dopo gli Stati Uniti.
¿Sempre più ragazzini ¿ spiega Tao Ran, direttore della prima clinica cinese specializzata in disturbi legati alla dipendenza da Internet ¿ lasciano la scuola perché giocano o chattano tutto il giorno¿
Si tratta per lo più di ragazzini che ammettono di amare i giochi per computer per le motivazioni più varie, dal ¿perché mi piace, e basta¿ a ¿perché mi aiuta a dormire¿.
La Cina continua ad avere un controverso rapporto con Internet: mentre il governo ne promuove l¿uso per le aziende e le scuole, le autorità censurano drasticamente la Rete, colpevole di ¿erodere la pubblica moralità¿.
La polizia chiude regolarmente gli Internet Cafè in vere e proprie retate che includono anche salate multe per i loro gestori, ma questi continuano a spuntare negli angoli più remoti del Paese.
I media, però, cominciano ora a occuparsi di casi di web-giocatori ossessionati, alcuni dei quali hanno abbandonato la scuola, commesso omicidi o si sono suicidati.
Illustri specialisti ¿ come la psicologa Kimberly Young autrice di un libro sull¿Internet addiction tradotto in cinese ¿ dicono che non c¿è troppo da meravigliarsi del fatto che la Cina stia affrontando problemi legati all¿abuso di Internet, che nei paesi occidentali sono ormai, purtroppo, molto diffusi.
Basti pensare che negli Stati Uniti, appena dieci anni fa non esistevano programmi di trattamento per questo tipo di dipendenze, mentre ora ci sono dozzine di cliniche e un numero indefinibile di terapisti specializzati.
La clinica cinese, aperta a marzo, ospita ragazzi che sono andati li volontariamente, altri che vi sono stati portati dai genitori, impauriti del loro perdere peso e amici dopo aver passato un tempo infinito davanti al computer.
Molti di loro ¿ i più piccoli – hanno spiegato che l¿ossessione per il gioco via Internet li aiutava a evadere dallo stress quotidiano, soprattutto dalla pressione dei genitori per eccellere a scuola.
Altri, quelli più grandi, tendono invece a non riuscire a staccarsi dalle chat, mezzo grazie al quale hanno modo di conoscere persone del sesso opposto.
Secondo il direttore della clinica, a soffrire di dipendenza da Internet in Cina sarebbero oltre 2,5 milioni di persone, anche se molti suoi colleghi sono abbastanza scettici.
¿Di pari passo con la crescita della popolazione Internet, cresce anche il numero dei ¿dipendenti¿, ma non dovremmo preoccuparci troppo del problema¿, ha spiegato Kuang Wenbo, professore di mass media all¿università di Pechino.
¿I giovani nell¿età dello sviluppo hanno i loro problemi. Se non ci fosse Internet sarebbero comunque dipendenti da qualcos¿altro¿.
Una spiegazione forse un po¿ troppo semplicistica se si ascoltano le testimonianze dei ragazzi ricoverati in clinica: un 20 enne spiega ad esempio che non riusciva a pensare ad altro che non fosse la prossima partita al suo gioco preferito. ¿Giocare mi rendeva felice. Dimenticavo tutti i miei problemi¿, ha spiegato il ragazzo.
Un altro ragazzino di 12 anni ha spiegato invece di essersi rinchiuso per 4 giorni in un Internet Cafè senza mangiare né dormire. Un altro ancora ha riferito che pur di non staccarsi dalla chat non dormiva più e mangiava solo di fronte al computer.
La terapia, per questi ragazzi, dura da 10 a 15 giorni e, spiega Tao, i risultati sono quasi sempre positivi, anche se non è facile fare in modo che, usciti dalla clinica, essi non ricadano nellatentazione.
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