Europa
All¿indomani degli attentati che l¿hanno colpita al cuore, provocando la morte di almeno 37 persone e un numero non ancora precisato di feriti (si parla di almeno 700), Londra cerca di tornare alla vita. La maggior parte delle linee della metropolitana e dei bus hanno ripreso servizio e i londinesi si sforzano di riprendere la loro routine quotidiana e di lasciarsi alle spalle un incubo che ha sconvolto una calda giornata estiva cominciata come tante altre.
Le quattro bombe di ieri (tre esplose nella metropolitana e una su un bus) hanno causato l¿interruzione totale dei trasporti e creato nella capitale un¿atmosfera surreale, in cui centinaia di migliaia di persone camminavano incredule per le vie della città.
Come fu per gli attentati alle Torri Gemelle dell¿11 settembre 2001, anche per gli attentati a Londra è arrivata un¿immagine simbolo, quella di una donna che esce dalla tube con una maschera di carta bianca sul volto.
L¿immagine, che è subito rimbalzata sui media di tutto il mondo, però, non è stata scattata da un fotoreporter professionista, bensì da un sopravissuto, per mezzo di un telefonino.
Quando ancora il mondo non aveva chiara l¿entità e la matrice degli attentati terroristici che hanno sconvolto Londra, infatti, le immagini e i video catturati con i telefonini avevano già fatto il giro delle televisioni britanniche e del web.
Poco dopo le esplosioni udite nei pressi delle stazioni di King¿s Cross, Liverpool Street eRussel Square, le fonti ufficiali parlavano ancora di incidenti dovuti a un problema di alimentazione elettrica nella metro, ma già oltre mille persone avevano pubblicato messaggi e immagini che confermavano che si trattava invece di attentati di matrice terroristica.
Se infatti le reti telefoniche non hanno retto all¿inondazione delle richieste e per parecchio tempo è stato impossibile fare e ricevere telefonate, le riprese amatoriali provenienti dalla metro londinese hanno immediatamente dato la dimensione di quanto stava accadendo.
I siti Internet di tutto il mondo hanno subito disposto spazi a cui inviare le immagini riprese col telefonino e, anche attraverso queste immagini, il mondo ha tristemente fatto i conti con la certezza che la rete del terrore non ha affatto rinunciato ai suoi disegni, ma è anzi attiva nella volontà di seminare la morte tra civili innocenti.
La paura e il dolore delle migliaia di persone intrappolate sottoterra, ferite, sconvolte e ancora incoscienti di quanto stava accadendo sono arrivate per la prima volta dai protagonisti della storia.
Diversi di questi filmati hanno aperto i telegiornali, mostrando ¿ forse con immagini non proprio nitide, ma più che mai drammatiche ¿ l¿inferno che si è calato ancora una volta sull¿Europa, dopo gli attentati dello scorso anno a Madrid.
Blog come http://www.flickr.com/groups/bomb/pool hanno iniziato a raccogliere le testimonianze fotografiche provenienti dai sopravvissuti, mentre il sito internet specializzato nella ricerca di video Blinkx TV ha aperto una sezione speciale dedicata alle ¿ultime notizie da Londra¿.
Internet ha avuto anche un ruolo fondamentale per quelle persone che, impossibilitate ad avere notizie dei propri cari per telefono, hanno potuto farlo per mezzo del web.
Sempre sul web, la rivendicazione dell¿attentato – a firma dell¿ “Organizzazione segreta di Al Qaida in Europa” ¿ che è apparsa su un sito Internet subito oscurato, ed è stata ritenuta attendibile dai servizi antiterrorismo americani.
Il sito di Al-Qalah, ampiamente utilizzato dai gruppi islamici dopo gli attentati alle Torri gemelle dell¿11 settembre 2001, è rimasto attivo fino a ieri pomeriggio, poco dopo la rivendicazione nella quale venivano minacciate anche l¿Italia e la Danimarca.
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